Vangelo domenica 28 luglio / Vincere l’egoismo prestando attenzione ai bisogni degli altri

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moltiplicazione dei pani e dei pesci

Canto al Vangelo domenica 28 luglio ( Lc 7,16 )

Alleluia, alleluia. Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo. Alleluia

Vangelo domenica 28 luglio ( Gv 6,1 – 15 )

In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?».

Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo. Parola del Signore.moltiplicazione dei pani e dei pesci

Riflessione sul vangelo di domenica 28 luglio

La Liturgia di questa Domenica, presenta il brano del vangelo di Giovanni nel racconto del miracolo dei pani e dei pesci compiuto da Gesù.

Il brano si apre con l’immagine di Gesù che sedutosi sul monte con i suoi discepoli, alzati gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: “Dove potremmo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare? ”.

Da notare la rilevanza descrittiva di Giovanni nel precisare che quella folla che seguiva Gesù, lo seguiva perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Era una folla di gente anonima che aveva incontrato Gesù ed era rimasta attratta dai miracoli di guarigione che Gesù compiva sugli infermi. Ancora erano all’inizio dell’incontro, non conoscevano Gesù.

E Gesù sedutosi sul monte con i suoi discepoli, con coloro cioè che erano stati chiamati da Gesù e si erano messi a seguirlo per amor suo, alzati gli occhi, vide la folla attorno a loro.

Da notare la puntuale descrizione di Giovanni nel dire che Gesù alzati gli occhi, vide la folla e invita i suoi discepoli a provvedere a dare loro da mangiare per sfamarli dalla loro fame. Gesù chiede cosa avessero per sfamarli e compie il miracolo con quel poco che avevano a disposizione. Da questo Gesù fa comprendere l’importanza della condivisione che inizia dall’alzare il proprio sguardo per vedere la necessità dei fratelli attorno a sé.

L’egoismo fa chinare lo sguardo sul proprio io, mentre l’amore lo spalanca sulla realtà che gli sta di fronte. Questo brano del vangelo di Giovanni, ci porta a chiederci se seguiamo Gesù con autentico amore e se il nostro sguardo è capace di alzarsi per vedere le necessità dei fratelli e dopo averle viste, sappiamo porgere il nostro aiuto con gesti di condivisione.

Come esorta San Paolo nella Seconda Lettura di questa Domenica: “Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto:comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace”.

Letizia Franzone

 

 

 

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