2 giugno / Il teatro Bellini di Catania rende omaggio alla Repubblica

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Festa della Repubblica. Dall’Inno di Mameli alla Norma belliniana, vestale di un popolo oppresso; dall’eroico Tell rossiniano al fuoco risorgimentale di Verdi. E ancora spazio agli altri alfieri del melodramma italiano: Donizetti,  Puccini, Mascagni. È il percorso ideale del Concerto per la Festa della Repubblica, frutto della bella sinergia istituzionale instaurata tra la Prefettura di Catania e il Teatro Massimo Bellini per rendere omaggio al solenne anniversario.

Dopo oltre un anno di performance in streaming e in tv- informa una nota del “Bellini”-  il 2 giugno, alle ore 18, la sala e i palchi del teatro lirico catanese torneranno a riempirsi. Nel rispetto delle norme di sicurezza e  limitatamente ad un numero ridotto di posti.
Ospiteranno i vertici  istituzionali e accoglieranno una folta rappresentanza di medici e operatori sanitari, impegnati con i pazienti colpiti dal Covid.

Il teatro Bellini riparte con l’omaggio alla Repubblica

Si ricomincia, quindi, sotto i migliori auspici, e dal 9 al 13 giugno il concerto sarà replicato con ingresso gratuito. Ritirare i biglietti esclusivamente al botteghino, a partire dalle ore 10 di giorno 4 giugno. Sarà possibile ritirare due biglietti a persona (info orari: www.teatromassimobellini.it).
Si sancisce così, di fatto, la riapertura del teatro all’utenza e il graduale ritorno all’auspicata normalità.prove concerto festa repubblica

Il Teatro Massimo Bellini  ritorna finalmente ad esibirsi davanti ad un pubblico con l’Orchestra e il Coro schierati al gran completo. E lo fa scegliendo la Festa della Repubblica, l ‘omaggio alla Patria e il tricolore.

Il sontuoso programma lirico-sinfonico sarà naturalmente aperto dal “Canto degli Italiani”, decretato solo nel 2017, con legge, inno nazionale della Repubblica Italiana.
Sì, perché i versi di Goffredo Mameli – musicati nel 1847 da Michele Novaro e sebbene da subito amati e popolari – con l’Unità hanno dovuto cedere il passo alla Marcia Reale. E poi attendere a lungo prima di ottenere dal Parlamento repubblicano l’ufficialità di quello che era un riconoscimento “provvisorio” e  che altre proposte non erano riuscite a soppiantare.
All’omaggio alla Nazione seguirà, altrettanto significativo, quello a Vincenzo Bellini, sommo genius loci, con la stupefacente sinfonia da Norma.

Un concerto di alto spessore

Inizia così l’itinerario musicale impaginato dal direttore artistico Fabrizio Maria Carminati per un evento di alto spessore musicale e ideale. Sul podio lo stesso Carminati, direttore d’orchestra di prestigio internazionale; ad istruire il coro un maestro di chiara fama come Luigi Petrozziello.

Sarà possibile apprezzare brani del grande repertorio, legati in buona parte ai fremiti della stagione risorgimentale. È il caso dei tre celeberrimi momenti verdiani: la Sinfonia dei Vespri siciliani e i cori “Va pensiero” dal Nabucco e “O Signore, dal tetto natio” da I lombardi alla prima crociata. 

All’irredentismo inneggia anche il Guglielmo Tell di Gioachino Rossini, di cui verrà proposta la monumentale e amatissima Sinfonia.
Altrettanto care, non solo agli appassionati, sono le due famose pagine di Pietro Mascagni, ovvero l’intermezzo dall’opera L’amico Fritz e l’abbagliante Inno del Sole che apre Iris.

Non potevano mancare in locandina gli altri due alfieri del melodramma italiano. Ovvero Gaetano Donizetti con la Sinfonia di Poliuto e Giacomo Puccini di cui verrà proposto il poco frequentato ma bellissimo Capriccio sinfonico.

Una locandina godibilissima, dunque, un’antologia di capolavori per  ritornare a godere insieme della grande Musica.  Con l’orgoglio di appartenere ad una grande Nazione, che sulla propria Arte e la propria Cultura ha costruito la sua identità.

 

 

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