Dopo la pirotecnica vittoria di ieri della Francia sull’Argentina di Messi e a seguire quella dell’Uruguay sul Portogallo di Cristiano Ronaldo, anche al secondo giorno degli ottavi di finale di questi mondiali di calcio, sono diverse stelle del calcio a piangere lacrime amare. Al Luzhniki di Mosca, è a sorpresa la Russia padrona di casa a sconfiggere la Spagna, considerata fino a poche ore fa – insieme con il Brasile – come la compagine favorita per la vittoria del titolo finale. Decisivi gli errori dal dischetto di Koke e Iago Aspas, dopo centoventi minuti di gioco chiusi sul punteggio di 1-1.
PRIMI 120′ DI GIOCO
Com’era prevedibile immaginare, l’intero match si sviluppa con la Spagna padrona del possesso palla e del gioco e con la Russia schierata in assetto più difensivo e pronta a ripartire in contropiede. La pellicola del match segue esattamente queste logiche ma, come spesso accade, il palleggio dei padroni di casa, si rivela piuttosto sterile. Tuttavia, le Furie Rosse trovano l’importante rete del vantaggio già al 12′ del primo tempo, grazie alla sfortunata autorete di Sergey Ignashevich che manda il pallone al di là della sua stessa porta con una goffa deviazione. I padroni di casa non si intimoriscono per nulla e al 36° vanno vicini al pareggio con Aleksandr Golovin, la cui conclusione termina di un soffio a lato. L’appuntamento con il gol dei padroni di casa è solo rimandato di qualche minuto: al 40° Piquè tocca in area in pallone col braccio, piuttosto largo, e Dyzuba realizza il tiro dal dischetto giustamente concesso dal direttore di gara.
Nella seconda frazione di gioco, è più che altro la noia a farla da padrona. Si gioca tendenzialmente a centrocampo e sugli esterni, sostanzialmente inesistenti gli affondi da entrambi i fronti. A cinque minuti dalla fine la Spagna va vicino al gol del vantaggio, ma un doppio miracolo del portiere russo Igor Akinfeev, prima su Iniesta, poi sul tap- in di Iago Aspas fa saltare la festa iberica. Ed è lo stesso estremo difensore del CSKA Mosca che al 109′ di gioco compie ancora un grandissimo intervento sul diagonale di Rodrigo, unico vero tentativo offensivo degno di nota nei trenta minuti di extra-time. Tutto rimandato ai tiri dal dischetto.
Rigori
Ai tiri dal dischetto, si sa, sono i portieri ad avere la grande occasione di scrivere il proprio nome nella storia del proprio team. Discorso che viene amplificato in occasione del palcoscenico mondiale. E la gloria, oggi, bacia il portiere russo. Tutto succede dopo i primi quattro rigori, trasformati tutti con grande freddezza e precisione in sequenza da Iniesta, Smolov, Piquè, Ignashevich. Poi, al terzo tiro di rigore per la Spagna, Akinfeev salva sul tentativo di Koke, mentre Golovin non fallisce il suo turno e porta i padroni di casa in vantaggio. Nel penultimo turno vanno a rete sia Sergio Ramos che Cheryshev, consegnando il pallone più pesante sui piedi di Iago Aspas: l’attaccante del Celta Vigo spiazza Akinfeev, che si getta dal lato sbagliato, ma riesce con un autentico miracolo a respingere di piede. Esplode un boato incredibile dei tifosi russi presenti. Che dopo questo capolavoro, forse nemmeno tanto sperato, non vogliono svegliarsi più da questo sogno meraviglioso.
Spagna – Russia, il Tabellino: 4-5 dopo i calci di rigore
Spagna (4-2-3-1): De Gea 5.5; Nacho 6 (70′ Carvajal 6.5), Piqué 5, Ramos 6.5, Jordi Alba 6.5; Koke 6, Busquets 5.5; Asensio 5 (104′ Rodrigo 6.5), Silva 5 (67′ Iniesta 6.5), Isco 7; Diego Costa 5.5 (80′ Aspas 6). Ct: Hierro 5
Russia (3-4-1-2): Akinfeev 8; Kutepov 5.5, Ignashevich 5, Kudryashov 6.5; Mário Fernandes 6.5, Kuzyaev 6 (97′ Erokhin 6), Zobnin 6.5, Zhirkov 5.5 (46′ Granat 6.5); Semedov 6 (61′ Cheryshev 6), Golovin 6; Dzyuba 7 (65′ Smolov 5.5). Ct: Cherchesov 6.5
Marcatori: 12′ autorete Ignashevic, 41′ Rig. Dyzuba
Ammoniti: 40′ Piqué (S), 54′ Kutepov (R), 71′ Zobnin (R)
Gabriele Pulvirenti