Concerti / Successo ad Acireale di Raf e Tozzi, un duo che fa buona musica

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Hanno aperto con due pezzi forti del loro repertorio, Il battito animale e Ti amo. Ritmo incalzante subito alternato con quello dolcemente romantico, ed immediatamente hanno fatto capire ai fans che tipo di concerto sarebbe stato. Raffaele Riefoli, in arte Raf, ed Umberto Tozzi si sono esibiti sabato scorso, 1 giugno, al Pal’Art Hotel di Acireale. Una sorta di doppio appuntamento con la canzone italiana in un’unica serata che ha prolungato la sua durata, come gli stessi artisti hanno annunciato nel corso dell’esibizione, per quasi tre ore.

Raf, dinamico come un  ragazzino, in tuta rossa, dai movimenti veloci che accompagnavano le sue canzoni, ha cantato per primo e lui e Tozzi si sono alternati, coadiuvati, scambiati per tutto il concerto nei pezzi da interpretare. Semplici ed essenziali nelle coreografie, ricche di luci colorate, hanno divertito il pubblico con le canzoni che hanno accompagnato generazioni di giovani, rimaste loro nel cuore.  Proseguono con Due, Notte rosa, Dimmi di no, Gli innamorati, Si può dare di più e subito una sorpresa particolare.  Raf e a seguire Tozzi,  al primo calare delle luci,  sono “apparsi” tra i fans, camminando tra di loro, cantando vicino a loro, con naturalezza e senza timore di sorta, dando loro la mano, fino a salire nuovamente sul palco, per continuare ininterrottamente con l’ausilio di un’ampia band: Elisa Semprini al violino e cori, Daniele Leucci alle percussioni, Raffaele Chiatto alla chitarra, Valerio Bruno al basso, Maurizio Campo alla tastiera, Salvatore Cafiero alla chitarra, Gianni Daddese alla tastiera, Riccardo Roma alla batteria e Gabriele Blandii alla tromba. I fans si sono lasciati trasportare con Dimentica dimentica, Eva, Sei la più bella del mondo e dedicavano alle loro metà i testi,  ballando stretti fra gli angusti posti a sedere degli spalti.

Momenti semplici ma carichi di piacevolezza, regalati dalla buona musica e dalle canzoni senza tempo: Qualcosa qualcuno, Gente di mare, Gli altri siamo noi.  Scandito con il battito delle mani il ritmo di Yellow submarine, mentre le luci dei telefonini creavano l’atmosfera per Come una favola.

Gli intermezzi dei due cantanti arricchivano il tutto e la considerazione ironica di Raf che qualcuno poteva anche essere annoiato, giacché era presente al concerto soltanto in veste di accompagnatore, ha fatto sorridere tutti, soprattutto perché lo stesso cantante ha dichiarato di essere stato in qualche circostanza anche lui accompagnatore poco partecipe e, quindi, di comprenderne la “condizione”. Con Immensamente, Cosa resterà di questi anni ’80, Infinito ci si è avvicinati alla fine del concerto, concluso quasi alla mezzanotte, con la canzone che il pubblico richiedeva a gran voce, proprio perché attesa dall’inizio e ancora non eseguita, ovvero Gloria.

Rita Messina

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