8 marzo / A Belpasso storie di donne che lottano ogni giorno tra le mura di casa e nella società

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Belpasso, incontro con storie di donne

Belpasso ha omaggiato l’8 marzo, Giornata internazionale della donna, con una serata speciale presso il “Club progressista” della città a cura del giornalista Luciano Mirone.
Molte le donne invitate a riempire di storie bellissime, alcune volte dolorose, la serata. A seguire l’evento un folto pubblico, quello appunto dei grandi eventi. Molti gli uomini presenti, moltissime le donne. Numerose, anche, le associazioni del territorio di Belpasso invitate e presenti all’evento.

Le protagoniste scelte da Mirone per la serata non sono donne che frequentano i salotti televisivi. Ma le loro storie sono state altrettanto belle, avvincenti e, per certi aspetti, inquietanti. La serata è stata intervallata dalle performances artistiche, canto e recitazione, di Elisa Caudullo.
Nell’arco della serata Pippo Caudullo, pittore locale, ha realizzato dal vivo un dipinto dedicato alle donne.

Il presentatore, Luciano Mirone, direttore del quotidiano online l’Informazione, ha aperto la serata dicendo che “dopo gli anni di dolore, stavolta l’8 marzo ci sembra giusto riservarlo al riscatto e al sorriso”.Belpasso, incontro per Giornata della donna

Storie di donne: Pilar Castiglia

La prima donna a salire sul palco è stata Pilar Castiglia, avvocato. La professionista ha narrato le peripezie in  cui a volte, come legale e come componente del centro antiviolenza di Biancavilla, si è trovata coinvolta. Soprattutto emotivamente, quando ha dovuto difendere le donne che subiscono violenza domestica.
Una storia in particolare ha attirato il pubblico, quella della donna trascinata dal figlio a denunziare le violenze subite dal coniuge. La magistratura lo ha condannato e messo in cella. Ma la cosa sbalorditiva è stata la telefonata fatta dalla donna al suo legale, Pilar, dicendole di interrompere il percorso per il divorzio perché era tornata con il marito perché era cambiato.

Storie di donne: Ida Bonfiglio

Dopo, un’altra protagonista ha fortemente emozionato il pubblico, Ida Bonfiglio.  La donna da sempre si occupa della sua famiglia e per hobby fa l’animatrice culturale. Ida vive nel piccolo centro di Calatabiano, paese alle pendici dell’Etna con poco più di 5.000 abitanti. Per anni, assieme ad altre donne, senza un reale motivo, è stata vittima di un gruppo facebook, capitanato da uno dei membri che si faceva chiamare Gino di Tacco, con frasi ingiuriose, diffamanti, vergognose e volgari.

Questo in un piccolo centro che, scosso da una pruriginosa novità, ha spudoratamente patteggiato per gli stalker. Addirittura proclamando ammirazione verso un “uomo” che, celato dietro una falsa identità, ha torturato queste donne e le loro famiglie.
Immaginiamo cosa abbia significato per queste vittime vivere in un paese dove al loro passare la gente sorrideva e sghignazzava!

Mariella Di mauro e Luciano Mirone
Mariella Di Mauro e Luciano Mirone

Storie di donne: Mary Sottile, Ginevra Bacciarello

Anche Mary Sottile, giornalista di frontiera, proveniente da Paternò, ha raccontato come con coraggio ha rifiutato la proposta di candidatura a sindaco perché si è resa conto che l’interesse di chi la indicava era quello di far eleggere una persona di facciata.

La giornalista Mariella Di Mauro di Acireale ha narrato un episodio accaduto nella sua città oltre 100 anni fa e che ancora oggi resta velato dal mistero. È la storia di una giovane donna, una pittrice, Ginevra Bacciarello, che dopo aver preso il diploma di Belle arti a Roma e dopo una corte serrata sposa un giovane scultore acese, Luciano Condorelli.
I due dopo il matrimonio in forma laica partono per la Sicilia. E Ginevra approda in una città ricca di fermenti artistici grazie ai pittori Giuseppe Sciuti, Saru Spina, Francesco Mancini. Ma allo stesso tempo chiusa e fuori dal mondo dei primissimi novecento.

Ginevra era un’artista, era libera, e la città non l’accettava. Poi c’erano le incomprensioni con il marito assommate alle ingerenze della madre di lui che rendevano la sua vita in città molto penosa. Il 9 luglio, a poco più di un anno dal suo arrivo ad Acireale, Ginevra Bacciarello fu trovata morta con un colpo al cuore, distesa, composta con le mani incrociate sul petto, i petali di fiori addosso e la pistola a terra.
Dissero che si era suicidata e nessuno chiese un’indagine: né il marito e neppure il padre prontamente arrivato. Gli acesi pensano che sia stato un caso di femminicidio.

Storie di donne: Claudia Pensabene e Lucia Caserta

Dopo è stata la volta di due volontarie della Lega Italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) Claudia Pensabene e Lucia Caserta. Claudia è diventata volontaria proprio perché, da persona malata di tumore, ha beneficiato degli aiuti della Lega e, guarita, dopo aver lottato, ne è diventata sostenitrice.
Lucia racconta che dopo aver sostenuto fino alla fine un suo caro ha deciso di continuare il suo impegno come volontaria nella Lega.

Ha chiuso la serata Claudia Pensabene un “ragazza” che dopo 20 anni lavorativi trascorsi fuori dalla Sicilia, a Parigi, rientra a Belpasso e un giorno decide di riprendere un’attività sportiva che svolgeva da giovane: la pallavolo.
Rintraccia i vecchi compagni di squadra e riesce a formare una squadra di ultra quarantenni che giocano e si divertono più di vent’anni fa coinvolgendo anche i mariti.
Toccante è stato infine il momento in cui è stato proiettato il video dedicato a Felicia Impastato con le sue parole contro la mafia.
Una serata particolare ed unica per celebrare le donne che lottano ogni giorno tra le mura di casa e nella società.

L.V.

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