La chiesa parrocchiale SS. Salvatore di Acireale sarà restaurata e restituita con il suo aspetto originario alla Città di Acireale. Ne dà notizia un comunicato dell’Ufficio delle Comunicazioni sociali della diocesi di Acireale.
Il recupero dell’edificio ecclesiastico oltre a prevedere interventi di consolidamento vedrà quindi riconsegnare ai fedeli l’antico splendore del 1500.
L’importo dei lavori previsti in progetto è di circa 270mila euro, finanziati nella misura pari al 70% dalla CEI e per il restante 30 % dalla Parrocchia.
La Soprintendenza ai BB. CC e AA e gli Uffici di Curia della diocesi hanno autorizzato i lavori da eseguire. In Curia ha avuto luogo nei giorni scorsi l’apposizione della firma che prevede l’avvio dei lavori.
“Doverosa restituzione della storia alla città di Acireale”, dichiara don Agostino Russo che con grande soddisfazione, insieme a don Angelo Milone, direttore dell’Ufficio Beni culturali ecclesiastici, accoglie la realizzazione dei prossimi interventi di riqualificazione.
Fondi dell’8x mille per il recupero della chiesa del Salvatore
Don Marcello Zappalà, parroco, continua: “Lavori che si rendono necessari ormai da tempo e che prevedono il recupero dell’originaria architettura della chiesa. Tutto questo è reso possibile grazie all’interessamento del nostro vescovo Raspanti e alla Conferenza Episcopale Italiana, che ha messo a disposizione i fondi dell’8×1000“.
Breve storia della chiesa del Salvatore
Alcuni documenti storici attestano che la chiesetta del SS. Salvatore in Acireale nasce come cappella chiusa da tre lati nel 1531, successivamente trasformata in chiesetta nel 1572 e ampliata nel 1603. Restaurata nel 1625 e dopo il terremoto del 1693. Nel 1656 è scelta come chiesa del Monte Calvario, dove ogni anno nel giorno del Venerdì Santo ha inizio la processione del Cristo Morto.
Il moderno prospetto fu realizzato in seguito al terremoto del 1953, risanato nel 1966, poi ulteriormente modificato negli anni 70, assumendo così l’aspetto attuale. Nel 2017 la chiesa del SS. Salvatore, inoltre, ha visto tornare alla luce, dopo i lavori di restauro, un ciclo di affreschi nell’abside.