La comunità parrocchiale “San Camillo” di Giarre ha ricevuto un finanziamento per la ristrutturazione edilizia e risanamento ambientale di un edificio destinato a locali per lo svolgimento di attività pastorali e casa canonica.
L’opera prevede una spesa pari a 860mila euro. Come informa una nota della Curia di Acireale – è stata finanziata per il 70% dalla Conferenza Episcopale Italiana con il contributo 8×1000 alla Chiesa Cattolica ed il restante 30% dalla parrocchia, attraverso una raccolta fondi.
La struttura, ubicata in via Luigi Sturzo, 224 – Giarre, destinata a finalità di culto, è legata con vincolo pertinenziale alla vicina chiesa di San Camillo. Sarà destinata a casa canonica al primo piano e locali di ministero pastorale, a piano terra, dei quali la comunità è ad oggi priva.
La consegna dei lavori è avvenuta il 12 novembre scorso negli uffici della Curia diocesana. Presenti mons. Giovanni Mammino, vicario generale, don Angelo Milone, direttore Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici, don Alfio Sauta, parroco e l’impresa.
I lavori dovranno essere ultimati nel termine di tre anni. Ad autorizzarli il Comune di Giarre, il Genio Civile di Catania, la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania e la Diocesi di Acireale.
Soddisfazione del parroco della Comunità San Camillo
“Questa casa – dichiara don Alfio Sauta, parroco della comunità San Camillo di Giarre – nasce da tanti atti d’amore: dei coniugi Pelluzza che l’hanno donata in memoria dei figli Mario e Sebastiano; del nostro vescovo, Mons. Antonino Raspanti, che l’ha donata alla parrocchia e ha creduto e sostenuto fortemente questo progetto sposato poi dalla CEI; della nostra comunità parrocchiale san Camillo che, tenace, sulla strada tracciata dalle precedenti generazioni, continua a costruire il suo futuro, fatto anche di luoghi dove vivere la fede, la comunione e la vita di comunità. Mi permetto di sottolineare – conclude il parroco – anche mio, che fin dal primo giorno ho sognato e ho agito affinché questa parrocchia potesse avere quei luoghi, oratorio e canonica, che le permettessero di vivere pienamente la sua identità”.
“Esprimo grande soddisfazione – dichiara don Angelo Milone – perché la comunità di San Camillo realizzerà un’opera di interesse pubblico compatibile con il territorio. Ringrazio coloro che, con il lavoro giornaliero e costante, hanno condiviso e partecipato al progetto. Il contributo di tutti ci sta aiutando a raggiungere l’obiettivo”.