Mostra fotografica / “San Berillo. Dentro e altrove”, l’obiettivo di Salvatore Di Gregorio sullo storico quartiere di Catania

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San Berillo

La mostra collettiva San Berillo. Dentro e Altrove nasce dall’idea della Cooperativa Sociale di Comunità “Trame di Quartiere” di Catania di coinvolgere il fotografo Salvatore Di Gregorio – autore del progetto fotografico Taliami e te fazzu petra realizzato nel 2019 a San Berillo – in un processo di narrazione territoriale rivolto agli abitanti del quartiere.

La mostra, realizzata con il sostegno di ANCE CATANIA, è visitabile dal 2 aprile al 5 giugno 2022 e si svolgerà in due momenti distinti:
– Un percorso espositivo esterno che si snoderà tra i vicoli di san Berillo “tappezzati” dagli scatti di Di Gregorio.
-Un percorso interno, presso lo spazio di Palazzo de Gaetani, depositario delle voci e dei racconti dei sex workers (lavoratori del sesso).

Taliami e te fazzu petra (“Guardami e ti faccio diventare pietra”) – si legge in una nota illustrativa della Cooperativa – trae il suo titolo dal simbolo della Trinacria, da alcuni identificata come Medusa, creatura mitologica con la testa coperta di serpenti ed il potere di pietrificare chiunque incroci il suo sguardo. «L’intensità degli sguardi della gente di San Berillo – ha affermato l’artista – mi ricollegava a colei che con un solo sguardo ti trasforma in pietra».mostra su San Berillo

San Berillo, storico quartiere di Catania

Obiettivo del progetto di Di Gregorio è quello di raccontare sotto una luce diversa lo storico quartiere, tra i più antichi di Catania. Cuore commerciale della città fino al secondo dopoguerra e sede delle più famose case di tolleranza della Sicilia orientale. San Berillo è da diversi anni oggetto di pregiudizi sedimentati nell’opinione pubblica. Pregiudizi, che il più delle volte ne mettono mediaticamente in risalto soltanto gli aspetti negativi.
Grazie alla collaborazione con lo stylist londinese Fabio Merche, nel 2019 Di Gregorio realizza dei ritratti di alta moda. Ne sono protagonisti alcuni dei lavoratori e delle lavoratrici del quartiere. Attraverso uno sguardo fantasioso e “glamour”,  Di Gregorio gioca con la loro vanità, cercando di creare dei caratteri che escano fuori dal contesto della prostituzione.

Mediante il linguaggio della fotografia di moda, Di Gregorio accompagna lo spettatore verso una prospettiva differente rispetto alla storia dei soggetti ritratti. I suoi scatti danno vita a un racconto unico, capace di andare oltre gli stereotipi.
Il progetto viene esposto al Red Hook Labs III di New York e pubblicato, tra gli altri, da i-D, Vice, Unseen, It’s Nice That, C-41.

A tre anni da Taliami e te fazzu petra, la cooperativa Trame di Quartiere ha deciso di coinvolgere Salvatore Di Gregorio in un nuovo progetto fotografico. Obiettivo, quello di realizzare un evento che possa legare le fotografie da lui scattate – mai esposte a San Berillo – con la partecipazione attiva, in qualità di fotografi e fotografe, di alcuni sex workers (lavoratori del sesso) del quartiere. Da qui prende le mosse San Berillo. Dentro e Altrove.mostra su san Berillo

San Berillo, storie di vita e di spazi del quartiere

Ambra, Magnolia, Totino, Franchina, Katia, Josepha, Ramona, Giudy: sono 8 le autrici e gli autori degli scatti che hanno voluto esprimersi attraverso questo progetto.
Con loro è stato avviato un confronto per approfondire ogni singola scelta narrativa. Una costellazione di storie che attraversano anche e non solo gli spazi del quartiere, che mostrano frammenti di vita quotidiana, che custodiscono ricordi e suggestioni.

Per stimolare la creatività e fornire loro alcuni rudimenti tecnici, Di Gregorio ha condotto un workshop e consegnato a ciascun partecipante una fotocamera analogica usa e getta, lasciandolo libero di scegliere i soggetti da immortalare.

Ogni individualità narrante viene fuori, nella mostra, con i propri gusti, le proprie emozioni, i propri occhi. Eppure, tutte le fotografie esposte dialogano tra loro in un sistema che nessuna cronaca giornalistica o libro di storia potrebbe mai restituire razionalmente.
Ciò che lega tutte le storie è, naturalmente, il quartiere di San Berillo, dove queste persone si sono conosciute e dove hanno condiviso e condividono i propri percorsi di vita, stringendo legami e costruendo relazioni, dando un senso alla propria quotidianità. In una parola, Abitando.
Presentiamo così insieme a loro un diario di immagini, attimi scelti e fermi ma che continuano a muoversi negli occhi di chi ha scattato e di chi guarderà.

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