Diocesi / Il seminarista Sebastiano Mauro della parrocchia San Michele ammesso agli Ordini sacri

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Seby Mauro

Con una solenne concelebrazione eucaristica, presieduta nelle Basilica Cattedrale di Acireale dal vescovo monsignor Antonino Raspanti, è stato ammesso agli Ordini sacri il giovane seminarista Sebastiano Mauro, della parrocchia ‘San Michele Arcangelo’ di Acireale.
Si tratta di una vocazione che nasce negli anni del ministero del parroco can. Venerando Licciardello, che del giovane Sebastiano ha curato i primi passi della progressiva crescita spirituale, forgiando insieme con Sebastiano un nutrito gruppo di Ministranti. L’itinerario proseguiva poi con altri sacerdoti alla guida della nostra parrocchia: padre Emanuele Nicotra e l’attuale parroco sacerdote Marcello Pulvirenti.

Sebastiano Mauro e mons. Raspanti
Sebastiano Mauro e mons. Raspanti

L’ammissione del giovane Sebastiano agli Ordini sacri giunge quando egli ha completato gli studi filosofici e si appresta ad intraprendere quelli teologici. Inizia così un itinerario quadriennale attraverso i ministeri del Lettorato e delll’Accolitato, per poi giungere agli Ordini sacri del Diaconato e del Sacerdozio  Era entrato in Seminario dopo aver conseguito il Diploma di Maturità Scientifica presso il Liceo scientifico paritario dell’Istituto San Michele diretto dai Padri della Congregazione dell’Oratorio ‘San Filippo Neri’ di Acireale. In quegli anni, chi scrive ne ha seguito e curato la preparazione scolastica. E proprio in quel periodo maturavano nel giovane Sebastiano i germi della vocazione al sacerdozio.

Sebastiano Mauro ammesso agli Ordini sacri

Non è stata casuale la scelta della data della solenne concelebrazione eucaristica, che in quella giornata coincideva con la solennità dell’Annunciazione del Signore. Erano presenti il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo metropolita emerito di Palermo, il vicario generale della diocesi monsignor Giovanni Mammino, i superiori del Seminario vescovile acese. E poi alcuni sacerdoti diocesani e appartenenti anche a congregazioni religiose, nonché una folta rappresentanza di fedeli della comunità di San Michele.Sebastiano Mauro
Ricorreva, infatti, quel giorno la memoria del convinto ‘Si’ pronunciato dalla Vergine Maria dinanzi alle parole dell’Arcangelo Gabriele, che le annunciava la prossima maternità divina.
Il vescovo evidenziava nella propria omelia che, come la Vergine Maria aderiva con convinzione ai progetti che Dio aveva concepito su di Lei, il giovane Sebastiano pronunciava il proprio convinto ‘Eccomi’. E manifestava, nell’occasione, il fermo proposito di conformarsi senza alcuna riserva al progetto che Dio ha su di Lui.

Il Signore Gesù, ha voluto entrare nel cuore del giovane Sebastiano chiamandolo ‘al lavoro nella propria vigna’. Immagine della Chiesa, questa, in ogni istante sostenuta dall’azione vivificante dello Spirito Santo. E, se anche ciò può presupporre delle rinunce non indifferenti, la ricompensa sarà abbondante nella vita eterna.

La comunità parrocchiale di San Michele accompagna
Sebastiano Mauro nel suo cammino spirituale

Chi scrive conosce da sempre il giovane Sebastiano, nato e cresciuto nel quartiere e nell’ambito della comunità parrocchiale nella quale ha compiuto l’intero itinerario spirituale attraverso i Sacramenti dell’iniziazione cristiana (Battesimo, Eucaristia e Cresima).
La sua ammissione agli Ordini sacri è sicuramente una gioia immensa per la comunità dell’antico e storico quartiere ‘dei Gambino’.  Allo stesso tempo, però, la comunità parrocchiale si assume la responsabilità di porsi gioiosamente in cammino al fianco del giovane seminarista. E ne accompagna l’itinerario di studio e discernimento con la costante preghiera al Signore, che ha voluto scegliere Sebastiano perché possa diventare saggio esempio spirituale dei fedeli affidati in futuro alla sua guida.Sebastiano Mauro

Non a caso, la Chiesa Universale invita costantemente tutti i fedeli a pregare fervorosamente Dio ‘padrone della messe’ affinchè invii ‘operai’ nella sua messe, perché ‘la messe è molta, ma gli operai sono pochi’.
La Chiesa, infatti, si trova da tempo e non solo nella nostra diocesi, a dover fronteggiare il problema delle esigue vocazioni sacerdotali. Tanto che i presbiteri vengono preposti dai vescovi a molteplici funzioni, come la responsabilità contemporanea su più uffici e/o parrocchie.

Nando Costarelli

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