25 aprile / I manifesti degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania esposti nella sede

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25 aprile,mostra Aba

Nell’anniversario della Liberazione, la grafica torna a sposare l’impegno civile: i manifesti degli allievi dell’Accademia di Belle Arti affissi lo scorso anno nella città etnea e a Siracusa, Ragusa e Noto vengono riproposti nell’aula magna di via Franchetti.

“Un unico, lunghissimo, manifesto narrativo per coltivare la memoria per combattere l’indifferenza, l’ingiustizia e le sofferenze”.
Lo ha detto il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Gianni Latino, rifacendosi a una frase della senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell’Olocausto. E testimone della Shoah italiana, secondo la quale “Coltivare la Memoria è ancor oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza”.

Era stato questo- informa una nota stampa – il filo conduttore della mostra itinerante dell’Accademia di Belle Arti di Catania dal titolo “Progettare per resistere. La grafica come coscienza civile”. Proprio Latino l’aveva curata lo scorso anno portando sugli spazi di affissione pubblica di Catania, Siracusa, Ragusa e Noto, trentuno manifesti dedicati al 25 aprile. Manifesti progettati da altrettanti studenti del biennio in Design della comunicazione visiva e Design per l’editoria.25 aprile mostra Aba

I manifesti degli allievi dell’Accademia di Belle arti esposti nella sede

Quest’anno i trentuno manifesti originari verranno esposti, nella giornata del 25 aprile, dalle 10 alle 21, nell’aula magna Nunzio Sciavarrello della sede di Aba Catania in via Franchetti.
Ma ad essi si aggiungeranno anche dodici nuovi artefatti dedicati in particolare al tema Donne e Resistenza.

Proprio i valori della Resistenza – ha sottolineato Latino – a cominciare da quello della pace, riportati nella Costituzione italiana, ci hanno permesso di essere liberi. E di promuovere lo sviluppo della Cultura e la ricerca scientifica e tecnica e di insegnarla senza ostacoli nelle scuole nelle Università e nelle Accademie. E specie in questi tempi in cui il rumore della guerra ci angoscia, dobbiamo ricordarcene”.

Gli autori in mostra sono: Valeria Alberio, Federica Bistoletti, Emilia Calà Lesina, Alessia Calì, Marika Campanella, Hermes Cannata, Gaia Caruso, Paolo Costanza, Carlotta Costanzo, Ilaria Da Campo, Serena Di Mauro, Luca Gallo, Giuseppina Giardina, Martina Giustolisi, Rosario Lo Iacono, Margherita Malerba, Francesco Morina, Federica Panebianco, Dalila Pische, Rachele Romano, Asia Sabatelli, Giuliana Scudellà, Angelo Stimoli, Federica Tribastone.

Gli studenti–autori hanno sposato con grande coscienza civile il progetto, calando un avvenimento di settantasette anni fa nella società contemporanea.

 

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