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Libri / Rosalda Schillaci, “Quando le uova non si trovavano d’inverno”

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Libri / Rosalda Schillaci, “Quando le uova non si trovavano d’inverno”

Quando le uova non si trovavano d’inverno, il nuovo libro, edito Algra Editore, della poetessa Rosalda Schillaci è stato presentato al Castello Ursino di Catania.
L’evento rientrava nella programmazione de Il Maggio dei Libri, giunto alla dodicesima edizione, che celebra l’importanza della lettura come strumento di crescita sociale e personale.

Rosalda Schillaci e il rispetto per il lettore

Dopo aver pubblicato tre raccolte di poesie, Rosalda Schillaci, che ha ricevuto numerosi premi, tra cui due alla carriera, approda finalmente al romanzo. “Ciò avviene volutamente solo adesso – ha spiegato l’autrice – semplicemente perché ho sempre avuto <paura> di mostrarmi col romanzo”. Sebbene ne abbia già scritto diversi, che rimangono conservati nel suo cassetto. La scrittrice spiega che il suo grande rispetto per il lettore le impone di offrirgli un prodotto ben affinato, frutto di tanto esercizio e di perfezionamento.

Non è per niente facile passare dal discorso poetico a quello in prosa. Ma Rosalda ci riesce senza disattendere le aspettative dei suoi lettori. Forte della sua formazione linguistica, dello studio e della sperimentazione della parola in cui continua a cimentarsi, l’autrice è riuscita a fare questo salto e completarsi con il romanzo.

Nonostante questo passaggio, comunque, è possibile continuare ad avvertire nella sua nuova pubblicazione tutta la musicalità della poesia che non si discosta mai dallo stile di Rosalda. Il suo può considerarsi un testo musicale per lo stile, per il linguaggio elegante e per l’accuratezza della forma che caratterizzano la scrittura della poetessa catanese.

Rinascita e attualità nel romanzo di Rosalda Schillaci

L’Uovo è simbolo di rinascita, di rivincita. In questo caso, a proposito del libro, la cui stesura è stata “covata” se così possiamo dire, durante il difficile periodo della pandemia, ci suggerisce quanto la tenacia, la determinazione e il sapersi reinventare siano fondamentali per continuare ad andare avanti. Un testo, dunque, che ha donato speranza in un momento difficile da prendersi come esempio del non darsi mai per vinti, in ogni ambito della nostra vita.Rosalda Schillaci presenta il suo libro

Un romanzo storico, comunque ricco di fantasia che, sebbene scritto in tempi non sospetti, risulta inconsapevolmente attuale, in considerazione degli ultimi accadimenti. E per questo, Rosalda offre uno spunto di riflessione a proposito del conflitto in Ucraina. Rivolge, così, un pensiero a tutte le persone, soprattutto ai bambini, che dopo più di 70 giorni di guerra, stanno soffrendo tantissimo, come hanno sofferto i suoi personaggi.

Quando le uova non si trovavano d’inverno, una pagina della nostra storia

La vicenda del suo libro prende spunto da una storia realmente accaduta, ma non c’è nulla di autobiografico, ha tenuto a precisare Rosalda. Ed è tutto frutto della sua fantasia. Comunque, è un testo che si presta anche, o soprattutto, ad essere letto nelle scuole. Perché aiuta a riflettere ed è, altresì, ricco di memoria, di storia del nostro passato e quindi di un patrimonio che ci appartiene.

La storia cui fa riferimento il romanzo è quella del nonno di Rosalda. Egli, nel 1943, fu catturato dai tedeschi e condotto in Germania come prigioniero, ovvero come IMI (Internati Militari Italiani). Questo acronimo si riferisce al trattamento riservato ai soldati italiani che si sono rifiutati di aderire alla Repubblica di Salò. Una realtà rimasta ignota per molto tempo. Una pagina della nostra storia a molti forse ancora sconosciuta che Rosalda ha voluto svelare e riconsegnare ai suoi lettori.

 Cristiana Zingarino

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