Calcio / Non solo Ancelotti nella Champions del Real Madrid

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Il Real Madrid vince la Champions: il ruolo del nostro Carlo Ancelotti, della preparazione, del portiere, al di là di una buona sorte che è sembrata decisiva in più occasioni. Il Real è campione d’Europa per la 14esima volta nella sua nobile storia calcistica. Si aggiudica la finale contro la corazzata Liverpool del “mago” tedesco Klopp per 1 a 0 al Parco dei Principi di Parigi nella notte del 28 maggio. Un successo insperato e imprevedibile per gli addetti ai lavori. Risultato dietro al quale in realtà vi sono elementi cruciali. Dettagli di fronte ai quali la motivazione della semplice “buona sorte” non può che decadere miseramente.

Non può essere solo sbrigativamente associato alla “fortuna”, quell’elemento casuale inanellato dal tempo e poco spiegabile. Soprattutto se, come fatto dalle “Merengues”, si riescono a eliminare una dopo l’altra le migliori compagini d’Europa, trionfatrici dei rispettivi campionati. Basti pensare al ricchissimo Paris Saint Germain battuto agli ottavi, al Chelsea campione d’Europa in carica sconfitto ai quarti. Ai favoriti del Manchester City di mister Guardiola eliminati, seppure con gravi responsabilità del nostro Donnarumma tra i pali, in semifinale.

Ancelotti / La Champions numero 14 del Real Madrid: le conquiste di Re Carlo

A fare notizia, per il nostro Paese, è ancora il ruolo da timoniere vincente di quello che doveva essere solo un gruppo “di transizione”. Il nostro Carlo Ancelotti è alla sesta Champions League della sua carriera. Avendone già vinte in precedenza 2 da giocatore (nel 1989 e 1990 con la maglia del Milan) e 3 da allenatore (nel 2003 e nel 2007 sulla panchina del Milan e nel 2014 con il Real Madrid). Lo stesso numero di vittorie nella massima competizione continentale del Liverpool (dal 1977 al 2019). Con lui, il Real Madrid tocca..

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