Un tuffo nel passato con lo sguardo rivolto al futuro. Questo, ma non solo, nella cerimonia di consegna delle benemerenze del Carnevale, assegnate dalla Fondazione “Carnevale di Acireale”.
L’evento si è svolto nel cortile del Palazzo del Turismo, in presenza del sindaco, ing. Stefano Alì, dell’assessore alla Cultura, dott. Fabio Manciagli e dell’on. Angela Foti.
Sin dal saluto dell’avv. Gaetano Cundari, presidente della Fondazione Carnevale di Acireale, si è compreso subito che non si sarebbe trattato della solita consegna di riconoscimenti. Ma di un omaggio sentito nei confronti di personaggi compianti ed altri coevi strettamente legati a quella che lo stesso presidente Cundari, visibilmente emozionato, ha definito, a ragione e dati alla mano, la prima manifestazione laica siciliana in termini di seguito.
Il sindaco Alì, in via introduttiva, ha mostrato apprezzamento per l’incessante opera svolta dalla Fondazione e sulla stessa posizione si è pronunciato l’assessore Manciagli. Quindi, il via alla consegna delle benemerenze, alcune delle quali alla memoria, secondo la scaletta messa a punto dal conduttore Salvo Fichera, impeccabile e professionale, come sempre, al pari di Lavica e Abbatazzu, le due maschere acesi, “angeli custodi” dell’evento.
Benemerenze a personaggi “storici”del carnevale di Acireale
Il primo ad essere chiamato in causa è stato Santo Di Mauro, prematuramente scomparso poco più di due anni fa. E la cui benemerenza sottolineava la sua voglia di coinvolgere e di essere coinvolto in tutto ciò che vedeva come sviluppo per la città. Essere il re burlone del Carnevale di Acireale nutriva la sua visione di vita, così come essere il Presidente della Reale Cappella di Santa Venera.
La benemerenza, in assenza dei familiari più stretti, impossibilitati ad intervenire, è stata consegnata dall’on. Angela Foti e ritirata dalla prof.ssa Simona Postiglione. Con il compianto protagonista, la prof. aveva condiviso esperienze civiche significative, in particolare nell’ambito della Reale Cappella di Santa Venera.
A seguire, è stata la volta di Camillo Ardizzone, anche lui alla memoria. Ardizzone, maestro storico della cartapesta, artista vero e geniale, uomo passionale legato alla divisa da carrista e alla cittadella del Carnevale.
Autore di opere che hanno lasciato il segno, genio creativo che è riuscito a trasmettere alla sua famiglia una passione per “il carnevale prima di tutto”.
Sul palco, per ricevere il riconoscimento sono saliti la moglie ed i tre figli dello straordinario maestro della cartapesta, scomparso alla fine del 2018.
A consegnarlo, Gaetano Bonanno, membro del consiglio di amministrazione della Fondazione.
Benemerenze del Carnevale di Acireale: Angelo Badalà, voce storica
Quindi, Angelo Badalà, che del Carnevale di Acireale fu la “voce”, ma non solo. Coinvolto in politica al servizio della gente e della sua amata città, ogni suo impegno passava in secondo piano di fronte all’organizzazione del Carnevale.
Lo definiva il più bello di Sicilia e del mondo.
Sfidava le intemperie per fare la cronaca e raccontare il carnevale. Dopo avere ricevuto la benemerenza da Santo Primavera, membro del consiglio di amministrazione della Fondazione, i familiari di Angelo Badalà, attraverso la figlia Nicoletta, hanno annunciato l’istituzione di un premio in memoria del popolare congiunto da destinare a coloro che presenteranno bozzetti per i carri.
E appartiene al “Mondo dei più” anche Vito Finocchiaro, destinatario del riconoscimento consegnato dalla prof.ssa Valeria Castorina e dalla dott.ssa Laura Fornara. Entrambe componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione. Hanno porto a Vito Finocchiaro junior il riconoscimento al celebre nonno omonimo, già direttore dell’Azienda di cura, soggiorno e turismo (ente che un tempo organizzava il Carnevale).
Giornalista, scrittore, a lungo dirigente dell’Acireale Calcio, Finocchiaro fu uomo di profonda cultura legato visceralmente alla “sua” Acireale. Con la sua guida appassionata, il Carnevale di Acireale usciva dalla organizzazione artigianale per un percorso verso la managerialità.
Benemerenze del Carnevale di Acireale: Sebastiano Longo, maestro carrista
Alla memoria pure la benemerenza dedicata a Sebastiano Longo, maestro carrista e capostipite di una scuola che ha sfornato artigiani poi affermati.
Diede prova di grande dedizione e abilità artistica dando vita per molti anni a quello che veniva definito dagli appassionati “il carro del giovedì”,ovvero il carro del Comune”.
Riconoscimento consegnato dal sindaco Alì al dott. Cosimo Longo, uno dei figli del “maestro”, stimato medico pediatra. Fratello del dott. Natale, già brillante funzionario comunale e scrittore. E del compianto Pippo, già apprezzato avvocato ed amministratore comunale nonché presidente dell’USL 37.
Fratello anche delle professoresse Maria e Graziella e di Gabriele, già in forza al Comune di Acicatena, attivo sulle orme del celebre padre.
Il cav. Pippo Massimino e la storica tipografia di via Cavour
Ricordi passati. Durante la premiazione si sono rievocati i tempi quando il carro veniva confezionato di legno e gesso e veniva trainato dai buoi.
L’assessore Manciagli ha premiato il cav. Pippo Massimino, fondatore della storica tipografia di via Cavour. Attiva anche sul fronte della produzione di coriandoli, ultimo baluardo in questo genere, al punto da costituire anche un elemento di richiamo in ambito culturale.
È riuscito a creare per la grande festa del Carnevale un prodotto che porta il marchio di Acireale e del suo Carnevale in tutta Italia.
Non ho potuto nascondere una certa emozioni a vedere premiato oggi un imprenditore che ieri frequentava la Città del Fanciullo, alla quale famiglia mi sento di appartenere. Con molto piacere ho potuto ancor di più verificare quanto di buono è stato creato in quell’istituto.
Sebastiano Reitano e i coriandoli monocolore
Infine non ultimo, benemerenza alla memoria per un altro produttore di coriandoli, antesignano in tal senso, Sebastiano Reitano. Egli fu il primo ad intuire che il Carnevale potesse essere opportunità di sviluppo economico. Cominciò in un piccolo laboratorio a produrre mascherine e trombette colorate. Da lui nacquero i coriandoli monocolore, per evitare che gli stessi dopo l’uso, fossero riutilizzati.
Sul palco i parenti più stretti e tra questi i figli Nino e Santo, medico il primo, notissimo ed apprezzato, insegnante di Educazione fisica il secondo. Riconoscimento consegnato in presenza del presidente Cundari da Annibale Grasso, dipendente comunale del settore Turismo, idealmente assieme alla collega Viviana Privitera, impossibilitata a presenziare, ma perno dell’Ufficio.
La serata si è conclusa con l’arrivederci alla prossima edizione del Carnevale di Acireale col botto dell’apertura di bottiglie di spumante. E con l’augurio di un’ edizione del Carnevale sempre più ricca di arte e di cultura.
Giuseppe Lagona