Musica / Orchestra Orfeo: efficace gioco di squadra per un progetto di qualità

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orchestra orfeo, conferenza stampa

Nessuna smania di protagonismo ma un semplice ed efficace gioco di squadra. Sembrerebbe questa la formula vincente per il direttivo dell’Orchestra da Camera Orfeo che presso Villa Fortuna di Acitrezza, si è presentato ed ha presentato ufficialmente, al pubblico ed alla stampa, l’orchestra ed il suo progetto.

Nata nel 2020 durante la pandemia con una decina di elementi, oggi la formazione si è più che raddoppiata ed è composta da professori d’orchestra e da eccellenti strumentisti. Domenico Famà, direttore d’orchestra e ideatore del progetto, ha trovato complicità in una giovane squadra che condivide la stessa intensa passione per la musica. E anche la stessa voglia di portare un’ondata d’aria fresca nella realtà musicale siciliana.disco orchestra Orfeo

Giulia Mazzara, Dario Militano, Salvatore Randazzo, Clelia Lavenia, Ilaria Bonanno e Giulio Nicolosi sono coloro che, a fianco del maestro Famà, compongono il direttivo dell’orchestra Orfeo. Alla conferenza stampa, questi giovani artisti hanno incantato i presenti con il loro entusiasmo e la loro abnegazione verso un’esibizione artistica d’eccellenza.

Il nome “Orfeo”, paradigma della sacralità del suono

Orfeo, nella mitologia greca, manifesta la forza dell’armonia ed esercita, attraverso la musica, una potenza sublime, una sorta di incantamento magico capace di agire nell’anima di tutte le forme. Considerato un paradigma della sacralità del suono, il mito di Orfeo, calzava perfettamente per rappresentare l’obiettivo dell’orchestra nascente.

Da qui, il nome alla formazione che insegue l’obiettivo di riabituare il pubblico ad una nuova purezza della musica. Un rinnovamento che, paradossalmente, vuol tornare indietro e riportare alla genuinità ed alla qualità artistica della musica. Quella che oggi è stata, a parer loro, imbruttita e ridotta spesso ad un prodotto meramente commerciale.orchestra Orfeo

L’Orchestra da camera Orfeo: l’origine e gli obiettiviMusi

Dopo aver intrapreso gli studi musicali, Domenico Famà e i suoi compagni d’arte, si sono trovati costretti a lasciare la Sicilia per poter concretizzare i loro obiettivi. Come spesso accade ormai a tanti giovani.  Ma questo viaggiare, fatto di esperienze musicali diverse e di confronti con altre realtà importanti, ha rappresentato per la loro preparazione un valore aggiunto. Ha fornito loro un bagaglio unico e di sostanza che gli stessi hanno deciso di mettere a disposizione del proprio territorio.

Hanno così deciso di tornare nella loro terra, per offrire a Catania e alla Sicilia, ma non solo, il loro talento e la loro impostazione innovativa. Fare musica classica o musica d’arte, come preferisce chiamarla il maestro Famà, in modo diverso. Studiando in modo approfondito il lavoro, utilizzando fonti originali. Prestare particolare attenzione, dunque, alla prassi esecutiva e alle fonti musicali di riferimento per dedicarsi ad un repertorio musicale vasto. Un repertorio che spazia dalla musica barocca fino alla musica contemporanea.

Orfeo, il progetto discografico

Tra i traguardi più significativi che l’orchestra ha già raggiunto c’è quello del progetto discografico.
Nel 2021, infatti, la celebre etichetta discografica internazionale Brilliant Classics, ha selezionato l’orchestra per la registrazione di un disco tutto dedicato al repertorio tardo romantico di ispirazione mitteleuropea.
Un progetto discografico per orchestra d’archi, con distribuzione mondiale, dedicato a Tchaikovsky, Fuchs, Arensky e Elgar che sarà in uscita nel corso di questo mese.

 

Cristiana Zingarino

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