Francesca Santangelo è una fotografa e fotoreporter emergente di Catania, che abbiamo intervistato per conoscerne meglio storia e caratteristiche professionali. Ha 29 anni, è nata a Catania e vive a Paternò. Dopo essersi diplomata al liceo scientifico, ha deciso di proseguire il suo percorso di studi nell’Accademia di Belle Arti di Catania. Ha sempre nutrito un grande interesse verso la scrittura, ma ancora di più nei confronti della fotografia: si è fatta regalare la sua prima macchina fotografica a 18 anni. A Catania il suo è un nome che si sente spesso nel settore fotografico. Ma conosciamola meglio.
Gli studi e la prima esperienza in uno studio fotografico
Ho frequentato l’Accademia di Belle Arti di Catania indirizzo arti tecnologiche e ho completato il biennio in fotografia. Durante il mio percorso accademico ho incominciato a lavorare in uno studio fotografico a Catania. In questa maniera ho avuto modo di vivere due aspetti della fotografia. In Accademia ho conosciuto una visione artistica e concettuale della fotografia, intesa come arte da vedere alle mostre e nelle gallerie. Mentre lavorando in uno studio fotografico ho avuto la possibilità di analizzarne, studiarne e capirne l’ambito commerciale.
Gli inizi di Francesca Santangelo, fotografa e fotoreporter di Catania
Ho da sempre nutrito un enorme interesse nei confronti della moda e, con il passare degli anni, mi sono specializzata in quest’ambito. Purtroppo qui in Sicilia la moda è un topic un po’ tropo sottovalutato. Durante la mia prima esperienza lavorativa nello studio fotografico di Catania ero piena di idee e progetti che non riuscivo a mettere in atto. Il problema? Ero troppo insicura. Fortunatamente sono stata affiancata ad un fotoreporter che ha creduto in me più di quanto io ci credessi all’inizio: mi ha invogliato ed aiutato a dare vita ai miei progetti.
Tra giornalismo e fotografia: c’è un interesse che prevale?
Si, la fotografia. E’ un interesse che ho da più tempo ed infatti ho studiato e ho deciso di specializzarmi in questo ambito. Il settore giornalistico mi ha sempre incuriosito e il mio interesse è aumentato grazie alla conoscenza di un giornalista e fotoreporter. Qui in Italia la figura del giornalista e del fotoreporter sono spesso separate ma con il tempo sono riuscita ad associare sia il mio interesse per la fotografia che per la scrittura. Ho capito che potevano andare a pari passo. Ma per essere più precisa, ora come ora, mi definisco fotografa.
Francesca Santangelo, fotoreporter di Catania: è corretto definirti fotografa di moda ed eventi?
La fotografia è un settore molto generico. Esiste la fotografia naturalistica, glamour, di guerra. Sì, io attualmente mi definisco fotografa di moda e di eventi. Lavoro principalmente con le pubblicità di natura commerciale e in più mi occupo di eventi. Secondo me definirsi fotografo e non avere un percorso un po’ più specifico è un po’ troppo generico. Bisogna capire qual è il percorso che ti stimola e che ti incuriosisce di più. Insomma quello che ho fatto io. Tra lo studio e i diversi lavori, ho capito quale fosse la strada di mio interesse, secondo la mia passione.
Ad esempio non riuscirei mai a dedicarmi nella stessa maniera ai reportage sulla guerra o alla fotografia paesaggistica. Ammiro i miei colleghi ma è un qualcosa che non vedo mio. Non ci metterei quell’amore che ci può mettere magari chi è appassionato. Per me la mia strada è questa. A parte la fotografia di moda, mi piace dedicarmi alla fotografia di eventi, perché mi piace raccontare e dare una mia visione di quello che è successo.
“My Look” e “Paesi Etnei Oggi”
Tra i progetti che avevo in mente, c’era quello di rendere modelle delle ragazze comuni. Così ho iniziato a fotografare amiche e ragazze del mio paese in giro per Paternò. Una volta realizzati, li ho inseriti all’interno di una pagina Facebook che ho chiamato “My Look”. Dopo qualche mese una testata locale cartacea “Paesi Etnei Oggi” si è interessata a questo mio progetto. Ne è nata una piccola rubrica all’interno di questo giornale con il nome di “My Look per Paesi Etnei Oggi”. Avevo a disposizione una pagina della rivista e potevo occuparmi sia delle foto che della scrittura dell’articolo.
Ad oggi “My Look” è diventato anche un sito internet nel quale racconto quello che per me è il mio piccolo mondo: eventi giornalistici e fotografia. Attualmente la rubrica My Look per Paesi Etnei Oggi non è più attiva, ma continuo a scrivere, per loro, articoli di natura culturale. Scrivere articoli su questa testata mi ha permesso di conoscere tantissima gente in gamba quali: artisti, imprenditori, attori, colleghi… Tra loro anche Claudia Salvini, influencer siciliana, con la quale ho mantenuto un rapporto poi sfociato in una bellissima amicizia, oltre al fatto che lavoriamo tutt’oggi insieme.
Campagna pubblicitaria per “Kiwi” / Un team siciliano
Il mio lavoro più importante, fino ad adesso, è stato per l’azienda di sigarette elettroniche “Kiwi”. Con loro ho fatto due campagne pubblicitarie importanti, che hanno girato il mondo. Praticamente hanno girato di più le mie foto che io (ride). E’ stata una campagna che ho tanto amato, non solo per la pubblicità internazionale ma soprattutto per la possibilità di lavorare con gente locale. Nonostante il settore moda non sia così tanto evoluto in Sicilia, esiste tanta gente competente. L’occasione di poter realizzare un progetto con un team del tutto siciliano è stata stimolante.
Molti brand e aziende che investono sulla fotografia di moda, nella maggior parte delle volte, chiama gente da fuori. Ma in realtà penso vi sia tanto talento anche qui in Sicilia. A tal proposito ringrazio due persone che sono state fondamentali per questo progetto e molti lavori svolti insieme: Chiara Pirera (stylist) e Simona Spampinato (make-up artist), due professioniste nel loro campo oltre che amiche e componenti fondamentali del team di lavoro.
Francesca Santangelo, fotografa e fotoreporter emergente di Catania / Photo Retouching
Durante il lockdown avendo molto tempo libero, mi sono esercitata nello studio e nella pratica del “Retouching”. Una tecnica di postproduzione avanzata con cui si fanno principalmente foto “beauty” per campagne pubblicitarie di make-up. Questo percorso è iniziato qui in Sicilia, facendo dei servizi fotografici per master class di make up e continua ad essere una grande opportunità di crescita. Le master class sono realizzate da Tannaz Golafshan, una persona speciale che mi ha dato la possibilità di sperimentare, imparare e stare a contatto con dei professionisti del settore.
Tra ispirazioni e aspirazioni
Vorrei che un giorno i miei due interessi si intrecciassero e andassero di pari passo. Vorrei avere la possibilità di realizzare campagne pubblicitarie per luxury brand e scrivere articoli per riviste di moda. L’idea è questa, ma sono consapevole che purtroppo, stando qui, le possibilità sono ridotte. Onestamente ho sempre avuto una mezza idea di andare fuori dall’isola, ma finora non l’ho fatto. Ho preferito costruirmi il mio percorso qui, perché essendoci poco al livello di moda, la possibilità di emergere è maggiore. Mentre se mi spostassi verso Milano, la capitale della moda, sarebbe tutto triplicato. Fortunatamente o sfortunatamente questo è un settore fatto di conoscenze. Quindi talento e fortuna vanno a pari passo. Una delle mie più grandi ispirazioni è Nima Benati. Un’emergente e giovanissima fotografa di moda, che ha già collezionato importanti campagne e copertine di riviste, grazie al suo stile unico.
Covid / Fashion Week di Milano
Ero alla Fashion Week di Milano 2020 quando hanno trovato il paziente 0, quindi puoi immaginare la mia preoccupazione. Ho iniziato a vivere fin da subito il panico della pandemia. Sicuramente tra i due lavori che faccio, fotografa di moda e fotografa di eventi, il blocco maggiore è stato quello per gli eventi. La mia fortuna è stata che, nonostante la difficile situazione, ho potuto lavorare nei momenti di apertura limitata, realizzando campagne pubblicitarie.
La mia prima esperienza alla Fashion Week è stata indimenticabile. Fin da subito mi sono innamorata dell’aria che si respirava. E’ un esperienza che mi incuriosisce molto. Infatti ci vado ogni volta che mi è possibile, a prescindere da collaborazioni e non. L’idea di poter fotografare diversi soggetti della moda e avere uno scambio di idee con diversi colleghi del mio settore e non, mi intriga. L’esperienza più emozionante? Fotografare Anna Wintour. Un sogno che si è realizzato.
Rebecca Charamah