Franco Battiato / Omaggio all’artista nel corso di teologia di Daniele Raciti

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FRANCO BATTIATO Daniele Raciti

Per l’anno accademico 2022-23, l’istituto diocesano di teologia “Sant’Agostino” di Acireale promuove lo studio della dottrina cattolica offrendo un corso di studi sui grandi temi della fede, condotto da Don Daniele Raciti dando spazio ai testi dell’artista siciliano Franco Battiato. Un vero e proprio omaggio rivolto al cantautore organizzato dalla parrocchia Maria Santissima del Carmelo a Riposto, dove il giovane Battiato è nato e vissuto. Nonché luogo in cui mosse soprattutto i suoi primi passi nella musica suonando l’organo della chiesa.

Franco Battiato / Perché il corso di don Daniele Raciti prende il titolo dal Porto di Giaffa?

Ogni 18 del mese a partire dal mese di ottobre qualsiasi cittadino laico o religioso potrà prendere parte ai corsi. Don Daniele Raciti (nella foto sotto con Papa Francesco) risponde: “Quello che vogliamo fare è lanciare dei messaggi alla portata di tutti e dare una dritta, far pensare e riflettere in maniera corretta la popolazione di Scariceddu e dei vicini comuni ripostesi”.

Da qui il titolo il Porto di Giaffa, ma vediamo il perché viene utilizzata questa metafora: “Il porto è il luogo di incontro nelle tempeste della vita, nel porto fai incontri con persone di altre culture di altre religioni, con cui ti fermerai a parlare e quando ci fermiamo abbiamo il dovere di confrontarci per ripartire da quel porto arricchiti, il porto accoglie e rimanda. Soprattutto il legame è simbolico  per via del porto di Riposto, Scariceddu, quartiere dove è nato Franco Battiato e ha forgiato le sue idee”.

Don Daniele Raciti: “Siamo nell’epoca dell’usa e getta

Fra le grandi assenze socio-culturali del nostro quotidiano, il sentimento del sacro è sicuramente fra le più silenziose in quest’epoca in cui il pensiero umano si accontenta di frequentare i margini della vita:Il tempo di oggi è rischioso per quanto riguarda l’umanità, in quanto la persona è lì a vivere alla giornata. Forse la pandemia, forse lo scoraggiamento economico, costringono l’uomo a vivere senza costruire nulla. Viviamo nell’epoca del digitale, probabilmente non ci sarà Storia di quello che stiamo vivendo in questi secoli. Viviamo nel cancellabile, nell’usa e getta, e quindi anche la bioetica stessa, l’amore stesso sono vissute come usa e getta”.

In questo subentra Battiato, il quale cantava la paura di un mondo, quello occidentale, dimenticato, che ritiene di non aver più bisogno di pensare per manovrare l’enorme macchina, potentissima, che è riuscito a costruire esclusivamente tramite il calcolo e che ha perso l’antica sapienza del dialogo con le proprie emozioni alla ricerca di un significato più profondo.

Scienza, coscienza e conoscenza: l’arte la chiave di tutto

E’ raro che qualcuno affronti pubblicamente le domande aperte sull’esistenza, più unici che rari, gli artisti per cui queste domande rappresentano il fondamento di una ricerca costante, cosciente e duratura, anche a rischi al di là di tutti i giudizi, l’arte continua a dire molto su ciascuno di noi, come dichiara lo stesso Don Daniele Raciti: “La Musica come tutte le arti sappiamo come esprimono benissimo la dottrina cattolica, la vita in generale. L’arte è l’espressione massima che ricongiunge tutti”. Battiato certe domande se le pone attraverso la sua musica, il suo cinema, i dipinti che sembrano affermare qualcosa di incomprensibile.

Daniele Raciti Papa Francesco

L’arte può dare parole al sentire: non accontentandosi di evocarlo, può portarne alla luce i significati più profondi, e comunicarli. Tali significati pulsano in tutta la produzione artistica di Battiato, emergendo con maggiore vigore nei dischi L’ombra della luce” e “La canzone dell’amore perduto“. Il 18 novembre si tratterà di ecclesiologia. Il tema di bioetica è “L’uomo nel contesto dei viventi: ecologia del corpo e dell’immagine“. I testi di Battiato scelti sono “Bandiera bianca” e “Povera patria“. Il 18 gennaio 2023, il tema di bioetica sarà la sessualità e la fecondità a cui sono abbinati i testi “La cura” e “Strani giorni“. Moderatore è il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti. Le iscrizioni sono aperte sino al 10 ottobre nell’Ufficio della parrocchia.

Franco Battiato, l’omaggio sincero che ogni artista merita

Un invito rivolto a tutti, agli amici di Battiato, alla cittadinanza e a chi apprezzò il musicista, filosofo, scopritore di nuove vie dell’anima. Quella di cui parla Battiato è una cura non terrena, è una cura interiore, che è più gravosa. Come hanno detto Benedetto XVI e Papa Francesco la cura del creato e della natura è cura di noi stessi. Per omaggiare degnamente l’artista e al tempo stesso attirare i più appassionati il 18 dicembre, grazie al comune di Riposto, c’è in cantiere l’idea in fase di lavoro di un concerto mistico con il cantautore Juri Camisasca con Daniele Raciti presso la Parrocchia Maria Santissima di Riposto. Ennesimo tributo alla grandezza di Franco Battiato, artista siciliano a tutto tondo dallo sguardo sempre attento su questa affannosa contemporaneità.

Giuliana Aglio 

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