“Al di sopra della legge: come la mafia comanda dal carcere” è il titolo del libro del giudice Sebastiano Ardita presentato stamane al liceo scientifico Leonardo di Giarre, davanti a centinaia di studenti, docenti e rappresentanti di varie associazioni.
In primis i saluti della dirigente scolastica Tiziana D’Anna, degli assessori comunali alla Cultura Tania Spitaleri e alla Pubblica istruzione Antonella Santonoceto.
Anna Maria Patanè, presidente della Fidapa Giarre-Riposto, organizzatrice dell’evento, ha presentato l’incontro. Prima di passare la parola ai relatori, un gruppo di liceali ha proposto un brano antimafia scritto da Marinella Fiume e musicato da Piero Romano. Letta la prefazione del libro.
Libro giudice Ardita / L’intervento di Marinella Fiume
Marinella Fiume ha quindi parlato dell’impegno antimafia dell’autore, sia come magistrato che come scrittore. Sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Catania, poi componente della Direzione distrettuale antimafia, si è occupato di criminalità organizzata ed in particolare di reati contro la pubblica amministrazione e di infiltrazioni mafiose nei pubblici appalti. Consulente della Commissione parlamentare antimafia della XIII Legislatura, ha redatto il documento relativo all’indagine sulla mafia a Catania. È stato direttore generale dell’ufficio detenuti e responsabile dell’attuazione del regime 41bis tanto voluto da Giovanni Falcone. Attualmente è procuratore della Repubblica aggiunto presso il Tribunale di Messina. Tra i suoi precedenti libri, “Ricatto allo stato” e “Catania bene”.
Libro giudice Ardita sulla mafia / Testimonianze professionali
Il dott. Ardita ha quindi invitato i tanti giovani presenti a non abbassare la guardia, ricordando vari episodi legati alla sfera professionale, tra cui il ritorno alla criminalità organizzata (con consequenziale ripresa di efferati omicidi e torture) di un ergastolano liberato dopo 26 anni di carcere. Il giornalista Rosario Sorace si è soffermato sulle tante riflessioni che sorgono spontanee dalla lettura del libro di Ardita ed ha ricordato alcuni significativi dettagli dell’incontro con Bernardo Provenzano. A chiusura dell’incontro alcuni studenti hanno rivolto interessanti domande al magistrato scrittore.
Mario Vitale