L’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna, si è recato nei giorni scorsi all’Ospedale di Bronte per far visita ai pazienti ricoverati e agli operatori.
Il presule è stato accolto dal direttore generale dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza, accompagnato dal direttore amministrativo e dal direttore sanitario, Giuseppe Di Bella e Antonino Rapisarda.
Intervenuti – informa una nota dell’Asp Catania – il sindaco di Bronte, Giuseppe Firrarello con l’assessore comunale alla Salute, Angelica Prestianni. Anche il presidente della Commissione consiliare straordinaria sui problemi della Sanità locale, Ernesto Di Francesco e il sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca.
Il vescovo Renna all’ospedale di Bronte
«Stimo il vostro lavoro – ha detto mons. Renna rivolgendosi agli operatori presenti -. Il vostro servizio quotidiano migliora la quotidianità dei cittadini. L’Ospedale di Bronte – ha aggiunto – vive se stesso come un Ospedale della comunità. Ho visto anche una grande sinergia fra l’Amministrazione comunale e la Direzione dell’Azienda sanitaria. La prospettiva è che ospedali come questo rafforzino la loro presenza sul territorio a beneficio delle aree interne che senza la sanità e senza la scuola perderebbero dei presidi di civiltà».
Presenti per l’occasione anche il direttore medico del Presidio di Bronte, Salvatore Pillera; il direttore amministrativo dei Presidi di Bronte-Biancavilla-Paternò, Gabriella Licciardello; i direttori dei Dipartimenti di Chirurgia, Emergenza e Medicina, Giuseppe Reina, Giuseppe Rapisarda, Giorgio Battaglia; il direttore dell’Ufficio Tecnico, Francesco Alparone; i direttori delle Unità Operative dell’Ospedale, numerosi operatori, rappresentanti sindacali.
«Siamo grati a mons. Renna per le parole che ci ha rivolto e per il suo incoraggiamento nel nostro servizio alla comunità», ha detto Lanza.
Ospedale Bronte, dati di attività
Nella mattina i vertici dell’Asp di Catania hanno anche incontrato il management dell’Ospedale e gli operatori per un briefing sullo stato di salute e gli indicatori di produttività del Presidio.
Sotto il profilo organizzativo sono stati conferiti tutti gli incarichi apicali dei reparti ospedalieri. La situazione occupazionale evidenzia una copertura dei posti in dotazione quasi al completo. Permangono le difficoltà nel reperimento di anestesisti, ortopedici e medici di Pronto Soccorso, rispetto alle quali i vertici dell’Asp di Catania continuano ad assicurare il massimo impegno senza lesinare sforzi e risorse.
Dal punto di vista dei servizi erogati, nel 2022 è stabile l’attività dei reparti dell’area medica e dei servizi. Si rileva, invece, una leggera flessione nei dati dell’area chirurgica, per la quale la Direzione Strategica ha dato mandato alla Direzione medica del Presidio di attivare i necessari interventi migliorativi e di monitorarne l’andamento.
In risalita gli accessi al Pronto Soccorso che nel primo semestre del 2022 sono 6.340, dato in linea con quello del 2021. Anche il numero di parti è sostanzialmente allineato a quello degli anni precedenti.
«I dati riflettono il costante impegno di tutti gli operatori per il graduale ritorno alla normalità – ha detto Lanza -. Continuiamo a lavorare in coesione e sinergia. Abbiamo tante opportunità che vogliamo far diventare concrete prospettive di crescita e di futuro per l’Ospedale e per i cittadini».
Investimenti realizzati e ripresa dei lavori del Padiglione C
Oltre 6,5 milioni di euro gli investimenti realizzati per il Presidio, fra nuove attrezzature (1,5 milioni) e nuovi lavori (5 milioni), fra i quali si evidenzia la ripresa degli interventi di ristrutturazione e messa a norma del padiglione C del “Castiglione-Prestianni” per i quali la Direzione dell’Asp di Catania ha provveduto a sottoscrivere, nei mesi scorsi, l’atto transattivo con la ditta aggiudicataria dei lavori e l’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) con la quale è stata realizzata una solida collaborazione istituzionale.
«Sono lavori che la comunità attendeva da anni e siamo soddisfatti per il risultato che è stato conseguito – ha detto il sindaco Firrarello -. Con questi interventi l’Ospedale avrà un nuovo volto e soprattutto nuove opportunità di crescita e nuovi servizi. Auspico, in questo senso, che si riesca finalmente a risolvere il problema della carenza di medici specialisti nell’area dell’emergenza, in particolare per l’Anestesia e l’Ortopedia».
I lavori, per un importo residuale di poco inferiore ai 3 milioni e 400 mila euro, fermi da circa 8 anni, riguardano, come detto, l’interno padiglione C dell’Ospedale, dove un tempo erano allocati i reparti di Pediatria e di Ostetricia.
Il progetto prevede:
- l’ammodernamento di tutti i locali con la realizzazione di degenze ospedaliere per complessivi 30 posti letto fra Lungodegenza, Ostetricia e Pediatria
- il miglioramento sismico della struttura
- l’adeguamento impiantistico secondo le normative vigenti.
Responsabile unico del procedimento (rup) è Vincenzo Sgro, con il supporto di Carmelo Greco; direttore tecnico dell’impresa, è Giuseppe Di Natale.
L’Ospedale nel corso dell’ultimo triennio è stato oggetto di numerosi interventi che ne hanno potenziato, complessivamente, la capacità di risposta sanitaria.