Progetto HortNet / I contributi del Seminario “Educazione ambientale e alimentare”

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Il 30 novembre, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Gulli e Pennisi” di Acireale ha ospitato il seminario “Educazione Ambientale e Alimentare”, nell’ambito del progetto HortNet – “Creazione di una rete multifunzionale di fattorie e orti sociali nelle terre di Aci” di CreAci. Il seminario aveva lo scopo di far comprendere il valore del rapporto tra tutela ambientale, alimentazione e salute. I saluti istituzionali sono stati affidati alla professoressa Barbara Condorelli, che ha sottolineato come l’Istituto scolastico non è solo uno dei partner del progetto HortNet. “Il prossimo anno parteciperemo ad alcuni progetti didattici” – ha affermato la docente – “chiamati EduGreen, che il PNRR ha autorizzato. Questa scuola sarà a breve trasformata con orti, serre idroponiche e laboratori”.

Progetto HortNet / I contributi del Seminario “Educazione ambientale e alimentare”

Progetto HortNet / Chi sono i finanziatori?

Il progetto è stato finanziato dal Gal Terre di Aci, il cui direttore è Anna Privitera. Il seminario Educazione Ambientale e Alimentare è insito in “un progetto sperimentale. È stato anche proposto alla Commissione Europea ed è stato premiato come ‘best practice’. È candidato come rete rurale siciliana e nazionale”. L’ente capofila del progetto è la Fondazione “Città del Fanciullo” di Acireale, il cui presidente è il vescovo Antonino Raspanti e il consigliere è don Orazio Tornabene. A moderare l’evento,  il professore Salvatore Cacciola, presidente della Rete Fattorie Sociali Sicilia. La Rete aggrega 120 soci, di cui aziende agricole, associazioni familiari, fondazioni e scuole, che si occupano di agricoltura sociale. Cacciola ha auspicato che non siano più solo ristretti gruppi e specifiche ‘classi sociali’ ad occuparsi di agricoltura, ma che si diffonda l’importanza dell’educazione ambientale e alimentare.

Progetto HortNet / Mutamenti climatici, agricoltura e abitudini alimentari

E’ intervenuto, quindi, Valeria Cavallaro, ricercatrice del CNR dell’Istituto per la Bioeconomia di Catania, che si occupa di rendere sostenibili i processi agricoli.  Il suo intervento si è concentrato sui mutamenti climatici e sulle conseguenze sull’agricoltura e gli alimenti. Il surriscaldamento globale provoca la desertificazione di alcuni territori, quindi, una difficoltà nel coltivare i prodotti. “È per questo che la comunità europea ha inserito nel nuovo Green Deal che il suolo deve essere coltivato con tecniche di agricoltura sostenibili. In particolare, almeno il 25% dei terreni deve essere lavorato secondo agricoltura biologica” – ha spiegato la dottoressa. Cioè, la produzione si basa su pratiche agricole in cui non vengono usati prodotti di sintesi per la difesa e nutrizione delle piante.

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Progetto HortNet / Il ruolo dei distretti del Cibo: progetti d’impresa e attività educative

Angelo Barone, presidente nazionale dei Distretti del Cibo, ha evidenziato che la questione della sostenibilità è ormai presente in tutti gli ambiti. Pertanto, “è responsabilità di ognuno, per il raggiungimento di obiettivi condivisi da tutta la comunità collaborativa”. I distretti del cibo sono uno strumento efficace per promuovere lo sviluppo territoriale sostenibile, ma anche per salvaguardare il paesaggio rurale attraverso le attività agricole ad agroalimentari. “Ad esempio, i limoneti e gli agrumeti contribuiscono a migliorare la qualità ambientale siciliana. Ed è bene dare la possibilità all’agricoltore di guadagnare un reddito, al fine di incentivare quest’attività”.

Progetto HortNet / I programmi di educazione ambientale e alimentare nella riserva del bosco di San Pietro di Caltagirone

Andrea Nicosia, educatore psichiatrico, gestisce dal 2004 la Cooperativa Sociale Agricola Terra Nostra, in cui sperimenta nuovi percorsi di inclusione sociale e di partecipazione comunitaria per soggetti affetti da disagio psichico. “Negli anni abbiamo pensato di fare agricoltura sociale perché riteniamo che il lavoro sia fondamentale, e non solo per chi ha un disagio” ha spiegato. I ragazzi che intraprendono il percorso di cura diventano “facilitatori speciali” e aiutano gli altri nelle attività.

La cooperativa gestisce, inoltre, 20 ettari di bosco in periferia di Caltagirone, dove è presente una fattoria in cui permettono di fare terapia assistita con animali. “Questo permette di allontanare lo stigma che c’è sulla salute mentale: una persona che sta male deve essere allontanata. La follia non è così, deve essere integrata in un contesto sano. I ragazzi sono una risorsa per il territorio”. Infine, insieme all’associazione degli ingegneri e degli architetti e di Legambiente, si è introdotto il “Bosco Colto”, un programma che vuole valorizzare il bosco, creando delle postazioni per un circuito in cui valorizzare risorse locali dimenticate.

Tra i relatori del seminario, è intervenuto anche Mauro Priano, insieme alla moglie è proprietario di MAMATERRA Casa SanGiacomo, un’azienda agricola tra Sambuca di Sicilia e Giuliana. L’azienda, nata nel 2004, è costituita da una fattoria sociale e da un agriturismo, in cui è possibile fare dei soggiorni residenziali. Si occupa di grani antichi siciliani e trasforma la filiera del grano, chiudendola con la pasta secca e la farina. “Lavoriamo da sempre con le scuole, portando le classi in azienda agricola”. Nel 2016, quando viene pubblicato il bando “Giovani per la valorizzazione di un bene pubblico”, hanno chiesto in comodato il parco suburbano di Giuliana, che si estende per circa 25 ettari, ed effettuano l’attività di “ludo-natura”.

Progetto HortNet / Agricoltura sociale ed educazione ambientale

Vincenzo Barone è il proprietario dell’omonima Azienda Agricola sita a Cava d’Ispica, nei pressi di Modica. “L’azienda è nata 20 anni fa, a seguito dell’acquisto dell’area agricola da parte di un gruppo d’amici e dell’acquisizione di terreni in via d’abbandono circostanti”. Ad oggi l’azienda è stata selezionata nella Rete Natura 2000 ed è quindi salvaguardata da una legge europea. L’intervento dell’ingegnere Francesco Cancellieri, che si occupa del progetto Futuri Cittadini Responsabili, ha ricordato agli studenti la giornata mondiale del suolo di giorno 5 dicembre. “Quest’anno prende il titolo di ‘il suolo, dove inizia il cibo’, perché lo scopo è fare in modo che il Cibo sia buono, pulito e giusto…per tutti!

Progetto HortNet / L’impegno dell’Europa per la tutela della Salute e Sicurezza Alimentare

Il penultimo intervento è stato quello di Marta Ferrantelli, responsabile del Centro Europe Direct Trapani Sicilia. “Ciascuno di noi può contribuire nel proprio piccolo nella tutela dell’ambiente, della salute e del cibo sano. E così, anche l’Europa, da un po’ di anni, ha cercato di valorizzare ciò che è collegato a questa triade”. Ha istituito il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che si inserisce all’interno del programma Next Generation EU.

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Gli obiettivi principali sono “l’agricoltura sostenibile e l’economia circolare, che si sostanziano in 3 investimenti per un totale di 2,80 miliardi di euro”. “La prima volta che l’Unione Europea cerca di progettare una politica alimentare che proponga misure che coinvolgono l’intera filiera alimentare” avviene con la Strategia FarmToFork. È un piano decennale redatto dalla commissione europea, per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente.

Progetto HortNet / Tempo del creato: alimentazione e tutela dell’ambiente

Infine, l’intervento di don Orazio Sciacca ha concluso il seminario “Educazione Ambientale e Alimentare”. Si è rivolto agli studenti dicendo “La terra è qualcosa che dobbiamo mantenere viva. Tutto è interconnesso e ognuno deve occuparsi dell’altro, senza dimenticarsi di curare l’ambiente in cui si vive”. L’obiettivo del seminario è stato far capire che “l’apprendimento non è solo imparare i vari saperi curricolari, ma metterli in pratica e farli diventare materia”.

Sabrina Levatino