Nella mattinata dello scorso 4 marzo, all’interno nello splendido scenario del parco botanico Radicepura di Riposto, si è svolto l’incontro “Sviluppo e impresa”. Un’iniziativa preziosa che ha posto a confronto molteplici istituzioni governative, a diretto contatto con enti ed attività commerciali Jonico-etnee. L’organizzazione della conferenza è stata fortemente voluta dalla Diocesi di Acireale, in particolare grazie all’impegno del vescovo Antonino Raspanti, in collaborazione con le fondazioni “Città del fanciullo” e “Maria Barbagallo”, che hanno promosso una conversazione a cui sono stati invitati pubblicamente tutti coloro che sono coinvolti nello sviluppo produttivo del territorio.
“Sviluppo e impresa” / Obiettivi a Radicepura
Il meeting mirava ad accorciare le distanze tra le associazioni ed i commercianti ed imprenditori del territorio, facendo squadra per migliorare il dialogo. Lo sviluppo del territorio passa dal lavoro e dalle imprese che producono ricchezza in una terra che deve però correre per recuperare il distacco con le altre regioni italiane ed europee. Presente e promotore, tra gli altri, all’incontro, il vescovo Raspanti, che ha moderato l’iniziativa con l’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Edmundo Tamajo. Presente anche l’acese Nicola D’Agostino, deputato regionale di Forza Italia ed il commissario della ZES (Zona Economica Speciale) Sicilia orientale, Alessandro Graziano. Partecipante e attiva nell’occasione anche l’IRFIS, insieme al direttore generale ed i commissari di IRSAP e Camera di Commercio che hanno preso la parola.
“Sviluppo e impresa”/ Intervento del vescovo
La conferenza si apriva con il vescovo Raspanti che ne spiega la funzione. “La Chiesa ha quasi il ruolo di un grembo che vuole mettere insieme le tante componenti della nostra società perché si crei più sviluppo. Più sviluppo significa lavoro per i nostri ragazzi, significa speranza, anche per evitare che si scivoli nella malavita. Per noi quindi sviluppo significa rispetto della dignità della persona. E’ attraverso il lavoro che si vive fino in fondo la propria dignità, la propria personalità ed i propri sogni. Abbiamo realizzato – prosegue – questo incontro tra l’assessore dell’attività produttiva e tutta una squadra di dirigenti regionali che si occupano di sostenere le forze produttive e sociali del territorio con chi vive in prima persona l’imprenditoria a tutti i livelli per evitare la deriva verso la delinquenza, la corruzione e l’emigrazione che si trovano dietro l’angolo”.
“Sviluppo e impresa”/ Promesse e misure attuate
Interveniva poi l’assessore Edmondo Tamajo, parlando nel concreto di bandi e di misure regionali e nazionali indirizzate proprio ai lavoratori. Ha introdotto le misure del cosiddetto “pacchetto competitività Sicilia” in programmazione tra il 2021 ed il 2027. Ha ricordato altresì come dopo la pandemia si stia cercando di ripartire nel modo più rapido ed efficiente possibile, nonostante le mille difficoltà. Uno degli obiettivi principali resta quello della competitività. L’assessorato, secondo Tamajo, sta infatti impegnando tutte le proprie forze attuando una serie di misure ed iniziative che possano migliorare la competitività, a livello nazionale ed internazionale, delle aziende siciliane. Si sta, a tal proposito, lavorando molto sulle aree ZES, sulle zone economiche speciali. L’obiettivo principale è quello di creare (o migliorare) importanti relazioni aziendali in modo da rendere sempre più attrattiva la nostra Sicilia.
Ismaele Sarro