Il Progetto SISCOL nasce per risolvere i problemi più comuni dell’agricoltura in Sicilia: problemi come la mancanza di risorse idriche e lo smaltimento degli scarti agricoli che sono complessi da risolvere. Insieme alle aziende agricole aderenti al G.O. (Gruppo Operativo), il Progetto SISCOL cercherà di implementare nuovi sistemi gestionali innovativi.
Progetto SISCOL / Gestione delle risorse idriche e degli scarti agricoli
SISCOL sta lavorando alla creazione di un sistema intelligente di gestione delle acque, basandosi su tecniche di agricoltura di precisione. Questo sistema permetterà, dal punto di vista quali-quantitativo, a migliorare l’utilizzo delle risorse idriche ad uso irriguo. Inoltre, fornirà le quantità di acqua e nutrienti necessari per la crescita delle piante, secondo un processo chiamato “fertirrigazione”. Sarà utilizzata acqua da varie fonti, miscelata e monitorata continuamente per assicurarsi la migliore qualità. Per questo motivo saranno utilizzati droni, sensori dell’umidità del terreno e sistemi di irrigazione a goccia.
Anche gli scarti agricoli sono interessati dal Progetto: un innovativo sistema che combina trituratori e sistemi di compostaggio sta alla base del progetto. I trituratori verranno usati per produrre cippato dai residui legnosi di olivo e dalla lavorazione dell’origano. Questo cippato verrà bruciato e riutilizzato per la produzione di calore ed energia in azienda. Infine, i sistemi di compostaggio saranno progettati in modo tale che il compost ottenuto possieda abbastanza macronutrienti e biodiversità microbica.
Progetto SISCOL / Migliorare la competitività delle aziende agricole
Un ulteriore obiettivo del Progetto SISCOL è quello di rendere le aziende aderenti al G.O. più competitive nel settore. Questo è possibile grazie alle azioni di ammodernamento delle pratiche agricole. Con la gestione delle risorse idriche e degli scarti, si vuole ottenere una migliore produzione delle colture agricole e una valorizzazione economica e ambientale. Infatti, SISCOL mira a stimolare l’innovazione e la cooperazione, la salvaguardia e il miglioramento della biodiversità, favorire l’utilizzo di energie rinnovabili e creare nuove opportunità di lavoro.
Progetto SISCOL / Il territorio e i risultati sperati
Le aziende agricole che fanno parte del G.O. rientrano nei territori provinciali di Palermo e Caltanissetta. Questa zona è fortemente colpita dal dissesto idrogeologico e dall’erosione superficiale. Infatti, è necessario incentivare lo sviluppo eco-sostenibile per permettere la conservazione e il miglioramento della qualità del suolo. Il Progetto vuole diminuire l’utilizzo di fitofarmaci per tutelarne la qualità. Inoltre, grande attenzione è posta sull’uso delle risorse idriche su questo territorio sempre più colpito dalla siccità. Un’altra priorità è quella di utilizzare energia da fonti rinnovabili, per impattare positivamente sull’ambiente contribuendo a ridurre le emissioni di CO2.
L’agricoltura di precisione permetterà di incrementare la produzione agricola e di tenere sotto un continuo controllo la sua qualità. Obiettivo principale sarà la cooperazione tra le aziende agricole per ridurre i costi e ottenere i massimi benefici anche per le aziende medio-piccole. Saranno attuate azioni di promozione ed informazione per l’adesione a regimi di qualità. L’innovazione sta nel fatto che l’agricoltura di Precisione tiene conto delle effettive caratteristiche del suolo e da esse suggerisce i giusti interventi agronomici. Essa usa tecnologie ICT che informano continuamente sul vigore vegetativo delle piantagioni.
Progetto SISCOL / La ricerca dell’Università di Catania
L’Università di Catania metterà a disposizione i suoi ricercatori per seguire l’installazione e il collaudo del sistema ICT per l’Agricoltura di Precisione. Inizialmente, la zona individuata sarà interamente studiata grazie ai droni, che raccoglieranno dati come mappe e indici. I dati raccolti saranno poi elaborati in forma comprensibile da software appositi. Le aziende del G.O. verranno affiancate da professionisti e dai ricercatori dell’Università di Catania, che terranno diverse riunioni operative e prove dimostrative. Il lavoro dei ricercatori continuerà in campo o in laboratorio, in cui valideranno i dati raccolti dagli ICT. Inoltre, risultati dal punto di vista quali-quantitativo valuteranno l’efficacia di questa tecnologia. Infine, la raccolta degli scarti agricoli sarà coordinata dai tecnici, che effettueranno prove per scegliere la migliore miscela per ottenere compost di elevata qualità.
Milena Landriscina