Lo scorso giovedì 16 marzo, all Liceo Archimede di Acireale, si è tenuta la proiezione del docu-film “Solo di passaggio”. Il film è a cura di Al Marsed: Osservatorio sul genere in crisi” di Tripoli, il cui focus è quello di aiutare le vittime di violenze ed abusi sessuali durante i conflitti. Gli organizzatori dell’attività sono stati, oltre all’associazione libica, “L’isola che non c’è” e “Un’altra storia”, con il coordinamento della Caritas di Acireale. Il documentario sarà proiettato dal 14 al 22 marzo a Messina, Acireale, Caltanissetta, Caltagirone, Mazara del vallo, Sassari e Roma.
Docu-film “Solo di passaggio”/ La conferenza al Liceo Archimede
Prima della visione del docu-film, dalla durata di un’ora, vi è stata una presentazione delle varie associazioni presenti, tra cui anche alcuni amministratori comunali della città e rappresentanti della Caritas Diocesana di Acireale. Presente, oltre agli alunni e docenti dell’istituto, la regista dell’opera, con la quale gli studenti hanno avuto la possibilità di un confronto diretto subito dopo la visione.
La proiezione è una forte testimonianza delle gravissime condizioni in cui sono costretti a vivere i migranti di passaggio in Libia. Questo film non è che un ramo di un progetto molto più ampio che comprende l’acquisizione di testimonianze oculari di migranti che arrivano in questo paese alle porte del Mediterraneo. Fungono da prove: attestazioni da presentare ai tribunali civili come documentario e come testimonianza diretta sul calvario che i migranti hanno dovuto affrontare in questo periodo.
Docu-film “Solo di passaggio”/ Da dove è nato il progetto?
La rappresentante dell’associazione “Al Marsed” firmataria della Convenzione per i diritti nel Mediterraneo, racconta gli avvenimenti che hanno spinto alla creazione del documentario. “L’inizio della nostra attività è stata durante la rivoluzione in Libia nel 2011, quando siamo rimasti scioccati dall’uso dello stupro da parte del regime come arma di guerra. Lo shock è stato maggiore nello scoprire che le donne migranti che attraversano le terre libiche sono state sottoposte a stupro dall’inizio del viaggio, e anche dopo il loro arrivo in Europa”. Così i volontari dell’Osservatorio si sono trovati a lottare anche per i diritti degli immigrati e a migliorare le loro condizioni. Il film include la raccolta delle testimonianze di alcuni migranti con l’obiettivo di trovare risposta alle domande che un po’ tutti siamo abituati a sentire.
Docu-film “Solo di passaggio”/ Le parole della regista
“In questo documentario – continua l’autrice – abbiamo cercato di ottenere informazioni sui viaggi dei migranti. Se sono stati rapiti o maltrattati dalla mafia e dai gruppi armati che operano in questo paese. Abbiamo anche chiesto il motivo per cui queste persone hanno lasciato i loro paesi d’origine per fare un viaggio così rischioso ed estenuante a nord del Sahara. È economico o politico?
Abbiamo esaminato i problemi che devono affrontare i migranti quando sono in Libia. Come si è svolto il loro viaggio via mare e quanto erano vicini all’annegamento e al salvataggio. Abbiamo chiesto loro come possono essere aiutati quando la Libia stessa è afflitta dalla guerra civile e dai disordini politici. Questi migranti possono restare qui o saranno deportati? E infine, di chi è la colpa della loro attuale situazione disastrosa? È la Libia o sono i paesi europei che si sono rifiutati di accettarli? Chi è il vero responsabile in questa situazione?”.
Ismaele Sarro