Un ingente sequestro di tonno rosso (uno tra i maggiori sequestri finora eseguiti) – informa una nota dell’ufficio stampa della Direzione marittima della Sicilia orientale -è stato operato, nella notte tra sabato e domenica, dal personale militare dell’11° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima della Sicilia orientale.
I militari della Guardia Costiera, nell’ambito dei consueti controlli lungo la filiera commerciale dei prodotti della pesca hanno intercettato, in una delle principali arterie della Sicilia orientale, diretti a Catania, tre autoarticolati adibiti al trasporto di prodotti ittici.
A bordo degli stessi, una volta fermati e sottoposti a controllo, sono state rinvenute oltre 42 tonnellate di “tonno rosso” (thunnus thynnus), sprovvisto dei prescritti documenti che ne attestano la provenienza e ne certificano la cosiddetta “tracciabilità”. Oltre al sequestro di ben 1.045 esemplari di tonno rosso, ai responsabili sono state contestate sanzioni amministrative per complessivi 12.000 euro.
Tale specie, come è noto, è soggetta ad un particolare regime di protezione da parte dell’Unione europea, che ne prevede limitazioni nelle catture attraverso la previsione di apposite “quote”, predefinite per ciascun paese appartenente alla Comunità.
Il prodotto sequestrato, dopo gli accertamenti di commestibilità da parte dei medici veterinari della competente Azienda sanitaria provinciale, sarà venduto all’asta (con proventi versati al pubblico erario) o, eventualmente, donato in beneficienza.
L’attività in questione, che a livello nazionale è coordinata dal Centro Controllo Nazionale Pesca delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, segue le analoghe effettuate negli scorsi mesi di maggio e giugno, sia in mare che a terra, dall’ 11° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima della Sicilia orientale, che hanno dato luogo al sequestro di svariate tonnellate di tonno rosso.
Per tale tipologia di attività (è sempre la nota stampa), il personale militare della Guardia Costiera opera su specifiche direttive del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dove è operativo il Reparto Pesca Marittima del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.