AC / Ad Acireale la Festa di Primavera per facilitare le relazioni tra comunità parrocchiali

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festa di primavera AC

Domenica 30 aprile, a partire dalle ore 9.30, l’Azione Cattolica di Acireale (settore giovani e giovanissimi) organizza la Festa di Primavera che avrà luogo nella Comunità Santa Maria del Suffragio di Acireale. Informa dell’evento una nota dell’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi acese.

È uno degli appuntamenti annuali più attesi dell’Azione Cattolica diocesana che organizza quest’evento per facilitare le relazioni tra le comunità parrocchiali. Il tema della festa di Primavera quest’anno è “Terre di mezzo” che rimanda in maniera particolare alla diversità del nostro territorio nel quale convivono realtà sociali differenti tra loro. Sono quattro le aree nelle quali è suddivisa la nostra Diocesi: Acireale, il territorio delle Aci, la zona pedemontana e Giarre.

Azione cattolica Acireale
Festa di primavera per unire le differenti realtà sociali

Don Sebastiano Guarrera, assistente AC giovanissimi e giovani, spiega il senso di questo evento. “L’iniziativa intende proporre ai giovani occasioni di riflessione sulle diverse aree che sussistono nella nostra diocesi.  Differenti sono i modi di pensare e agire. La diversità, però, è una ricchezza che parla l’unica lingua dell’amore, così come ci insegna Gesù. L’amore unisce e non separa. Il cammino sinodale della Chiesa e l’anniversario dei 150 anni di vita diocesana ci invitano a superare le distinzioni. Ad accogliere con cuore aperto le diverse voci e a mettere insieme così le arricchenti esperienze di azione cattolica delle comunità parrocchiali“.

La grinta, la conoscenza e la lealtà saranno i principi essenziali che l’equipe diocesana di Azione Cattolica vorrà trasmettere ai giovani ragazzi al fine di camminare insieme, affrontare le sfide della vita e cogliere le opportunità di crescita di gruppo.
Nel pomeriggio, alle ore 16.30, i giovani si recheranno nel borgo marinaro di Santa Maria la Scala, dove la festa di Primavera volgerà al termine con la celebrazione della Santa Messa.

Conclude don Sebastiano: “Il vivere appieno la vita è l’augurio che rivolgiamo ai nostri ragazzi di A.C., chiamati a costruire una società inclusiva. Una società fondata sull’accoglienza e il rispetto reciproco nella bellezza della convivenza”.

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