Come ogni anno, anche in questo 2023 si celebra, nei giorni 12 e 13 di maggio, come vuole la tradizione, la festa del santo patrono di Aci San Filippo, cui la frazione del comune di Aci Catena deve il nome. Nel 2020, in pieno lockdown, anche l’amata festa fu chiaramente interrotta: si scelse semplicemente di celebrare una messa a porte chiuse all’interno della basilica. Nel 2021 il santo non fu portato in processione, ma solamente posto al di sopra di un altare in Piano San Filippo. Nel 2022 la festa riprese seguendo le consuete norme anti-covid.
Festa per San Filippo 2023
Finalmente, quest’anno la festa ripartirà seguendo la vecchia tradizione. Con alcune novità che la renderanno ancora più entusiasmante. La prima di queste si configura più come la ripresa di un’usanza già nota qualche anno fa: si tratta della vecchia usanza di portare in processione San Filippo fino all’eremo di Sant’Anna. Giorno 13, una volta che il santo sarà giunto all’eremo, intorno alle 19 verrà celebrata una funzione nella piazza fuori dall’eremo. Invece, per quanto riguarda le vere e proprie novità del 2023, sono principalmente due: cla degustazione della “cuppulidda” ed un’ulteriore celebrazione dedicata ai compatroni. La cuppulidda è il dolce tipico di San Filippo e va a riprendere il modello dell’antico cappello sacerdotale da cui prende il nome. La sua forma circolare ricorda la testa del santo. Si tratta di un biscotto ripieno di una squisita marmellata di limoni.
Per la cronaca, la festa di San Filippo colloca le proprie origini intorno al ‘500, più precisamente intorno al 1570. Tuttavia, per un secolo circa la festa si dedicò ai compatroni SS Filippo e Giacomo Apostoli. Nel 1700 la festa tornò a essere dedicata a S. Filippo d’Agira e da quest’anno il 3 di maggio ha luogo la celebrazione dedicata ai compatroni.
I festeggiamenti della festa di San Filippo 2023
Nonostante la festa si svolga normalmente nei giorni 12 e 13 di maggio, quest’anno i festeggiamenti hanno avuto inizio dal 1 maggio. A inaugurarli, l’ingresso dell’argenteo fercolo in basilica, accompagnato dal festoso rintocco dell’antica campana situata nella torre della basilica. Giorno 3 vi è stata la celebrazione dedicata ai compatroni. Giorno 6 alle ore 20 si è assistito alla celebrazione dell’ “Eximiae devotionis”, un percorso immerso tra arte e storia che simboleggia la devozione dei paesani verso il patrono. In particolare si è assistito alla degustazione della “cuppulidda” e alla presentazione degli elaborati di disegno degli studenti appartenenti all’istituto comprensivo “Sebastiano Scandura”, elaborati secondo il tema “La festa di San Filippo vista dai più piccoli”.
Domenica 7 maggio le reliquie del santo sono andate in processione e sono state accolte e venerate alle 9 nella chiesa di S. Maria della Pietà, alle 12 nella chiesa di S.Venera al pozzo, alle 17.30 nella chiesa di Sant’Antonio di Padova e alle 18.30 nella chiesa dell’eremo di S. Anna. Normalmente, queste sono conservate all’interno del museo della basilica. Risultano essere alcuni frammenti delle ossa del santo e si suppone che appartenessero al suo braccio. Alle ore 20.30 in Piano San Filippo vi è stata la 2° edizione del “Kermesse Canora”. Nell’occasione, i paesani hanno assistito ad una gara di canto e ad una sfilata. Giovedì 11 intorno alle ore 10, l’azione cattolica del paese con “Scatenate la Gioia 9” offrirà agli studenti delle scuole elementari e medie limitrofe l’opportunità di festeggiare S. Filippo d’Agira con un momento di festa, gioco, preghiera e riflessione.
Il programma della Festa di San Filippo 2023: giorno 12
Arrivato giorno 12, tutto il paese si troverà nel cuore della festa. Si aprirà alle ore 7 con il solenne scampanio e uno sparo di colpi a cannone, alle ore 8 vi sarà la santa messa e alle ore 9.45 in Piano San Filippo vi sarà l’accoglienza di sua eccellenza reverendissima Mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa. Alle 10, il quattrocentesco simulacro di San Filippo D’Agira si porterà fuori dalla cappella dove è normalmente conservato per essere posizionato sull’altare maggiore e venerato. Alle ore 10.30 vi sarà la solenne funzione Pontificale, alla quale parteciperanno i Sacerdoti del II Vicariato, la sindaca Margherita Ferro e le autorità civili e militari.
Alle ore 18 vi sarà un’altra funzione e alle 19 si assisterà al momento più atteso da tutti: l’uscita del santo. Il simulacro di San Filippo verrà posto sul fercolo per uscire dalla basilica ed effettuare il giro interno del paese dove il santo passerà per le vie. Rispettivamente: Marchese di Casalotto, San Giuseppe, Pian San Filippo, Nizzeti, Largo Padre Pio, Calvario, Complesso “Le Palme”, Sciascia, Scale Sant’Anna, Zio Martino, Reitana, Rampi, Dott. Chiarenza, ove vi sarà una sosta di preghiera dinanzi alla chiesa di S. Antonio da Padova seguita dalla tradizionale “Calata dell’Angelo” e dai fuochi d’artificio, Largo Madonna del Sorriso, quindi rientro in basilica e reposizione sull’altare maggiore. L’uscita dalla basilica in entrambi i giorni si fa correndo, come vuole la tradizione, per simboleggiare il santo che va incontro ai suoi devoti.
Altri appuntamenti da programma
Dalle 19.30 alle 22 sarà possibile visitare il museo “Benedetto XVI” interno alla basilica,con la possibilità di affacciarsi dalla torre campanaria. Giorno 13 alle ore 10:30 vi sarà la santa messa presieduta dal Prevosto-Parroco. E alle ore 18 vi sarà l’uscita del Simulacro del santo sull’argenteo fercolo; dove sarà portato in processione per Via Scale Sant’Anna fino ad arrivare all’Eremo. Alle 19:00 sul piazzale dell’Eremo si assisterà alla funzione presieduta dal Rettore della chiesa dell’Eremo Don Vincenzo Calà Impirotta. Si termina la funzione e la processione si riprende per le vie: Eremo di S.Anna, Scale di S. Anna, Circonvallazione Russo-basile, Finocchiari,Pozzo, con sosta di preghiera dinanzi alla chiesa di Santa Maria della Pietà fino al rientro in Basilica, dove avrà luogo la reposizione del Simulacro nella Cappella accompagnata dalla benedizione della sacra reliquia che segnerà la conclusione dei festeggiamenti.
Le parole del vice parroco don Arturo Grasso
Don Arturo Grasso ci tiene a ringraziare il comitato dei festeggiamenti. “In maniera solidale ha, con impegno, coinvolto il paese per onorare il santo patrono: la festa è un momento di comunità che si differenzia dalla quotidianità e ci fa sentire come un unico popolo sanfilippoto. I santi sono figure che rimandano non a una vita perfetta, cioè senza peccato, ma ad una vita che si dona totalmente a Dio, nonostante i propri limiti”.
Infine, alla domanda su cosa direbbe San Filippo ai giovani, don Arturo ha risposto: “Non scoraggiatevi! E andate incontro al signore con fiducia perchè l’amore, in particolare quello divino vince su tutto. San Filippo ha vinto il male, i giovani vivano per fare il bene. San Filippo, con sguardo amorevole, protegge il suo paese, che si identifica pienamente in lui”. La festa di San Filippo rappresenta un momento dove tutti i paesani guardano all’unisono e con amore il santo e festeggiano tutti come un unico popolo. Per tutte queste ragioni, questa antica tradizione continua ad essere nel cuore di ogni paesano.
Federico Tordi