Alla recente assemblea pubblica di Confindustria Catania, svoltasi all’hotel Four Points by Sheraton, ha presenziato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Con lui il nuovo presidente degli industriali etnei, Angelo Di Martino ha dichiarato che inizierà un dialogo. Dopo aver ricordato i dati che hanno riconosciuto all’economia italiana, su pil e occupazione, una crescita superiore a Francia e Germania.
Il ministro siciliano ha ricordato il salvataggio dell’Isab di Priolo. “E’ stata la prima questione posta sul mio tavolo, pensate cosa sarebbe successo al sistema produttivo siciliano se l’Isab avesse chiuso? Oggi, durante l’assemblea a cui ho partecipato nello stabilimento di Priolo, con gli operai e gli ingegneri, si è riconosciuto al governo di aver evitato la fine dello stabilimento. La fila delle imprese che c’era dietro la mia porta per acquisire Priolo credo si ripeterà anche per Termini Imerese. Questa a breve potrebbe riaprire diventando un punto di riferimento per il suo settore. Mi auguro – ha proseguito il ministro – che Catania possa poi ospitare, il prossimo anno, anche il G7, quando nel 2024 l’Italia assumerà la presidenza del gruppo”.
Nell’assemblea della Confindustria il ministro Urso parla del ponte
Adolfo Urso ha spiegato poi la questione del ponte, evidenziando che “non sarà solo icona di modernità. Ma segno di un cambiamento epocale per un’Europa che cambia volto, crescendo anche da Sud, zona in cui la Sicilia è un ponte naturale”.
Il 2024 potrebbe essere strategico per Catania considerato l’annuncio finale fatto dal presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese. Questi ha comunicato di voler candidare la provincia etnea a capitale della cultura d’impresa il prossimo anno.
L’assemblea pubblica di Confindustria Catania è stata anche l’occasione per presentare le linee guida del programma del presidente provinciale Angelo Di Martino. E per approfondire i temi dello sviluppo con gli interventi del ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, del commissario straordinario del Comune di Catania, Piero Mattei, del presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese, del vicepresidente nazionale di Confindustria per l’organizzazione il marketing e lo sviluppo, Alberto Marenghi.
Il programma del presidente provinciale De Martino
“Insieme alle forze sociali della città – ha detto Di Martino – occorre definire un vero e proprio master plan per il territorio che non guardi solo alle urgenze ma esprima una visione per la Catania del futuro. Dove i pilastri siano l’attrattività della zona economica speciale e la riqualificazione delle aree industriali.
“Non esistono politiche di sviluppo – ha continuato il presidente – che lascino nell’abbandono il cuore produttivo della nostra economia. Serve una programmazione sistematica degli interventi anche con fondi ad hoc dal bilancio regionale”.
L’imprenditore Angelo Di Martino è diventato presidente effettivo di Confindustria Catania dopo che l’assemblea generale dell’associazione ha di fatto ratificato la decisione del Consiglio generale. Eletta anche la squadra dei vicepresidenti: Gaetano Vecchio (Cosedil), vicepresidente vicario, Lucio Colombo (St), Salvo Gangi (Covei), Miriam Pace (Plastica Alfa) ed Eliano Russo (Gruppo Enel). Nuovo tesoriere è Santi Finocchiaro (Dolfin). Restano vicepresidenti di diritto Antonio Perdichizzi (Isola), presidente del Comitato provinciale Piccola Industria, e Fabrizio Fronterrè (Alfa Africa), presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Catania.
Di Martino, imprenditore di prima generazione, è presidente della holding dell’omonimo gruppo, attivo nel settore dei trasporti, della logistica e delle automotive, con oltre 1500 occupati tra dipendenti diretti e indotto. Nel 2009 è stato insignito dell’onorificenza di commendatore al merito della Repubblica. In seno a Confindustria ha ricoperto diversi incarichi: presidente della sezione Trasporti, presidente del Comitato provinciale piccola industria, vicepresidente vicario. Nell’ambito del sistema associativo nazionale è stato consigliere e vicepresidente di Anita (Associazione nazionale imprese trasporti automobilistici).
Giusy Giacone