Siciliani in Argentina / La famiglia Materia, pilastro dell’industria di massa

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Stefano Materia

La famiglia Materia rappresenta un tassello molto importante per la storia dei siciliani emigrati in Argentina. Il capo-famiglia fu Stefano Materia, l’unico siciliano di cui trattiamo senza che sia mai emigrato dalla Sicilia. Conosciamo la sua storia grazie al libro “Italianos en el puerto de Mar del Plata – La pesca, la industrias y otras historias” di Roberto Pennisi. Libro che ci ispira nella presentazione di altre successive storie di siciliani emigrati in Argentina, le quali trattano di persone di origini quasi esclusivamente di Acireale (CT) e tutte collocate nell’ambito della pesca.Siciliani Argentina Stefano Materia

Siciliani in Argentina / La biografia di Stefano Materia

Stefano Materia nacque il 27 agosto del 1889 a Milazzo dall’unione tra Paolo e Grazia Materia. Dal matrimonio nacquero 6 figli, quasi tutti emigrati oltreoceano, tranne Stefano. Si sposò con Maria Rosa Giuffre dell’Isola di Salina e da lei ebbe 10 figli. Francesco “El Chico”, Graziella, Alberto, Manlio, Vittorio, Giuseppina, Nino, Paolo, Luciana e Maria Pia. Dalle fonti risulta che ebbe un’educazione scolastica scarsa che arrivava fino alla sesta elementare con conseguente formazione in ambito agrario. Nella vita Stefano fece il macellaio, il pescatore, lavoratore del mosto e commerciante di prodotti oleo-chimici.

Si trasferì molto giovane all’Isola di Salina (di fronte a Milazzo) ed è l’unico siciliano la cui storia è riportata in questa sede senza che sia mai veramente emigrato. Infatti, dal momento che tutti i suoi parenti emigrarono oltreoceano, è stato considerato come il referente per raccontare la storia di questa famiglia. Dei suoi cinque fratelli, quattro decisero di emigrare. Due in Australia, uno negli Stati Uniti ed una sorella in Argentina. Sicuramente sarebbe emigrato pure lui, se non fosse morto nel 1943.

Siciliani in Argentina / I figli di Stefano Materia

siciliani argentina Famiglia Materia

I suoi figli nacquero tutti nell’Isola di Salina (Sicilia). I due maggiori aiutavano il padre finché Paolo decise di lavorare in proprio, Alberto ottenne il diploma di capitano marittimo e Manlio quello di capitano d’oltremare. Vittorio e Nino, che anche loro aiutavano la famiglia, nel tempo libero si dilettavano a pescare.

Successivamente, Paolo e Francesco furono chiamati per il servizio di leva, mentre Alberto si prestò come ausiliare civile dell’Armata Italiana. Nel loro paese di origine impararono le tecniche di lavorazione del sapone. La conoscenza di questa tecnica fece sì che i fratelli maschi – aventi differenti professioni – formassero molti anni dopo una società per la produzione di quest’ultimo. Così, col passare del tempo, la famiglia Materia venne riconosciuta tra i maggiori produttori di sapone a pezzi dell’Argentina.

Siciliani in Argentina / L’emigrazione e l’attività lavorativa della famiglia Materia

Appena finita la guerra, la famiglia Materia cominciò ad emigrare in Argentina, tranne Stefano e la figlia Graziella che morirono in Italia. L’emigrazione fu progressiva e si esaurì nell’arco di tre anni. Prima si spostarono a Punta Alta, in provincia di Buenos Aires, poi a Mar del Plata. Qui, Paolo e Francesco si dedicarono all’industria della carne. Mentre Paolo, Alberto, Vittorio e Nino si dedicarono alla pesca. Svolsero il loro mestiere a bordo dei seguenti pescherecci: “Supremacia”, “Supremacia I”, “Dalia”, e “Santo Stefano”.

Tuttavia, nonostante nell’ambito marinaro vi fosse molto lavoro, i fratelli Materia notarono che l’elevatissima consumazione di carne in Argentina generava un’importante quantità di grasso animale adatto per la fabbricazione di sapone e glicerina. Questo stuzzicò il loro interessamento verso l’industria di sapone. Per questo, con la finalità di riunire il capitale minimo necessario per l’installazione di uno stabilimento di sapone proprio, si dedicarono alla pesca per sette anni.

Industria MateriaSiciliani in Argentina / L’attività industriale della famiglia Materia

Nel 1957, nacque in Argentina lo stabilimento “Materia Hnos”. Agli inizi produceva più di tre tonnellate giornaliere di sapone da bucato e di glicerina per uso medicinale. Nel 1969 importarono le prime macchine per la produzione automatica di sapone, aumentando di cinque volte la produzione. Nel 1981 avviarono anche la produzione di acido oleico e acido stearico delle migliori qualità. Prodotti ottenuti grazie a una pianta di frazionamento a cristallizzazione che ha richiesto un grosso investimento.

La costante espansione dell’industria Materia ed il suo continuo aggiornarsi ha garantito alla famiglia un commercio di esportazione importante. Stati Uniti, Germania, Giappone, Italia, Brasile, Cile e tutta l’America latina. Inoltre, grazie all’esperienza avuta in Sicilia nell’aiutare il padre, Stefano Materia, nella lavorazione del vino e del mosto, riuscirono nel 1993 ad aprire a S. Juan una fabbrica per la produzione di vino, mosto ed estratti per realizzare marmellate. Anche in questo ambito riuscirono ad esportare in paesi oltremare. Le 8000 tonnellate annuali che producevano li ha resi i primi produttori in Argentina.

Siciliani argentina Stabilimento MateriaSiciliani in Argentina / La famiglia Materia come garanzia della qualità

La qualità è sempre stata la preoccupazione principale dei Materia. I loro prodotti hanno avuto un forte successo grazie alla loro purezza, stabilità ed uniformità. Inoltre, per trasmettere questi ideali alla clientela, l’impresa Materia ha ottenuto nel 1998 una certificazione con le Norme ISO 9002 per la produzione, commercializzazione e fornitura di prodotti oleo-chimici.

Così, senza proporselo, l’impresa è oggi una delle più importanti al mondo in ciascuno dei settori di cui si occupa. In epoche in cui la maggioranza delle persone desidera pensionarsi quanto prima, i fondatori ancora in vita continuano a gestire la firma “Materia”, segnalando la strada ai loro discendenti e dimostrando che la formula del successo è quella del lavoro tenacemente sostenuto nel tempo.

                                                                                                              Grazia Patanè