Tennis / Djoković: dal sogno alla leggenda

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Djokovic

Novak Djoković entra nella storia del tennis e diventa leggenda: al Roland Garros vince in tre set contro Ruud il suo ventitreesimo Slam e ridiventa il numero 1 al mondo.

La passione per il tennis e gli esordi

Per entrare nella storia serve tempo e duro lavoro: “SuperNovak” Djoković , che di tempo nel tennis non ne ha mai perso, lo sa bene. Il piccolo Nole ha soli quattro anni quando impugna le racchette da tennis per la prima volta. E, a scapito dei desideri del padre che sognava di vederlo sciatore o calciatore, quel bambino vivace si rivelerà subito una promessa del tennis.
«Il più grande talento che abbia mai allenato dai tempi della Seles». Sono queste le parole della sua allenatrice, Jelena Genčić, già quando il suo pupillo non era che un bambino.

E se il talento del serbo era già stato scoperto, il giovane non ci mette molto per cominciare a sognare in grande. «A 7 anni sognavo di vincere Wimbledon e diventare il numero 1 al mondo», queste le parole del 36enne dopo la finale al Roland Garros dell’11 giugno scorso. Oggi, a ventinove anni di distanza, non possiamo che dire che il piccolo Nole non solo avrebbe realizzato il suo sogno, ma sarebbe andato anche molto più lontano.

Prima di Wimbledon, però, il giovane tennista deve farsi le ossa e riuscire a farsi notare. Cosa che non mancherà di fare già dal suo esordio nell’universo giovanile. Nel 2001, appena quattordicenne, il serbo si laurea campione d’Europa, in singolo, doppio e a squadre. Nello stesso anno, a Sanremo, si aggiudica l’oro con la sua nazionale, arrivando al secondo posto ai campionati del mondo. Solo due anni dopo, nel 2003, è già tra i primi 40 tennisti del circuito juniores.

Wimbledon, il declino e la “partita del secolo”

Il vero tennis inizia, però, nel 2004..

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