Cinema / Masterclass di Willem Dafoe e Abel Ferrara a Taormina

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La presenza di Willem Dafoe a Taormina conclude un 69mo Taormina Film Festival strabordante di buoni propositi, ma sfortunatamente anche caratterizzato da assenza di talent e dalla presenza annullata di Johnny Depp. In compenso si è tenuta una masterclass particolarmente interessante all’Hotel Timeo di Taormina con centinaia di persone che sono accorse a sentire dialogare i mitici Abel Ferrara e appunto Dafoe, iconico attore di pellicole come L’ultima tentazione di Cristo, Spider-Man, Pasolini, Van Gogh, The Lighthouse e tanti altri.

Il regista e l’attore a confronto: 25 anni di carriera insieme 

La relazione tra le persone è la cosa più sacra al mondo. Così l’amicizia tra il regista e l’attore”. Parola di Abel Ferrara, dopo il Premio alla Carriera che entrambi hanno ricevuto il 30 giugno sul palco del Teatro Antico a Taormina. Sette film assieme nell’arco di 25 anni, tra cui “New Rose Hotel”, “Pasolini”, “Tommaso” e “Siberia” . E la comune decisione di vivere a Roma dopo aver lasciato gli States.

Potere dialogare con Abel Ferrara e William Defoe è stato uno dei pochi appuntamenti di questa edizione dove il pubblico amante della Settima Arte ha potuto interagire da vicino con le star. William Dafoe racconta: “Io e Abel abbiamo lavorato insieme per sette volte ma siamo amici da 20 anni. Ci sono stati grandi cambiamenti nelle nostre vite, tra cui quello di trasferirsi in Italia. Cosa che ha rafforzato la nostra amicizia. Avevamo la stessa idea di cosa volevamo fare nel futuro. Lui è il regista, è colui che decide. Io cerco di rispettare la sua visione. Come attore posso permettermi di essere irresponsabile. La responsabilità è tutta sua”.

Willem Dafoe e Abel Ferrara, rispondono al pubblico 

Sulla differenza tra film indipendenti e Blockbuster hollywoodiani rispondono: “Fare un film è sempre spaventoso, è un’esperienza caotica, appassionante. Lavorare in un film indipendente vuol dire avere risorse limitate. Ti costringe a ignorare tutto ciò che sta al di fuori dell’inquadratura, ti devi concentrare solo sulle cose importanti”.

L’attore si è speso molto a parlare di nuove tecnologie e della rivoluzione che hanno apportato nel cinema: “Penso che sia fantastico che ora si possano recuperare film indipendenti sulle piattaforme. Ma lo streaming è troppo facile, ci si distrae perché è il film che viene da te. Al cinema sei tu che devi andare verso il film. Puoi vederlo con altre persone, sconosciuti che reagiscono alle emozioni insieme a te. Diventa un’esperienza sociale affine a quella teatrale”.

Willem Dafoe Taormina Film Fest Masterclass

Serie TV, cinema italiano e tecnologia CGI 

Willem Dafoe conclude a Taormina la masterclass parlando dei benefici delle nuove tecnologie: “Molti ormai girano digitalmente. Puoi fare infiniti take. Chi fa teatro come me c’è abituato, non mi dispiace ripetere, ma sono due tipi diversi di performance. Quando lavori con registi che usano ancora la pellicola, come Eggers, la qualità è diversa, dei essere più disciplinato. La pellicola è più sfidante. E poi c’è un valore anche negli errori”. Interrogato sulla possibilità di trasformare alcuni suoi film in serie, Dafoe risponde: “Il problema delle serie è che non c’è disciplina. Appassionano perché segui i personaggi per tanto tempo e ne diventi amico, come in una telenovela”.

Le commedie italiane classiche erano capaci di raccontare la realtà sociale”, conclude l’attore. “Sono uno dei miei generi preferiti. Mi dispiace che la tv stia facendo perdere agli italiani il contatto con la propria eredità cinematografica. Pasolini era un visionario, ha predetto il futuro. Per me ha avuto senso fare il film anche solo per sentire le parole della sua ultima intervista. Qui c’è più rispetto per il regista, il pubblico lo conosce e lo segue, in America spesso è sconosciuto. Spesso non ha neanche il diritto al final cut”.

Il ricordo a Franco Battiato

Da amante dell’Italia, nonché cittadino italiano con doppia cittadinanza, non poteva mancare l’amore per la musica oltre che del Belpaese per Willem Dafoe. A Taormina, l’attore conferma in maniera quasi commossa la bravura e l’eccellenza di uno tra i più grandi artisti a tutto tondo: Franco Battiato. Rispondendo alla domanda rispetto alla sua musica e al cantante preferito risponde, con un tono italiano quasi perfetto: “Franco Battiato”.

Come tutti ben sappiamo, unico e solo. Capace di arrivare a toccare il cuore perfino degli americani e del resto del mondo. Dafoe conclude affermando che per lui “la cosa più bella del cinema non è la storia. È la luce, la musica, il movimento della camera, la recitazine. Con le serie – sottolinea – si perdono gli elementi cruciali del cinema”.

Giuliana Aglio 

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