Libri / Esistenzialismo, la questione etica dal mondo antico a quello contemporaneo

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L’opera dal titolo “Esistenzialismo etico ovvero i filosofi e la morale” del prof. Antonino Russo (Gruppo Editoriale  Bonanno, Acireale-Roma) affronta la questione morale come è stata esaminata e discussa dai filosofi dall’inizio del pensiero fino ad oggi per poi soffermarsi, in conclusione, sulla situazione attuale caratterizzata dalla crisi identitaria, dalla frammentazione e dal relativismo e i suoi inquietanti effetti, per individuare negli autori contemporanei spunti di riflessione per affrontare sul piano educativo questa drammatica emergenza.

Russo, già docente di filosofia nei Licei, è stato durante la sua vita professionale a contatto con i giovani e avverte l’esigenza di contribuire all’esame dei problemi etici per individuare dei percorsi che riescano ad intervenire efficacemente in tutti gli ambiti istituzionali, a cominciare dalla famiglia e dalla scuola, per  “far fronte alla caduta verticale dei costumi e dei valori”.esistenzialismo etico, copertina

La problematica etica si è  molto studiata nel corso dei secoli e l’autore, con grande competenza, nei vari capitoli del suo libro espone sinteticamente e  puntualmente il dibattito filosofico dal VI secolo a.C. fino ai giorni nostri. Questo excursus, tuttavia, non bisogna immaginarlo prolisso. Perché Russo, avendo approfondito durante i suoi studi e l’esperienza didattica i grandi autori, “maneggia” con grande abilità il discorso che il lettore di media cultura riesce a seguire ricevendo anche degli stimoli per l’approfondimento.

Esistenzialismo, la questione etica dal mondo antico a quello contemporaneo

Pertanto l’itinerario si sviluppa nel corso di quattro capitoli dal mondo antico, a quello medievale, dal mondo moderno a quello contemporaneo. Senza trascurare nessun autore che abbia contribuito al dibattito sulla questione etica. Nell’ultimo capitolo,  denominato “Esistenzialismo etico”,  l’autore, consapevole che non  è possibile trovare una risposta “definitiva e convincente” alla problematica etica, tuttavia si pone la “domanda di rito: cos’è il bene e cosa il male? E, poi, sia il bene che il male devono essere considerati dal punto di vista del riferimento all’individuo o alla collettività?”. Perché si dia l’etica, è indispensabile individuare delle regole valide per tutti, altrimenti si cadrebbe nel relativismo.

E qui, per evitare la “dittatura del relativismo”, come l’ha definita Benedetto XVI, bisogna ripartire dal principio etico universale del rispetto della persona umana, a cominciare da se stessi.
Se è vero che con l’apporto delle religioni, e del Cristianesmo in particolare, si è sviluppato, anche se lentamente, il principio di condivisione. Tuttavia la sua attuazione è carente prevalendo spesso il principio di predazione. Occorre dunque, afferma Russo, invertire la tendenza con l’apporto delle agenzie educative, purché funzionino bene. A cominciare dall’istituto familiare, codiuvato dalla scuola e dalle istituzioni “che dovrebbero dare l’esempio”.

Per formare libere coscienze bisogna educare l’uomo e non soltanto istruirlo

Per formare libere coscienze occorre coinvolgere attivamente i giovani andando oltre materie e programmi formali. Occorre aiutarli ad uscire dai propri egoismi per condividere esperienze di vita. Favorire il confronto delle idee e contribuire a far sì che “l’altro possa esprimere liberamente le proprie”.
E così conclude: “Se aspiriamo a fare acquisire all’uomo sulla terra un ruolo e una dignità di grande respiro, dobbiamo educarlo e non soltanto istruirlo. Ma educazione vuol dire anche sollecitare lo sviluppo della spiritualità in quanto capacità di promuovere scelte di vita e di alto valore etico”.
Poco più di novanta pagine quelle scritte da Antonino Russo. Pagine che contengono notevoli spunti di riflessione per chi ha a cuore il recupero dell’etica nella società contemporanea.

                                                                                                       Giovanni Vecchio