Presentata ad Acireale l’edizione 2023 de La Venere dell’Etna, è tutto pronto per la passerella più vulcanica dell’isola. Il concorso di bellezza di rilievo nazionale festeggia 20 anni e per quest’edizione speciale promette uno spettacolo d’avanguardia ricco di novità, ospiti d’eccellenza e importanti collaborazioni.
Si rinnova, dunque, l’appuntamento con il beauty contest più rappresentativo della Sicilia. Il 27 agosto la suggestiva cartolina barocca del Duomo di Acireale farà da cornice alla serata finale del concorso.
“La manifestazione è divenuta negli anni una tradizione consolidata che ha regalato una notevole opportunità di prestigio e visibilità alla nostra città. Ogni hanno Acireale, in segno di apprezzamento, si avvale della presenza della vincitrice per l’apertura ufficiale del Carnevale acese, evento di punta della città. Un attestato di stima per quanti curano l’organizzazione dell’evento che, oltre a conferire lustro ad Acireale, produce una forte ricaduta economica e turistica sulla stessa”. Così ha aperto il suo intervento l’assessore alla Cultura e al Turismo, avv. Enzo Di Mauro.
La presentazione del concorso
Al tavolo dei relatori inoltre il direttore artistico e patron della manifestazione Antonino Russo affiancato da Paola Parisi, professionista dello spettacolo e nota presentatrice. Presenti in conferenza stampa due miss delle edizioni passate che grazie al concorso hanno raggiunto notorietà nel campo televisivo e nel mondo della moda. Si tratta di Rosanna Sappia, candidata vincente nel 2010 e interprete in svariate pellicole di successo(Il commissario Ricciardi, Lo Scoglio del Leone del regista acese Rosario Scandura, e tanti altri), e Angela Toscano, reginetta dell’edizione 2022 e affermata modella. Presenti in sala l’intero motore organizzativo e alcune partecipanti all’edizione numero 20.
Una carrellata di stelle dello spettacolo ancora animeranno la serata-evento. Tra i quali Zeudi Di Palma, Miss Italia 2021 e Samuel Montegrande, noto opinionista e autore televisivo per alcuni programmi nazionali Mediaset e Rai.
TV e Stampa presenti alla manifestazione
La Venere dell’Etna, sbarca sulla rete televisiva LA7.La serata finale infatti sarà trasmessa in differita a distanza di quattro giorni sul programma Piazza Pulita.
Saranno presenti gran parte delle testate giornalistiche e reti televisive nazionali e locali: da La Sicilia al Corriere della Sera, e ancora dal Quotidiano di Sicilia a Globus che trasmetterà in diretta i momenti salienti della serata finale.
Uno spazio per l’arte
Bellezza e arte in passerella creano un binomio inscindibile. Ad allestire una parte dello scenario della Venere dell’Etna, le opere in ferro battuto dell’ artista acese, Cav. Pippo Contarino. In arte Efesto Etna, il noto maestro artigiano per l’occasione esporrà alcune opere provenienti dalla sua collezione privata in aggiunta ad un’ opera inedita forgiata per la kermesse.
Il tema celebrativo prescelto per la XXesima edizione è il Servizio sanitario di Urgenza ed Emergenza in Italia (118). Un momento sociale che ritaglia uno spazio dedicato a tematiche contemporanee. Ulteriore novità che arricchirà la kermesse è rappresentata dalla sfilata degli operatori sanitari del servizio nazionale.
Un concorso not conventional
Il palco acese vedrà sfilare 125 concorrenti provenienti da tutta Italia, di cui 3 originarie di Malta. Le partecipanti oltre alla corona da reginetta, si contenderanno 30 fasce in fase nazionale. Sulla passerella un ventaglio di bellezze not conventional caratterizzerà anche quest’anno la sfilata: avvenenza, appariscenza, grazia ed eleganza per uno spettacolo rifugge ogni modalità di discriminazione.
Il rispetto dovuto alla donna nella totalità della sua bellezza: è questo il messaggio, il tema portante che sta alla base di tutta la campagna. Concetto esposto in una breve ma pur efficace disamina della presentatrice ufficiale della kermesse, Paola Parisi.
“ Ci siamo spesi affinché le partecipanti non fossero divise in categorie e relegate in discriminanti definizioni: curvy, slim, alte, basse, belle, fotogeniche – ha spiegato. Dare la possibilità a tutte si accedere alla passerella e di realizzare un sogno nella consapevolezza che si tratta di una serata di esperienza condivisa, credo sia d’obbligo . Soprattutto in un momento storico che vede la donna come oggetto inerme del femminicidio, o che la relega in un contesto stereotipato di immagine perfetta. Siamo dunque orgogliosi di ripetere il format proposto lo scorso anno, nonostante le critiche e i commenti negativi ricevuti”.
Rita Vinciguerra