Il Federiciano / Ad Augusta “invasione” di poeti per il concorso intitolato all’imperatore Federico di Svevia

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concorso poesia Il federiciano

Augusta, è una splendida città portuale del libero Consorzio comunale di Siracusa. Definita “un’isola nell’Isola”, è legata alla terraferma da due ponti: il ponte Federico II di recente costruzione e l’antico ponte spagnolo con l’imponente porta ad arco. Si presenta come un’enorme tartaruga adagiata sullo specchio del mare Jonio. La città fu fondata nei pressi dell’antica Megara Hyblaea nel 1232 dall’imperatore Federico II di Svevia che le diede l’appellativo di Augusta Veneranda.

“Il Federiciano” approda in Sicilia

Nei giorni 25, 26, e 27 agosto ad Augusta c’è stata una “invasione pacifica” di poeti provenienti da tutta Italia e alcuni dall’estero, per il Festival poetico “Il Federiciano”, Concorso ideato da Giuseppe Aletti. A fare da tramite tra la Casa editrice e l’Amministrazione comunale è stato il poeta Salvo Seguenzia. La sua proposta di ospitare l’evento nella cittadina è stata accolta con entusiasmo sia dal maestro Giuseppe Aletti che dal sindaco Giuseppe Di Mare e dall’assessore Giuseppe Carrabino che se ne sono fatti carico.

Conferenza stampa di presentazione
Conferenza stampa di presentazione

Il programma delle tre giornate, introdotto giorno 24 agosto dalla conferenza stampa svoltasi all’interno del Municipio, ha seguito un perfetto ordine organizzativo. Il maestro Aletti, assente a causa di un incidente, è stato brillantemente sostituito nella conduzione dalla sorella, la giornalista Caterina Aletti, affiancata nella giornata più impegnativa dal poeta Alessandro Quasimodo.

Il Federiciano, prima estemporanea di poesia

Come da programma, il 25 agosto con inizio alle 9, si è svolta la prima Estemporanea di poesia. Gli iscritti dovevano ispirarsi a una delle tre tracce proposte.
1. “Io sono il velo / che copre il viso delle donne / ogni scelta o posizione / che non si comprende. / Io sono l’altro.” Da “Io sono l’altro” – Niccolò Fabi.
2“Nell’angolo più remoto della mia anima, / io esistevo ancora e credevo nei sogni.” Paulo Coelho.
3.
Io vorrei stare sopra le tue labbra / per spegnermi sulla neve dei tuoi denti. / Io vorrei stare dentro il tuo petto / per sciogliermi al tuo sangue. / Fra i tuoi capelli d’oro / vorrei eternamente sognare. Da “Io vorrei stare sopra le tue labbra” – Federico Garcia Lorca.

Alle ore 18 nel Salone di rappresentanza del Palazzo di Città c’è stata la
lettura dei testi da parte degli 88 partecipanti e la premiazione dei cinque vincitori, tra cui tre ragazzi giovanissimi.Concorso poesia il federiciano

Il Federiciano, la seconda sezione dell’estemporanea

La seconda sezione dell’estemporanea si è svolta domenica 27 agosto con le stesse modalità.
Le tracce a cui dovevano attenersi i partecipanti erano:
1. “Dammi la tua mano… / Vedi? / Adesso tutto pesa la metà…” – da Dammi la tua mano – Leo Delibe.
2. “Non dimenticate che la terra si diletta a sentire i vostri piedi nudi e i venti
desiderano intensamente giocare con i vostri capelli.” – Kahlil Gibran.
3. “Il cielo mi ha affidato il tuo cuore… / quando sarai dolente / vieni da me senza inquietudine, / ti seguirò nel tuo cammino. / Ma non posso toccare la tua mano, / amico, sono la solitudine”. Solitudine – Alfred de Musset.
Ancora una vota, dopo la lettura, sono stati premiati cinque vincitori.

Svelamento delle steli poetiche
Svelamento delle steli poetiche

Lo svelamento delle Steli poetiche

La seconda giornata prevedeva lo svelamento delle sei steli poetiche. Il caldo torrido non ha scoraggiato “il popolo dei poeti” e i molti simpatizzanti che nel pomeriggio di sabato 26 si sono riuniti in Piazza Duomo.
Da qui il numeroso corteo si è mosso in “processione laica”, come più volte è stata definita, per la via San Giuseppe verso uno slargo che da oggi prenderà il nome di “Largo dei poeti”.
Qui è avvenuto lo svelamento delle Steli in maiolica, decorate dal maestro Orazio Costanzo con temi attinenti alla figura dello “Stupor Mundi”. Tre contenenti le poesie di Salvatore Quasimodo, Giuseppe Aletti e Hafez Haidar. Le altre tre i brevi versi dei sei poeti vincitori: Luca Birettoni, Cosimo Marulli, Monica Calabrese, Angela Potenza, Laura Cecchetto, Francesco Schettini.

Tutte le poesie sono state magistralmente lette dall’attrice augustana, residente a Roma, Mariapaola Tedesco. Alla fine in tre piazze – Piazza Duomo, Piazza Castello, Piazza Mercato – in contemporanea i 300 e più poeti finalisti presenti, divisi in tre gruppi, hanno presentato la poesia scelta dalla giuria del Premio.

Il Federiciano, un successo oltre ogni aspettativa

Calato il sipario sulla XV edizione di questa magnifica kermesse poetica, resta la magia di tre giornate cariche di emozioni e l’unanime soddisfazione per l’enorme successo.
Il nostro- afferma il dott. Aletti – non un semplice concorso di poesia, ma la voglia di ritrovare la propria identità”. Come per le precedenti edizioni sulle pareti degli edifici a Rocca Imperiale, le Steli resteranno sulla parete posteriore di una delle belle chiese di Augusta a imperitura memoria di Poeti e Poesia.

Soddisfatti gli ideatori, gli organizzatori, i collaboratori e l’amministrazione comunale tutta per la perfetta riuscita di un evento culturale così importante. Afferma l’assessore Carrabino: “Il premio nella nostra Augusta diventa pertanto la naturale sede in continuità con l’opera di Jacopo da Lentini, funzionario alla corte di Federico II di Svevia e noto esponente della Scuola Poetica Siciliana.”
Ora dalla Calabria il testimone passa alla Sicilia e Augusta è il nuovo Paese della Poesia.

Carmela Tuccari

 

 

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