Canto al Vangelo domenica 10 settembre ( Cf. 2 Cor 5, 19 )
Alleluia, alleluia. Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. Alleluia
Vangelo domenica 10 settembre ( Mt 18,15 – 20 )
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro». Parola del Signore.
Riflessione sul vangelo di domenica 10 settembre
La Liturgia di questa Domenica, presenta il brano del vangelo di Matteo nel racconto di Gesù che parla ai suoi discepoli dell’importanza della correzione fraterna e del valore della preghiera comunitaria.
La correzione fraterna è segno di grande amore poiché come dice Gesù a chi è riuscito a ricondurre un fratello perduto a riconoscere il proprio errore, avrà guadagnato il suo fratello.
La correzione fraterna, infatti, è indispensabile per lo stare insieme in modo autentico in una comunità. E’ l’espressione più alta della misericordia e và fatta sempre nella verità con carità. Nella verità con carità, perché il fine della correzione fraterna non è il giudizio o la condanna, bensì è l’aiutare chi è nell’errore a ritrovare la via della verità e del bene vero.
Una comunità cresce nell’amore di Dio e in quello fraterno
Una comunità matura spiritualmente, sente la responsabilità di camminare sempre nella verità dell’amore di Dio, aiutandosi vicendevolmente nel cammino di fede. E una comunità cresce nell’amore di Dio e nell’amore fraterno quando prega insieme mettendo Gesù Cristo al centro della vita comunitaria.
L’attività principale e fondamentale della vita comunitaria, infatti, deve essere la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio e la vita Sacramentale.
Mettendo Dio al centro della vita personale e della vita pastorale, la comunità può crescere nell’amore fraterno e nella fede in Dio in modo autentico e maturo. Come Gesù stesso ci dice in questo brano del Vangelo: “ In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”.
Letizia Franzone