Vangelo domenica 17 settembre / Gesù esorta sempre al perdono

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perdonare le colpe

Canto al Vangelo domenica 17 settembre (Gv 13,34 )

Alleluia, alleluia. Vi dò un comandamento nuovo, dice il Signore: come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.  Alleluia

Vangelo domenica 17 settembre ( Mt 18,21 . 35 )

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito.

Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. vangelo domenica 17 settembre
Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello». Parola del Signore.

Riflessione sul vangelo di domenica 17 settembre

La Liturgia di questa Domenica, presenta il brano del vangelo di Matteo nel racconto di Gesù che esorta a perdonare sempre chi commette una colpa.
Il brano si apre con l’immagine di Gesù che alla domanda di Pietro su quante volte bisogna perdonare il fratello che commette una colpa, risponde con il racconto di una parabola.

Con il racconto di questa parabola Gesù ci esorta a perdonarci reciprocamente, sempre, perché Dio perdona sempre le nostre colpe. Ogni volta che riconosciamo la nostra colpa e chiediamo perdono a Dio, Dio ci perdona sempre e ritorna a donarci la sua fiducia. Così anche noi dobbiamo perdonare sempre chi commette una colpa e riconosce il suo errore.

Riuscire ad amare sempre e comunque non è cosa semplice. Amare chi ci ferisce comporta fatica ed impegno. Il cammino dell’amore, infatti, comporta impegno nella pratica della carità e costanza nella preghiera, nel dialogo intimo con Dio, nutrendosi della Parola di Dio e della SS. Eucarestia. Vivere il comandamento nuovo dell’amore infatti, è frutto principalmente della grazia di Dio e non soltanto dell’impegno personale nella pratica delle virtù.

Attraverso questa parabola Gesù ci invita ad amare come Lui ci ama. Come si legge nel Canto Alleluiatico di questa domenica: “Vi dò un comandamento nuovo, dice il Signore:come io ho amato voi così amatevi anche voi gli uni gli altri”.

Letizia Franzone

 

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