Crédit Agricole / Maioli: così sosterremo sempre più la crescita della Sicilia

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Crédit Agricole Sicilia

Crédit Agricole Italia ha presentato lo scorso 18 settembre nel parco botanico di Radicepura, tramite il CEO Giampiero Maioli, la sua strategia al servizio dell’economia e delle famiglie in Sicilia. Numerose le iniziative dedicate al tessuto imprenditoriale e sociale messe in campo. Si parla di: nuove assunzioni per i giovani, supporto alle eccellenze del comparto agri agro, con un focus particolare sull’innovazione e la sostenibilità. Tra i numeri più interessanti, l’assunzione di 4mila persone negli ultimi 10 anni.

Crédit Agricole / Maioli: la nostra nuova grande presenza in Sicilia

Già presente in Sicilia attraverso la rete di Agos, Crédit Agricole ha rafforzato dal 2021 la sua presenza nell’isola, grazie all’acquisizione di Creval. Attraverso il suo modello di Banca universale di prossimità e forte del suo network internazionale, il Gruppo è al servizio di oltre 177mila clienti siciliani. Il tutto è coordinato attraverso una struttura regionale ramificata. Composta da una Direzione retail (circa 70 filiali e 5 poli affari), due Mercati Private, un Mercato Consulenti Finanziari e due Mercati Banca d’Impresa.

“Crédit Agricole Italia è impegnata per garantire attenzione costante e sostegno concreto ai territori della Sicilia. Supportiamo quotidianamente famiglie e imprese anche nei loro progetti e anche nei processi di transizione energetico-ambientale, mettendo a disposizione strumenti e iniziative volte a favorire la crescita del tessuto imprenditoriale” – ha dichiarato Giampiero Maioli, Amministratore Delegato di Crédit Agricole Italia e Senior Country Officer nel corso di un incontro con la stampa e i principali stakeholders del territorio siciliano.

Credit Agricole Italia Radicepura Maioli

Crédit Agricole in Sicilia / Il quadro presentato da Maioli

Dal punto di vista strategico è ben delineato il progetto di sviluppo specifico per la Sicilia, voluto e creato dall’Istituto. Si tratta di un approccio specializzato e distintivo, con una forte spinta verso l’innovazione ed in particolare al mondo dell’imprenditoria e alle eccellenze del territorio. “Siamo qui per fornire al territorio siciliano tutti gli strumenti necessari allo sviluppo delle sue potenzialità” – continua Maioli – “che devono il più possibile essere valorizzate e accompagnate concretamente”.

Ne è un esempio il rafforzamento dell’organico. Questo, nell’ultimo anno, ha visto la creazione di nuove strutture con professionisti specializzati, impegnati a rispondere a tutte le esigenze della clientela. Sono circa 700 le risorse operative sul territorio e nel solo 2022 il Gruppo, in linea con il programma di rinnovo generazionale “Next Generation”, ha integrato su tutto il territorio nazionale circa 700 nuove risorse, di cui circa 600 sono under 35. In termini di assunzioni e mobilità interna, da gennaio 2022 sono state inserite nell’organico del territorio siciliano numerose nuove risorse, di cui buona parte sono under 30. Maioli Credit Agricole Italia Radicepura

 “Tengo particolarmente a sottolineare quanto stiamo lavorando per il supporto alle nuove generazioni. – aggiunge Maioli (nella foto) – Come Crédit Agricole abbiamo a cuore la crescita professionale dei giovani, perché siamo convinti che incentivarla possa creare una preziosa evoluzione sia per il nostro contesto aziendale che per l’intero sistema economico italiano. Proprio nell’ottica di costruire un ambiente eterogeneo, fertile, inclusivo e che favorisca l’emergere del talento, stiamo selezionando nuovi colleghi con profili accademici molto diversificati che spaziano tra digitali, tecnico scientifici ed umanistici, oltre che economico-giuridici, in sinergia con i principali Atenei Universitari del territorio come le Università di Catania, Palermo, Messina ed Enna. AL sud, peraltro, i ragazzi che emergono sono abituati a contesti più difficili: ecco perché spesso sono assunti da noi”.

Crédit Agricole in Sicilia / Il Comitato Territoriale e l’attenzione all’Innovazione

Per favorire la continuità delle relazioni istituzionali a livello locale con tutti gli stakeholder e contribuire all’individuazione di interventi e progetti orientati a supportare la crescita del territorio, Crédit Agricole Italia a fine 2022 ha costituito il suo Comitato Territoriale Sicilia. Composto da membri identificati tra qualificati esponenti dell’imprenditoria, dell’associazionismo, del mondo accademico e delle realtà socio-economiche.

Per comprendere la potenzialità del territorio verranno realizzate una serie di iniziative pilota di open innovation tra un pool di aziende siciliane. In settori quali: turismo, agritech e prodotti e servizi legati alla “Sun Valley”. Oltre a startup selezionate grazie alla rete dei Village in Italia, l’insieme di ecosistemi inclusivi attraverso cui il gruppo accelera più di 150 startup. Credit Agricole Italia Radicepura Schillaci Maioli

Investire nell’innovazione per Crédit Agricole Italia significa anche impegnarsi nello sviluppo e nell’implementazione dei servizi alla clientela. Attraverso un piano di costante ammodernamento della propria offerta digitale, senza dimenticare l’impegno quotidiano dei collaboratori che promuovono relazioni improntate all’ascolto e all’attenzione al cliente. Operando secondo il modello di servizio “100% umano e 100% digitale” per rispondere alle esigenze di tutti. “La cultura del territorio è una “religione in Credit agricole – ricorda Maioli. – Vorremmo portare questo approccio culturale. Mi dà fiducia sapere come a Sondrio, Pordenone o La Spezia, dove abbiamo rilevato banche, la soddisfazione dei clienti salga. Penso che dall’essere accessibili, immediati e più veloci, passi la forza del nostro territorio. Per questo vorrei sempre ascoltare cosa possiamo fare per gli imprenditori, ad esempio”.

Crédit Agricole in Sicilia / Maioli: supporto a imprese e famiglie e ruolo del comparto Agri Agro

Importanti indicatori in crescita da inizio anno, come l’erogato mutui a 32 milioni (in aumento rispetto a giugno 2022) e l’erogato prestiti (raddoppiato rispetto al giugno 2022), testimoniano il ruolo chiave che il Gruppo intende ricoprire nel sostenere tutte le economie locali e nel soddisfare le esigenze delle famiglie siciliane. Gli impieghi totali in Sicilia sono pari a circa 2 miliardi di €. La visione strategica della Banca vede un particolare focus su Aziende e Agri-agro. Queste, all’interno del modello della Banca, vanno incontro a significativi rafforzamenti a livello di organico e ad importanti investimenti per lo sviluppo.

Giampiero Maioli, CEO di Crédit Agricole Italia

In Italia il Gruppo riveste un ruolo centrale per il supporto finanziario al settore Agricolo e Agroalimentare. Con quasi 6 miliardi di impieghi, oltre 42mila clienti e quote di mercato su territori di presenza pari a circa l’8%. La profonda specializzazione della rete commerciale al servizio di questo settore, con importanti investimenti nello sviluppo delle competenze, unita alla solidità dell’offerta prodotto di CA Italia per accompagnare la transizione ESG delle aziende clienti e gli investimenti in rinnovabili, hanno portato l’Istituto a superare in Sicilia i 5.000 clienti agri-agro, con impieghi complessivi per circa 210 milioni di euro e una quota di mercato al 6,0%.

Sicilia / I limiti che impediscono raggiorni investimenti 

Crédit Agricole Italia è impegnata per garantire attenzione costante e sostegno concreto ai territori della Sicilia. Supportiamo quotidianamente famiglie e imprese anche nei loro progetti e anche nei processi di transizione energetico-ambientale, mettendo a disposizione strumenti e iniziative volte a favorire la crescita del tessuto imprenditoriale” – dichiara Giampiero Maioli. Eppure, finché occorrono tre o quattro ora per percorrere la strada che divide le due principali città dell’isola, ossia Catania e Palermo, lo sviluppo sarà sempre ostacolato. Così come non aiuta l’instabilità politica a medio lungo termine: “noi ad esempio – ricorda Maioli – ci siamo accorti cosa significhi una chiusura dei trafori delle Alpi: i prodotti non escono, così come la Sicilia viene ostacolata nello sviluppo in mancanza di infrastrutture all’altezza”.

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