Solidarietà / Da Macchia di Giarre inviate in Ucraina 15 tonnellate di beni di necessità

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raccolta beni di necessità per l'Ucraina

Noi non dimentichiamo il popolo ucraino!” Sono queste le parole che i membri dell’associazione di volontariato S. Maria di Betlemme hanno voluto far sentire in modo forte e chiaro con l’ultima iniziativa di solidarietà che hanno realizzato.
Infatti, l’associazione che ha sede a Macchia di Giarre ed è formata da persone cristianamente ispirate, da molti anni porta avanti molteplici attività di solidarietà a favori dei più indigenti. E recentemente ha deciso di realizzare una raccolta di beni di necessità da inviare in Ucraina. Macchia di Giarre Raccolta Ucraina 2023
Come si legge in un comunicato dell’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi acese, non si tratta della prima raccolta. Inizialmente un carico è partito poco dopo lo scoppio della guerra, il secondo a novembre 2022. Ora una terza colletta, più abbondante delle precedenti: circa 15 tonnellate di materiale.  Di questi, 4 tonnellate di generi alimentari e il resto in indumenti per affrontare un nuovo rigido inverno, farmaci e altri beni di necessità.

Generosa raccolta di beni di necessità per l’Ucraina

Non è stato difficile raggiungere questa ragguardevole quantità di materiale perché l’associazione, che opera anche all’interno della comunità parrocchiale di Macchia, ha creato nel tempo una larga rete di benefattori, oltre all’apporto di tante persone generose che si sono dimostrate sensibili alle necessità del popolo ucraino provato dalla guerra.

La settimana scorsa il tir partito da Giarre è giunto alla Basilica S. Sofia di Roma, centro spirituale degli ucraini in Italia, e da lì alla volta dell’Ucraina.
Dai responsabili di S. Sofia giungono  parole di gratitudine.  “Grazie di cuore. Sono poche le persone che fanno le donazioni che sono vitali per le persone che sono rimaste là, a tenere duro contro l’invasione e contro la violazione del diritto ad essere liberi e ad essere una nazione”.
Parole di ringraziamento che suonano anche come un appello a riflettere e a non dimenticare. Proprio quello che ha fatto l’associazione S. Maria di Betlemme.

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