Militello in Val Catania / La sagra della mostarda e del ficodindia veicolo di promozione turistica ed economica

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Nell’incantevole e suggestivo borgo di Militello in Val Catania nei giorni 6/7/8 e 13/14/15 ottobre 2023, si svolgerà la XXXI edizione della Sagra della mostarda e del ficodindia.

Il 30 settembre, nella sala “ Coro di Notte”, presso l’ex Monastero Benedettino, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della Sagra.
La manifestazione è stata realizzata grazie ai contributi dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea. E anche  dell’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, dell’Assessorato della Funzione Pubblica.
Inoltre hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, il Comune di Militello, la Pro-Loco, L’Unpli, le associazioni locali e le attività commerciali della cittadina.

Militello, il programma della Sagra della mostarda e del ficodindia

Il programma della manifestazione è ricco di appuntamenti: spettacoli musicali, cabaret, animazione, mostre, sfilate di carretti siciliani, gruppi folkloristici, corpi bandistici delle città di Militello, di Castel di Iudica, di Palagonia, e la Banda Musicale di “ A. Montecassino “, “ Associazione “ I Santi Martiri Città di Lentini “.
Vi saranno degustazioni e una conferenza – seminario su “ Finanziamenti agevolati in agricoltura per le imprese già attive e per i nuovi insediamenti “. Sono previste visite guidate della città barocca a cura della Pro-Loco locale e dell’Ufficio Turistico.Militello presentazione sagra  mostarda e ficodindia
Il vicesindaco del borgo barocco, Salvo Partenope, ha sottolineato l’importanza della manifestazione che comporterà giorni intensi di lavoro. Ha ricordato che vi saranno le degustazioni delle mostarde. Inoltre ha ringraziato le associazioni culturali che si mettono a disposizione per la riuscita della sagra.

Il Presidente della Pro-Loco di Militello, Salvatore Pirrello, ha evidenziato che il programma dell’evento è molto ricco e ben articolato.
Il primo cittadino di Militello, on.Giovanni Burtone, ha sottolineato invece l’importanza della stampa nel promuovere e valorizzare l’evento. Ha ringraziato tutte le associazioni locali che si sono adoperate per la riuscita della sagra. Un rringraziamento anche agli sponsor locali e per i contributi regionali ottenuti.
Burtone, ha aggiunto inoltre, che la kermesse rappresenta un appuntamento importante per la cittadina dal punto di vista economico, turistico e culturale. E ha ribadito come il ficodindia rappresenti una specificità del luogo.

Militello dichiarato dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”

Militello in Val Catania dal 2020 fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia, e nel 2022  dichiarato borgo più bello della Sicilia. Dal 2002 la cittadina, insieme ad altre sette città tardo barocche ( Palazzo Acreide, Caltagirone, Catania, Modica, Noto, Ragusa e Scicli), è  anche inserita nella lista dei siti dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

la Matrice di Militello
Militello, chiesa Madre

Militello fu ricostruita dopo il terribile sisma del 1693 che distrusse gran parte del patrimonio edilizio e storico della Sicilia Sud- Orientale e provocò oltre 60.000 vittime e 3000  solo a Militello. Il centro storico della cittadina è ricco di splendidi palazzi, di chiese e di monumenti. La matrice intitolata a San Salvatore e San Nicolò, la chiesa santuario di Santa Maria della Stella, la chiesa e l’ex Monastero dei Benedettini, resti del Castello Barresi –Branciforte, la chiesa San Giovanni Battista, la chiesa del Santissimo Sacramento al Circolo, la chiesa confraternale di San Sebastiano.

Occorre menzionare inoltre la chiesa Santa Maria la Vetere, che rappresenta uno scrigno di rara bellezza che arricchisce il patrimonio artistico della città di Militello. Nelle vicinanze del borgo barocco si trovano le cascate dell’Oxena ( o dell’Ossena ), che sono incastonate in un contesto ambientale caratterizzato da specie ripariali che accompagnano il corso d’acqua e dalla presenza di olivastri, carrubi, querce, fichi d’india e sono alimentate in regime permanente dal torrente Oxena.

                                                                                Giuseppe Russo