Racconti d’estate per “La Voce”. 7^ puntata: Il Vescovo in barca

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Con il settimo racconto estivo ci spostiamo dall’altra parte del mondo, dove troviamo una situazione particolare. Buona lettura!

Tefé_3C’è un Vescovo che gira in barca, proprio così! Succede in Brasile.

Tefé è una città al centro dell’Amazzonia, a sud del Rio delle Amazzoni. È una località particolare, in cui non ci sono strade perché si trova su un’isola alla foce del fiume omonimo, che confluisce nel Rio delle Amazzoni. Vi si può quindi accedere solo in barca o con l’aereo. È però un centro abbastanza importante con una popolazione superiore ai 60.000 abitanti. È anche sede vescovile (Prelatura di Tefé), con un territorio diocesano di circa 265.000 chilometri quadrati, una delle diocesi più grandi del Brasile. Un territorio vasto quasi quanto l’Italia, in cui il lavoro pastorale del vescovo è veramente difficile.

“L’enorme estensione territoriale – racconta il vescovo monsignor Sergio Eduardo Castriani – porta con sé enormi sfide.  La comunicazione e gli spostamenti sono davvero complicati. Le nostre strade sono i fiumi, i ruscelli, i laghi. E quindi il nostro principale mezzo di trasporto è la barca. Solo così possiamo raggiungere le comunità di fedeli. Infatti delle 14 parrocchie della prelatura, quelle che sono situate in zone urbane sono solo tre. Tutte le altre si trovano sulle sponde del fiume.

Ma monsignor Castriani, 59 anni, vescovo dal 1998, è abituato alle difficoltà e si è attrezzato, e con la sua barca di legno due volte all’anno percorre il Rio delle Amazzoni per andare a visitare le sue parrocchie.

Ogni viaggio dura circa un mese, durante il quale il vescovo vive sulla sua imbarcazione. Pochi metri quadrati che gli fanno da abitazione, ufficio, cappella. Ma proprio perché viaggia sulle imbarcazioni, dorme nelle comunità, mangia con le popolazioni locali nelle loro case, condividendo in tutto e per tutto la vita dei suoi fedeli, questo vescovo amazzonico è molto vicino al popolo, e durante le visite pastorali viene sempre accolto con molto calore.

Egli è riuscito quindi a sviluppare un rapporto di vicinanza con il popolo che in altri luoghi non si verifica. Ciò è accentuato dal fatto che in queste zone le comunità si sentono lontane dallo Stato e dal potere pubblico – per non dire abbandonate – , per cui la Chiesa, anche come istituzione, è una delle poche presenze vicine alla comunità costiera dell’Amazzonia. Anche il rapporto con le popolazioni indigene, depositarie di culture millenarie, è molto bello. Qui è ancora molto forte la vita di comunità, ed ecco perché è molto ben accolto un vescovo che condivide la stessa vita del popolo.

La barca di mons. Castriani è stata realizzata grazie alle offerte dei benefattori, ma a causa del clima caldo-umido subequatoriale le barche si rovinano rapidamente ed anche quella del vescovo ha bisogno di frequenti riparazioni.

Qualche mese fa monsignor Castriani ha lasciato Tefé perché è stato nominato arcivescovo di Manaus, che si trova a circa 700 chilometri da Tefé, sempre nella zona del Rio delle Amazzoni. Ma lascerà la barca in eredità al suo successore!

Nino De Maria

 

 

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