Si è tenuto in data 27 novembre l’evento conclusivo del ciclo di inaugurazioni del Living Lab delle Aci, avviato lo scorso 15 settembre presso i locali dell’ex scuola San Giovanni Nepomuceno, nel pieno centro storico di Acireale. Nel medesimo luogo, a seguito dell’inaugurazione delle botteghe delle arti e cultura, in Piazza Marconi, e della visita al murales in fase di realizzazione nel parcheggio di San Giuseppe – ad opera dello street artist Vincenzo Suscetta – si sono tenuti due convegni. Questi hanno visto la preziosa partecipazione di alcuni dei protagonisti che hanno contribuito al successo del progetto. Presenti anche l’Assessore alle attività produttive della Regione siciliana, Edmondo Tamajo, e del noto deputato acese Nicola D’Agostino.
Living Lab delle Aci / Il racconto della genesi e dei primi risultati del progetto, con un promettente sguardo al futuro
Soffermandoci sulla riunione pomeridiana, moderata dal giornalista Mario Agostino, ad aprire le danze è stato il dott. Rosario Consoli, segretario dell’Associazione Artigiani Acesi e presidente provinciale di FenImprese Catania. Il suo intervento ha evidenziato i nobili intenti del progetto, evidenti sin dalla sua genesi. Nata durante la pandemia da COVID-19, l’idea è sorta in risposta alla sempre maggiore “fuga di cervelli”. Giovani meridionali che, per perseguire le proprie ambiziose aspirazioni lavorative, sono costretti a trasferirsi altrove. Missione colta al balzo dalla dott.ssa Anna Maria Privitera, che ha infine portato alla realizzazione di un laboratorio di ampio respiro. Nell’occasione, la stessa direttrice e progettista del GAL Terre di Aci, ha rimarcato la grande forza di un partenariato variegato e complementare. Con un lavoro costante e reciproca fiducia, questo genera un progetto unico nel suo genere in Sicilia in termini di Living Lab, a disposizione di tutte le forze produttive e culturali.
In tal senso, come spiegato dal dott. Antonio Merenda, Innovation Talent Scout per il Living Lab, sono bastate poche settimane per appurare i primi ottimi riscontri ottenuti grazie ad esso. Non a caso, difatti, il Segretario Generale di Confcooperative Sicilia, Luciano Ventura – presente in collegamento da remoto – promette finanziamenti per dare il via a delle vere e proprie start up, da “incubare” al suo interno.
Il Living Lab delle Aci al servizio degli antichi mestieri: Bottega 4.0, PCTO e la terza stampante 3D più grande del Meridione
Successivamente, la parola è passata alla dott.ssa Luna Meli, presidente Giovani Imprenditori CNA Catania che ha esposto i passaggi fondamentali del progetto “Bottega 4.0”. L’intento è quello di favorire lo scambio intergenerazionale nel mondo dell’artigianato, ad oggi gravemente carente, attraverso l’impiego di nuove tecnologie digitali, ad oggi viste in maniera erronea come esclusivamente nemiche degli antichi mestieri. Piuttosto, ad esempio, la realtà virtuale e l’e-commerce possono essere posti al loro servizio, attirando anche l’interesse dei più giovani.
Un’altra sfaccettatura estremamente lusinghiera del progetto è stata offerta dall’archeologa Claudia Leonardi dell’Associazione Stoà sicula, che insieme alla Fondazione Città del Fanciullo di Acireale, ha illustrato le notevoli opportunità di coinvolgimento delle nuove generazioni tramite i cosiddetti PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), favoriti per allievi delle scuole medie e superiori. Alcuni studenti hanno lavorato a locandine, profili social, siti web e persino simulazioni di possibili videogioco a tema opera dei pupi. I più piccoli, invece, hanno potuto avvicinarsi al mestiere dell’artigiano, realizzando manufatti in argilla con tecniche preistoriche a mano nell’area archeologica delle Terme di Santa Venera al Pozzo.
L’impatto positivo delle innovazioni è stato inoltre comprovato dalla restaurazione di un’anfora risalente addirittura al terzo secolo D.C.. Ciò, precisa il maestro ceramista Fabio Bonaccorso, sarebbe stato impossibile senza l’impiego della terza stampante 3D più grande del Meridione, già operativa nei locali di Via Nepomuceno. Vi sono ampi margini di miglioramento, ma in quanto primo esperimento, il risultato è assolutamente soddisfacente.
WES Trade rinnova il sodalizio con il Living Lab delle Aci: dopo il progetto MEN, arriva IRRIGOPTIMAL
Chiude questo secondo convegno al Living Lab delle Aci l’intervento di Alessio Bucaioni, presidente di WES Trade. La società maltese aveva già collaborato con il nostro territorio in ambito del progetto MEN, del quale ha ricordato i notevoli risultati raggiunti. Al termine dell’esperienza, l’azienda ha offerto un contratto lavorativo al 100% dei ragazzi coinvolti.
Bucaioni ha quindi presentato “IRRIGOPTIMAL”, il sistema d’intelligenza artificiale al servizio del nuovo “Laboratorio Agricoltura 4.0”. Attraverso l’implementazione di parametri creati appositamente dall’IA, questo assicura monitoraggio, studio e ricerca di soluzioni a supporto e salvaguardia delle coltivazioni. Uno di questi è stato mostrato nel corso della presentazione. Da una fotografia di una semplice foglia sarà possibile appurarne le condizioni generali, oltre che riscontrarne o prevenirne eventuali malattie.
Ruggero Gambino