Natale / Mostra al museo diocesano sui pastori “ritrovati” del presepe settecentesco di Acireale

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Inaugurata domenica 10 dicembre 2023 presso il Museo Diocesano di Acireale la mostra dal titolo “I pastori che hanno perso la testa”. Un viaggio nel passato, alla scoperta della storia di una delle più sentite tradizioni del natale acese. Quella del presepe settecentesco, un prezioso tesoro d’arte e di fede, custodito nella chiesa Santa Maria della Neve, detta “della Grotta”.

Un viaggio nella storia delle tradizioni natalizie di Acireale

Una delle sale del museo

L’originale titolo dell’esposizione allude ai personaggi che facevano parte del tradizionale allestimento presepiale e di cui si erano perse le tracce da un pò di tempo. Prima del classico taglio del nastro mons. Giovanni Mammino, direttore del museo, ha ricordato l’intervento di restauro del presepe, effettuato nel 1984. Allora si decise, contestualmente, di collocare in modo stabile quest’opera di straordinaria bellezza, procedendo ad una selezione delle statue. Vennero così lasciati sul luogo i pastori più antichi e eliminati quelli realizzati successivamente, con teste e mani in cartapesta. In questo modo la Sovrintendenza ai BB.CC.AA. di Catania intese dare maggiore armonia al presepe stesso e tutelare i manufatti.

Al giorno d’oggi nella grotta sono presenti 34 figure umane dalle pregevoli teste in cera e mani in legno (sec. XVIII-XIX) e 8 animali risalenti agli inizi del Novecento. Inizialmente conservate nella sagrestia, le parti rimosse sono state poi trasferite presso il museo diocesano oppure prestate a varie parrocchie per realizzare i propri presepi. Da ultimo l’attuale parroco, don Giovanni Mammino, le ha recuperate per renderle fruibili, insieme alle antiche vesti, in occasione della mostra.

Mons Giovanni Mammino spiega le finalità della mostra

Mammino (a sx) e Licciardello (a dx)

In questa esposizione – ha detto mons. Mammino – abbiamo voluto mettere in mostra ciò che non si vede più, rispetto alle foto d’epoca, precedenti l’anno 1984. Materiali che non furono venduti né andarono dispersi”. Il percorso espositivo comprende, oltre ai pannelli esplicativi sulla storia del presepe, anche immagini antiche (cartoline, fotografie) e due rari filmati dell’Istituto Luce (1940 e 1951) che narrano l’attività di allestimento del presepe, che cambiava ogni anno. Mammino ha pure sottolineato la collaborazione prestata anche per questa iniziativa dall’associazione “Cento Campanili” di Acireale.

Licciardello e Riccioli: valorizzare il presepe settecentesco e l’antica chiesa

Maria Rosa Licciardello, presidente dell’associazione “Cento campanili”, nel ringraziare tutti i collaboratori, ha ricordato che la mostra intende richiamare l’attenzione su un luogo speciale per gli acesi, da qualche anno valorizzato grazie all’impegno di don Giovanni Mammino e dell’associazione “Presepe settecentesco”, che si impegna nella raccolta fondi per i restauri e nelle attività di valorizzazione e fruizione del sito.

L’intervento di Paola Riccioli

Paola Riccioli, presidente dell’associazione “Presepe settecentesco” ha affermato: “Negli ultimi sei anni siamo riusciti a fare molte cose, dalla sistemazione del tetto al restauro di cinque antichi pastori. Adesso siamo in attesa di un contributo regionale per finanziare il restauro degli altri personaggi del presepe. Plaudo a questa iniziativa, che ci consente di tenere i riflettori accesi su questa bella realtà, che fa parte della storia cittadina”. Numerose attività, in programma nella chiesa della Grotta in questo periodo natalizio, saranno pubblicizzate attraverso i canali di comunicazione (social media).

Taglio del nastro ad opera del vicario generale

È intervenuto anche mons. Agostino Russo, vicario generale della diocesi di Acireale, il quale si è congratulato con gli organizzatori per il lavoro svolto, data l’importanza che riveste il presepe come simbolo della cristianità. Ha inoltre lodato la passione che hanno messo coloro che si sono impegnati nella realizzazione delle mostra: “un lavoro prezioso a beneficio e a vantaggio di tutta la comunità diocesana”.

Giorni e orari delle visite

La mostra sarà visitabile con un biglietto d’ingresso di €2 presso i locali di via Genuardi n. 16 nelle giornate di sabato 16, 23 e 30 dicembre e 6 gennaio, domenica 17 dicembre e 7 gennaio e martedì 26 dicembre, dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Su prenotazione per gruppi di almeno 10 persone anche in altri giorni. Per informazioni: 351 5215736.

Guido Leonardi

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