Il progetto Prometeo vede la Sicilia e la Tunisia in collaborazione per la tutela delle colture arboree mediterranee. Nell’ambito delle iniziative scientifiche volte a preservare e valorizzare il patrimonio delle colture arboree tipiche del Mediterraneo (come agrumi, mandorlo e ulivo) prende forma il progetto Prometeo, dal titolo “Un Village transfrontalier: pour protéger les cultures arboricoles méditerranéennes en partageant les connaissances” (Un Villaggio Transfrontaliero: per proteggere le colture arboree mediterranee condividendo le conoscenze).
Si tratta di un programma dell’Università di Catania coordinato dalla prof.ssa Santa Olga Cacciola, professore ordinario di Patologia vegetale del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A). L’obiettivo è quello di consolidare un network collaborativo fra ricercatori, aziende e altri attori italiani e tunisini. La rete creata dovrebbe puntare all’implementazione di innovazioni sostenibili che tutelino queste colture da patologie e parassiti.
Progetto Prometeo, Sicilia e Tunisia verso la tutela delle colture mediterranee / Innovazione a Palazzolo Acreide
Il progetto Prometeo risulta estremamente innovativo, poichè utilizza il metodo scientifico aperto. Sono infatti previsti meeting, seminari e corsi guidati da esperti internazionali, per garantire l’aggiornamento delle conoscenze dei ricercatori. Si mira ad implementare protocolli e linee guida per gli studi scientifici in quest’ambito. Vi è proprio un luogo fisico, un “villaggio” locato nel comune di Palazzolo Acreide, cittadina che rappresenta un importante polo per l’agrumicoltura siciliana. Questo centro fungerà da nodo cardine della rete transfrontaliera. Sono previste iniziative dimostrative e divulgative anche nelle aziende agricole e presso i centri di confezionamento.
Progetto Prometeo, Sicilia e Tunisia verso la tutela delle colture mediterranee / Partenariato internazionale e strategie comunicative
Il gruppo internazionale è formato da otto partner, fra cui le Università di Catania e Tunis El Manar, il Centre Technique des Agrumes (Cta), l’Institut National de Recherche Agronomique (Inrat), l’Agence Nationale de la Promotion de la Recherche scientifique, il Comune di Palazzolo Acreide (Siracusa), il Centro di Ricerca per l’Innovazione e Diffusione della Conoscenza (Cerid) e l’azienda Expergreen. L’attività del team si pone anche il goal di dare un contributo significativo per l’orientamento delle policies in tema di agricoltura.
La tattica comunicativa del programma è innovativa e basata sulla multimedialità. In tal modo si punta a coinvolgere tutti gli attori tramite forum e la diffusione di documentazione accessibile e interattiva. Con questo genere di comunicazione si mira anche alla sensibilizzazione delle reti nazionali e internazionali sull’avanzamento del programma.
Progetto Prometeo, Sicilia e Tunisia verso la tutela delle colture mediterranee / Uno sguardo al futuro
Fra gli esiti previsti vi sono innovativi diagnostici molecolari, l’impiego della spettrometria di massa per la definizione di patogeni e insetti nocivi e l’implementazione di infrastrutture prototipali per la tutela delle piante. Prometeo mira a concorrere all’efficienza produttiva e alla sostenibilità delle filiere, anche perfezionando le norme di sicurezza alimentare. In un contesto segnato dai cambiamenti climatici, la cooperazione fra Sicilia e Tunisia, entrambe focalizzate sulla tutela della loro agricoltura, si rivela un fattore chiave per assicurare una sicurezza alimentare sostenibile e durevole nel Mediterraneo.
Maria Maddalena La Ferla