Ricordo / Randazzo piange l’ex sindaco Francesco Rubbino, per 50 anni al servizio della collettività

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Francesco Rubbino

Piange Randazzo, piange uno dei suoi figli migliori che tanto hanno lavorato per la città.
Se n’è andato così, in punta di piedi, nei giorni scorsi, Francesco Paolo Rubbino, per gli amici semplicemente Ciccio, 75 anni compiuti da poco, e per Randazzo, quello di quest’anno non sarà di certo un Natale come gli altri degli anni passati. Sarà, infatti, un Natale più povero e più triste per tutti.

Aveva appena 22 anni, Francesco Rubbino, quando, all’inizio nel 1970, venne eletto per la prima volta consigliere comunale di Randazzo nella lista della Democrazia Cristiana. Sostenuto in modo speciale dalle nuove leve giovanili della città, leve che avevano peraltro dato vita ad un club rimasto nella storia della cittadina etnea: il “Club degli Amici”. Circolo che tanto fermento culturale portò in tutti i campi, da quello sociale a quello sportivo, a quello artistico e musicale.
Due anni dopo, all’inizio del 1972, il civico consesso elesse Francesco sindaco della stessa città. Era il sindaco più giovane – o quantomeno, si disse, uno dei più giovani d’Italia.

Per oltre 50 anni al servizio della collettività

E così, tra diverse sindacature e consiliature comunali da lui vissute in primissima linea fra gli anni Settanta ed Ottanta, egli spese i suoi migliori anni giovanili a pieno servizio della sua città e della sua comunità, e non solo. Servizio che poi espletò in maniera più che egregia per oltre un decennio, dal settembre 1982 in poi, ricoprendo l’incarico di presidente del consiglio di gestione dell’allora Unità Sanitaria Locale n. 38, con sede a Bronte. Ma con competenza territoriale, oltre che nella “Città del pistacchio”, anche nei vicini comuni di Randazzo, Maletto, Maniace e Santa Domenica Vittoria. Anche se quest’ultima cittadina ricadeva, così come ricade ancora, nella provincia di Messina.Francesco Rubbino ex sindaco Randazzo

Dopo la riforma, con l’avvento delle Aziende Sanitarie Provinciali, e quindi con l’abolizione delle precedenti Unità Sanitarie Locali, vista la grande competenza dimostrata sul campo nella gestione della cosa pubblica, Francesco Rubbino venne chiamato a ricoprire l’incarico di presidente della Società Joniambiente con sede a Giarre. Ed anche questa con competenza territoriale su tutti i Comuni ricadenti nella fascia territoriale jonico-nordetnea. Carica che ricopriva ancora attualmente.

Una morte improvvisa

Lo vedevi, Francesco, ogni domenica, seduto a fianco della sua adorata moglie Rosa, a metà della navata centrale della Basilica di Santa Maria Assunta, a Randazzo, devotamente composto e spiritualmente assorto nella tradizionale Messa di mezzogiorno. Ed il “Gran Re” è venuto a chiamarlo così, all’improvviso, di domenica sera, mentre stava finendo di cenare in famiglia. Poi sarebbe andato a vedere di corsa, alla televisione, con gli inseparabili amici del club, la partita serale della sua amata Inter.

Lascia, Francesco Rubbino, un incolmabile vuoto per la famiglia, per i suoi tantissimi amici, nonché per l’intera città di Randazzo e per l’hinterland catanese. Ma non solo, vista l’enorme partecipazione ai suoi funerali tenutisi nella Basilica di Santa Maria, a Randazzo.
Le tre navate stracolme sino al sagrato, con tantissime persone provenienti da ogni dove. Gente che lo ha conosciuto ed apprezzato per l’indefessa attività al servizio della collettività.

                                                                                   Giuseppe Portale