(Riportiamo il testo integrale della relazione composta per la conferenza del centenario, tenutasi presso la Basilica dei SS.Apostoli Pietro e Paolo di Acireale il 9 aprile 2011)
Proprio cento anni fa, il 9 aprile del 1911, veniva fondata la “Pia Associazione della Guardia d’Onore del SS. Cristo morto al Calvario”. Nata per iniziativa del sacerdote Mariano Fiorini, cappellano dell’Arciconfraternita del SS.Crocifisso in San Pietro, l’associazione venne approvata da mons. Giovanni Battista Arista (secondo vescovo di Acireale). Nel 1925 fu poi elevata a “Pia Unione” da mons. Fernando Cento (quarto vescovo di Acireale), assumendo così l’attuale denominazione di “Pia Unione della Guardia d’Onore del Santo Sepolcro”.
In origine era composta da un gruppo di sedici giovani, i quali, come si legge nel documento di fondazione, si obbligarono “di prestare tutto il servizio occorrente nei giorni del Giovedì Santo e del Venerdì Santo, sia nella chiesa di S.Pietro e sia nella Chiesa del Calvario, come pure nelle processioni che nell’uno e nell’altro giorno avranno luogo”. Nello statuto del 1925 fu poi ribadito che la Pia Unione, al fine di “promuovere sempre più il culto verso l’adorabile Passione e Morte del Redentore” , si assumeva il compito di collaborare con l’Arciconfraternita del SS.Crocifisso in San Pietro per la migliore e più decorosa riuscita della processione del Venerdì Santo; processione la cui organizzazione, ormai da secoli e ancora fino ai nostri giorni, corre interamente a carico (anche economicamente) della medesima arciconfraternita.
Dobbiamo precisare, a questo punto, che i riti della Settimana Santa acese nel corso dei secoli hanno mantenuto intatte suggestione e spiritualità, anche se, a partire dagli anni ’60 del Novecento, alcune manifestazioni sono state oggetto di modifica o revisione. Ciò al fine, come ha scritto il qui presente il prof. Gregorio Monaco, di incrementare “una maggiore pietà sia individuale sia comunitaria nei partecipanti, sempre numerosi e devoti”. È stata soppressa, ad esempio, la processione della Sacra Sindone, che si svolgeva il Venerdì Santo dalla Cattedrale alla Chiesa di San Sebastiano e vedeva la partecipazione delle due confraternite intitolate al SS.Crocifisso (in S.Pietro e in S.Sebastiano) e dei membri della Pia Unione, incaricati di sorreggere il prezioso cofano.
Qualcosa, quindi, è certamente cambiata nel corso di questi cento anni, ma non l’impegno e la presenza della Pia Unione durante la Settimana Santa. La Domenica delle Palme partecipa, infatti, alla processione cittadina, che si snoda dal sagrato della Basilica dei SS.Apostoli Pietro e Paolo per giungere in Cattedrale (dove nel passato era previsto l’obbligo di partecipazione all’ora di adorazione eucaristica pomeridiana). La notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo avviene ufficialmente la presa in consegna, da parte della Pia Unione, del venerato simulacro del Cristo morto, che viene accompagnato da una moltitudine di fedeli alla Chiesa del SS.Salvatore.
Lo statuto del 1925 prevede che le Guardie d’Onore, dietro invito del Rettore dell’Arciconfraternita del SS.Crocifisso, assumono, inoltre, la custodia del prezioso baldacchino e del catafalco su cui viene adagiato il Cristo morto. La Pia Unione si impegna, inoltre, ad assicurare l’ordine e il decoro sia nella chiesa del SS.Salvatore, dove viene allestito il Calvario, sia nel corso della processione cittadina del Venerdì Santo. È questo il momento più solenne della Settimana Santa acese. Un avvenimento che coinvolge l’intera città, che si ferma al cospetto della toccante rievocazione della Morte di Cristo.
La processione, cadenzata dal lento incedere del mesto corteo, a cui prendono parte le confraternite ed associazioni cittadine, si dirige dal SS.Salvatore verso piazza Duomo, tra due ali di folla silenziosa. A fare da guardia d’onore al simulacro del Cristo, esanime sulla portantina dorata, sormontata dal prezioso baldacchino e seguita dalla struggente immagine di Maria Addolorata, sono proprio i componenti della Pia Unione, di nero vestiti e coronati di spine. Nella giornata del Sabato Santo le Guardie d’Onore sono impegnate qui in Basilica, in occasione di un’altra funzione particolarmente sentita: la solenne esposizione, durante l’intera giornata, del simulacro del Cristo morto.
Funzione istituita alla fine degli anni ’70 e molto partecipata, soprattutto quando, nel tardo pomeriggio, la settecentesca statua viene ripresa in consegna dall’Arciconfraternita del SS.Crocifisso. In una chiesa stracolma, nel più assoluto e devoto silenzio, i confrati, dopo un momento di preghiera dettata dal Cappellano, provvedono alla reposizione del Cristo nella cappella, detta anticamente di Gesù e Maria, dove verrà custodito durante tutto l’anno, fino al prossimo Venerdì Santo. Tornando alle disposizioni dello statuto possiamo vedere quali sono i requisiti previsti per far parte della Pia Unione.
In considerazione dell’alto ed onorifico incarico di fare la “grande scorta d’onore” al simulacro del Cristo morto, è previsto che possono far parte dell’associazione “quanti, avendo compiuto l’età di 22 anni e godendo proba reputazione morale e civile, saranno riconosciuti idonei e conseguentemente accettati, dietro loro domanda dal Consiglio Direttivo”. A leggere il testo statutario, viene fuori anche il carattere potremmo dire militaresco dell’associazione, i cui membri devono “piena e militare obbedienza a quanti sono preposti nel Consiglio direttivo” e si obbligano a “sottostare scrupolosamente alla statuto ed alla più rigorosa osservanza del Regolamento”.
Non a caso, il Presidente viene anche indicato col termine di Comandante e l’abito processionale è definito uniforme. L’uniforme è composta da un abito scuro con camicia bianca, cravatta nera e una fascia rossa bordata da indossare a tracolla. Le Guardie d’Onore, nel corso della processione del Venerdì Santo, indossano anche una corona di spine e dei guanti neri. Sulla fascia è ricamata l’insegna associativa: una croce con, ai lati altri due simboli della Passione: la lancia che squarciò il costato di Cristo e il bastone con, in cima, la spugna d’aceto che diedero da bere a Gesù crocifisso.
Alcune fasce, quelle dei componenti del Direttivo, sono decorate con delle piccole croci, in numero diverso a seconda del diverso ruolo ricoperto: tre per il Presidente, due per Vicepresidente, Segretario e Cassiere e una per gli altri. Il distintivo all’occhiello della giacca è stato aggiunto nel 1986, in occasione del 75° di fondazione. L’insegna è riportata anche nei due nuovi labari rossi, che sono stati realizzati, in sostituzione degli originari, nel 2008, insieme al nuovo stendardo. Nel corso delle processioni più solenni sfilano anche due bandiere nere e il vessillo tricolore dell’associazione, realizzato nel 1969.
Nel corso degli anni, la Pia Unione è stata sempre più spesso invitata per fare da guardia d’onore anche in occasione di altre processioni, principalmente quella solenne del Corpus Domini. Tra le altre a cui hanno preso parte le Guardie d’Onore in tempi recenti ricordiamo: la processione delle reliquie di Santa Venera, in occasione dei festeggiamenti estivi in onore della Santa, patrona principale della città e della diocesi di Acireale; la processione di San Francesco di Paola
- la processione del SS.Ecce Homo, che ha luogo all’interno della Basilica di San Sebastiano, la quinta domenica di Quaresima, quella che precede la domenica delle Palme;
- la processione del simulacro della Madonna di Tindari, avvenuta a Macchia di Giarre nel 2010;
- e, ultime ma non meno importanti, le due storiche processioni straordinarie del Cristo alla Colonna, che si sono svolte in occasione degli Anni Santi 1984 e 2000.
La Pia Unione tre le associazioni religiose “storiche” della città, almeno tra quelle ancora attive, è una delle più numerose. Oggi conta 46 soci, di cui 3 possono vantare almeno 50 anni di appartenenza al sodalizio. Il direttivo è attualmente composto dal presidente, Giovanni Trovato, da un vicepresidente, Sebastiano Pittera, un segretario, Marco Trovato, un vicesegretario, Salvatore Scavo, un cassiere, Alfio Trovato, e cinque consiglieri, Giuseppe Adornetto, Nunzio Di Mauro, Salvatore Messina, Raffaele Grasso, Alessandro Coco.
L’Assistente ecclesiastico è il carissimo don Guglielmo Giombanco. Per statuto viene scelto dal Vescovo per la cura spirituale e morale dei soci, solitamente nella persona del decano della Basilica dei SS.Apostoli Pietro e Paolo. A lui tutti devono “rispetto vero e profonda stima nonché obbedienza incondizionata”. È importante da sottolineare, infine, come negli ultimi anni si è registrato un ricambio generazionale, tanto che un terzo dei componenti (15) ha meno di quaranta anni; è questo, indubbiamente, segno di vitalità e fa ben sperare per il futuro della Pia Unione, che già da domani prosegue il suo cammino verso il secondo centenario.