Vangelo domenica 25 febbraio / L’incontro con Gesù risplende della luce del suo amore

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Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor

Canto al Vangelo  domenica 25 febbraio ( Cfr. Mc 9,7 )

Lode e onore a te, Signore Gesù! Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: “Questi è il mio  Figlio, l’amato: ascoltatelo!” Lode e onore a te, Signore Gesù!

Vangelo domenica 25 febbraio ( Mc 9,2 – 10 )

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».
E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti. Parola del Signore.Trasfigurazione di Gesù

Riflessione sul vangelo di domenica 25 febbraio

La Liturgia di questa seconda domenica di Quaresima, presenta il brano del vangelo di Marco, nel racconto della Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor.
Il Vangelo si apre con l’immagine di Gesù che sale su un alto monte, prendendo con sé i tre discepoli, in disparte, loro soli.

Qui, Gesù si trasfigura davanti a loro. Le sue vesti splendenti ed il suo volto raggiante, anticipano l’immagine del Risorto. Sul monte, da soli, in disparte, i tre discepoli impauriti, contemplano la gloria di Gesù. Sul monte Gesù annunzia la sua morte e fa vedere ai discepoli cosa accadrà dopo la sua Resurrezione. La tenebra della morte è sconfitta dalla Resurrezione di Gesù.

Avvolti dalla luce del Risorto, i tre discepoli gioiscono ed il loro cuore si apre alla speranza: “Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per  Elia”. E’ bello sostare con Gesù, da soli, in disparte. Eun invito per noi, a metterci davanti al suo Volto, contemplando la sua gloria e lasciandoci toccare dal suo infinito amore. Soprattutto per questo tempo di Quaresima, è un invito a lasciarsi avvolgere dalla luce di Gesù, per non restare oppressi nei momenti difficili della vita.

Quel sentire di Pietro però:  “E’ bello per noi stare qui!”, non deve diventare una pigrizia spirituale; siamo chiamati a fare esperienza dell’incontro con Gesù, perché illuminati dalla sua luce, possiamo portarla e farla risplendere nel mondo.
“Accendere piccole luci nel cuore delle persone; essere piccole lampade di Vangelo che portano un po’ d’amore e di speranza; questa è la missione del cristiano” (Papa Francesco).

Il tempo della Quaresima, dunque, c’invita a metterci maggiormente in ascolto della Parola di Dio per essere autentici testimoni di Gesù Risorto. Come si legge nel Canto Alleluiatico di questa domenica: “ Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: “Questi è il mio Figlio, l’amato:ascoltatelo!”.

Letizia Franzone

 

 

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