Convegno / “Intelligenza artificiale e Medicina”: i rischi e le applicazioni

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convegno Intelligenza artificiale e medicina

Si è svolto nella prestigiosa sede del Museo Diocesano di Catania, il convegno “Intelligenza artificiale e Medicina. Prospettive, rischi e opportunità”, che ha visto un salone gremito di persone interessate all’argomento.
Il convegno – spiega una nota stampa – era organizzato da Mani Amiche Onlus e da Fildis Siracusa. Vi hanno partecipato autorevoli relatori, che hanno affrontato la tematica da varie prospettive.

Il prof. Giuseppe Ettore, direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’ARNAS Garibaldi Nesima di Catania, ha approfondito tutte le applicazioni dell’IA nel campo ginecologico, dell’infertilità e oncologico.
Il prof. Sebastiano Battiato, ordinario di Informatica presso l’Università di Catania, ha illustrato gli sviluppi dell’IA e il medical imaging, lo status e le prospettive. L’avv. Salvatore Raciti ha posto l’attenzione sull’importanza di un intervento regolatorio capace di affondare le proprie radici in un dibattito interdisciplinare.

Intelligenza artificiale e Medicina: i rischi e le applicazioni

Il prof. Giulio Tarro, virologo di fama internazionale e candidato Premio Nobel, ha evidenziato i risultati promettenti dell’uso dell’IA nelle diagnosi tumorali e nei trattamenti medici. E ha messo in luce alcune criticità, come la validità scientifica dei risultati. Nel corso del convegno si sono evidenziati anche i rischi legati all’uso di questa tecnologia, come l’equità dei benefici, la privacy, la condivisione dei dati.

Il coordinamento scientifico del convegno è stato affidato alla dott.ssa Giulietta Irene Gionfriddo, presidente di Fildis Siracusa e vicepresidente di Mani Amiche Onlus, che ha anche introdotto e moderato. Molto apprezzati anche gli interventi programmati di Mara Di Stefano, Project manager, Agata Patrizia Saccone, presidente di Taomoda, Aldo Isaia, vicepresidente di Mani Amiche Onlus.
Di Lorenzo Gennaro, past president Leo Club Catania Gioeni, e Cinzia Torrisi, presidente Rotary Club San Gregorio di Catania. E anche di Ettore Botta, segretario dell’Università Popolare Mauriziana e Francesco Zaccà, vice delegato dell’Accademia Internazionale Mauriziana. Durante questi interventi i relatori hanno evidenziato le applicazioni dell’IA in contesti e ambiti diversi.Convegno su Intelligenza rtificial e medicina

Nel corso del convegno, Mani Amiche Onlus ha donato due computer. Uno al Dottorato in Informatica incardinato presso il Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania, e consegnato al prof. Sebastiano Battiato
Un altro computer è stato consegnato alla dott.ssa Giovanna Calvaruso, Educatrice professionale presso l’Istituto San Giuseppe, su indicazione di Suor Rosalia della Congregazione delle Suore Serve della Divina Provvidenza. Donazione allo scopo di coadiuvare il laboratorio di sartoria, che svolge un’attività a supporto delle donne disagiate.

Le iniziative dell’associazione Mani Amiche onlus

Prima delle conclusioni, la moderatrice Gionfriddo ha ricordato che Mani Amiche Onlus, fondata oltre 25 anni fa da Salvo Pulvirenti, ha supportato la ricerca medica, attraverso la donazione di un Laboratorio di Oncologia Molecolare al Dipartimento Biometec dell’Università degli Studi di Catania e ha finanziato un progetto di ricerca per la lotta contro i tumori al Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università degli Studi di Catania. Dipartimento diretto dalla prof.ssa Sara Acquaviva. Ha donato un’automobile al corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa italiana. Inoltre ha finanziato per un anno il Camper del Sorriso e ha donato un’isola prenatale all’ospedale Benjamin Bloom di El Salvador.

A conclusione dei lavori del convegno, il Presidente di Mani Amiche Onlus, Salvatore Pulvirenti, ha rivolto un ringraziamento a tutte le personalità che nella storia del mondo hanno lavorato per il progresso dell’umanità. Umanità che non potrà mai essere sostituita da nessuna macchina. E che è alla base di quella spinta di amore propulsiva che lascia la sua traccia indelebile così come riportato nella mirabile missiva di Albert Pike. “Ciò che abbiamo fatto solo per noi muore con noi, ciò che facciamo per gli altri e per l’umanità rimane ed è immortale”.

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