Sicilia / Il passaggio nell’isola dei celebri artisti Caravaggio e Minniti

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Artisti Caravaggio e Minniti

La Sicilia è una terra di crocevia, ricchissimo crogiolo di culture e personaggi: alcuni di essi hanno lasciato il proprio segno volenti o dolenti, come gli artisti Caravaggio e Mario Minniti. Michelangelo Merisi, detto “Caravaggio“, è stato in Sicilia nel 1608 anche grazie a una sua vecchia conoscenza: per l’appunto, l’artista siracusano Minniti. Scopriamo il perché della sua breve quanto proficua permanenza sull’isola.

Il passaggio in Sicilia degli artisti Mario Minniti e Caravaggio 

Merisi, nato a Milano nel 1571 da una famiglia di architetti di Caravaggio (città da cui prese il nome l’artista). Aveva fatto apprendistato per quattro anni dal 1584 presso la bottega di Simone Peterzano, artista allievo di Tiziano, famoso pittore veneziano. Dei successivi anni, fino almeno al 1592, si sa ben poco. Mario Minniti invece era nato a Siracusa l’8 dicembre del 1577, e a seguito della morte del padre, avvenuta quando aveva 15 anni, inizia il suo apprendistato artistico. Di tale apprendistato fino al 1592 è incerto, se non che probabilmente ha fatto una breve permanenza a Malta.

I due autori hanno più o meno in comunque la stessa data poiché casualmente diventano apprendisti dello stesso artista, Lorenzo Carli, il quale possedeva una bottega a Roma. Caravaggio infatti si era recato in quegli anni a continuare il proprio apprendistato. Cosi-come anche per cercare di introdursi nel circolo artistico di Roma con l’ambizione di poter eccellere, cosa abbastanza simile (seppur meno ambiziosa) per Minniti. Così i due si incontrarono e strinsero un reciproco rapporto d’amicizia, da alcuni romanzato come qualcosa di più.Minniti e Caravaggio

Visto che è accettato da vari studiosi che lo stesso Minniti si prestò come modello per alcune celebri opere dell’artista lombardo, come il “Fanciullo con il Cesto di Frutta“, “Ragazzo che monda un frutto, il “Bacchino malato“ e altre ancora. Oltre le supposizioni però, Mario Minniti aveva tratto insegnamento dall’uso delle luci e delle ombre. Curando poi molto il realismo nelle sue opere similmente a Caravaggio. Tanto che è postumo considerato come il maggiore esponente del caravaggismo in Sicilia, cosa visibile in alcune delle sue importanti opere come “Il martirio di Santa Lucia“, a Siracusa.

Il percorso in Sicilia dei due artisti

La permanenza di Caravaggio a Roma fu lunga e proficua, conferendogli a lui la fama soprattutto dopo le commissioni del cardinale Francesco Maria del Monte. Il tutto mentre conviveva con Minniti fino al 1603. Anno in cui l’artista dovette sposarsi lasciando l’amico, trasferendosi definitivamente a Siracusa nel 1606. Il percorso tra i due apparentemente non avrebbe avuto più punto di congiunzione. Se non fosse che Caravaggio, col suo rinomato carattere irruento, uccise Ranuccio Tomassoni da Terni in duello dopo una rissa, il 28 maggio 1606.

In seguito, Caravaggio venne perseguitato a vita dalla continua paura della pena capitale, che lo costrinse prima a rifugiarsi dai Colonna a Napoli, poi a Malta in cerca della grazia per mezzo degli omonimi cavalieri. Infine, fallita anche questa ipotesi per via del suo carattere, in Sicilia. Qui otterrà l’aiuto del suo vecchio amico Minniti. Le tappe principali della permanenza di Caravaggio in Sicilia sono Messina e Siracusa cui, soprattutto a Messina, vi sono la maggioranza delle sue commissioni ottenute in alcuni casi grazie al suo amico.

Le opere dei celebri artisti in Sicilia

Le opere lasciate dall’artista lombardo in Sicilia sono, a Siracusa, il “Seppellimento di Santa Lucia“, mentre a Messina la “Resurrezione di Lazzaro“ e “LAdorazione dei Pastori“. A Palermo la “Natività“ con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, oggi perduta a seguito di un furto. La permanenza in Sicilia di Caravaggio non durò molto. Il suo desiderio di ottenere il perdono e tornare a Roma lo portarono a tornare a Napoli. Nel suo tentativo di stringere un rapporto col cardinale Scipione Borghese l’unico che avrebbe potuto aiutarlo nella sua impresa.

Partito con le opere con cui sperava di comprarsi la grazia, venne però arrestato (l’accordo col cardinale era segreto), errore che gli costò la perdita del carico. Poco si saprà successivamente se non che Caravaggio morì nel 1610 a Porto Ercole. Mario Minniti invece rimase in Sicilia, sempre a Siracusa, operando proficuamente nella sua bottega fino alla sua morte, avvenuta il 22 novembre 1640.

Giuseppe Emanuele Russo