L’ ex convento dei Carmelitani di Acireale annesso alla chiesa Maria SS. del Carmelo sarà restaurato allo scopo di farne sede dell’ Archivio storico della città. Non solo si adibirà ad archivio, ma vi si svolgeranno anche attività sociali all’ aperto al fine di promuovere l’ interazione sociale tra cittadini e ” avvicinare” il cittadino alla sua storia.
Il restauro dell’ex convento dei Carmelitani costerà tre miliardi e mezzo
Il progetto di rigenerazione e consolidamento urbano si chiama ” Smart city delle Aci”. L’assessore ai Lavori pubblici, Salvo Licciardello, ha spiegato nella conferenza di presentazione che il costo del restauro e della messa in uso dell’ex convento è di 3milioni 510mila euro. Sarà interamente finanziato nell’ambito del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQuA) coi fondi del PNRR, grazie ancora una volta al prezioso ruolo di progettazione del GAL Terre di Aci il quale, lo scorso anno, proprio per queste capacità di progettazione efficiente, era stato inserito in graduatoria al secondo posto nella regione dal Dipartimento all’Agricoltura della regione Sicilia, nell’ambito dell’approvazione delle strategie di finanziamento.
“Ridaremo dignità al nostro Archivio – ha dichiarato il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo. Ma soprattutto apriremo un centro culturale importante, che si aggancia alla visione che abbiamo della città. Questo convento, che risale al XVI secolo, ha tutte le caratteristiche storiche e architettoniche per rientrare tra i luoghi più belli della provincia.
Abbiamo previsto nel Piano triennale la possibilità di acquisire il terreno adiacente. Qui c’è una caverna in cui i cittadini si rifugiavano per ripararsi dai bombardamenti e un grande giardino. Terreno che potrà servire da collegamento con via Galatea e area parcheggio a servizio dello spazio culturale”.
Un restauro importante interesserà l’ex convento dei Carmelitani
L’ex convento fu costruito nel XVI secolo come polo conventuale dei Padri Carmelitani dell’ Osservanza. Sarà interessato da un importante restauro.
L’intervento progettuale consisterà al piano terra nell’ utilizzo dei seguenti spazi. Nell’ala nord sarà collocato un ufficio vigilanza e guardaroba di 30 mq. Nell’ ala est ci sarà una sala espositiva di 65 mq e infine nell’ ala sud sarà collocato l’ archivio di 48 mq.
Al primo piano gli spazi sono distribuiti in maniera seguente: nell’ala nord sarà presente una sala conferenze di 170 mq, nell’ala est un ufficio composto da due ambienti di 13 e 11 mq e un emeroteca anche essa composta da due ambienti di 32 e 23 mq. Nell’ ala sud una terrazza panoramica di 175 mq coperta da un pergolato.
Nell’ angolo sud-est sono previsti sia un ascensore che una scala antincendio che permetteranno un accesso più rapido all’ emeroteca grazie a un corridoio distributivo. Infine il chiostro si utilizzerà come luogo di attività sociale. Durante la presentazione del progetto il vicepresidente Rosario Scalia ha dichiarato orgogliosamente: “Quest’ opera avrà un impatto importante per tutta la città e in particolare per il quartiere del Carmine, comunità molto attiva in ambito sociale e attenta ai più bisognosi”.
Giosuè Consoli