Recital / La poetica di Maria Grazia Falsone incontro di arti diverse

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recital di Maria Grazia Falsone

L’ arte, da sempre, in tutte le sue forme ed espressioni, ha aiutato l’ uomo a comprendere meglio il mondo e a sopportare con meno fatica il peso gravoso dell’ esistenza quotidiana.
All’ auditorium “ Orazio Vecchio” di Acicatena, sabato 4 maggio, ha avuto luogo un evento, dove l’ arte si è espressa in tutte le sue forme simultaneamente. Un linguaggio universale e, proprio per questo attualissimo.

Maria Grazia Falsone
Maria Grazia Falsone

Il tema principale della manifestazione è stata la poesia. Anzi la poetica di Maria Grazia Falsone. E con poetica si intende il suo modo di vedere e, quindi concepire l’ arte, intesa come poesia, musica e danza.
Durante l’ evento si sono alternati momenti musicali, sia strumentali che vocali, momenti di danza, letture di poesie di vari autori(Prèvert, Picasso, Merini).

Hanno partecipato: Gianluca Del Popolo, Letizia Vinciguerra, Orazio Vecchio, Mari Pistorio, Giuseppe Marino in arte Alosha, Alfio Licciardello, Carmelina Puglisi, Nicoletta Vitale, Enrico Empoli, Giada Greco, Silvia Montemagno, Maria Chiara Valenti, Carola Fichera, Pippo Contarino.
Rita Vinciguerra ha condotto con garbo ed eleganza la serata.

Rita Vinciguerra e la sindaca Margherita Ferro
Da sx Rita Vinciguerra e la sindaca di Acicatena Margherita Ferro

La poetica di Maria Grazia Falsone

Ma i momenti più significativi della serata sono stati i duetti virtuali, in cui Maria Grazia Falsone ha letto due sue poesie, accompagnandosi alla musica. La prima “Melodia d’ amore”, con la canzone “La Cura” di Franco Battiato, e la seconda poesia “Canzone d’ amore”, con la composizione “Canzone per Alda” di Roberto Vecchioni.recital di Maria Grazia Falsone, gruppo

Nelle ultime due poesie si può capire l’ “intenzione” poetica di Maria Grazia Falsone. Ovvero la poesia come salvezza, la poesia che salva dalla vita, dal tempo che scorre impietoso. La poesia che è bellezza effimera e perciò mai banale.
Nelle poesie di Maria Grazia Falsone c’è dell’ ingenuità e anche quest’ “incontro” tra arti diverse, è finito col diventare un potpourri, in cui il pubblico si è sentito un po’ spaesato.

La forma è sostanza, e questo è vero. E quando la forma viene male, la sostanza è ancora peggio. Ma in questo caso non sono né la sostanza, né la forma a contare, bensì il messaggio che si è voluto trasmettere. L’ arte va oltre le contraddizioni dell’ uomo. Non perché le supera, ma perché riesce a unire ciò che sembra inconciliabile, cioè la parte terrena e la parte metafisica dell’ uomo.
Concludiamo con le parole della conduttrice Rita Vinciguerra “L’ arte è cultura, e solo con la cultura possiamo creare la bellezza”.

                                                                                                                                            Giosuè Consoli