Transizione ecologica / Convegno a Catania sulle Comunità energetiche rinnovabili

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convegno su comunità energetiche rinnovabil

Si è tenuto a Catania, presso il centro fieristico Le Ciminiere, il convegno sulle “Comunità Sostenibili: opportunità e strumenti per valorizzare persone e territori“. Occasione di confronto sul tema delle Comunità ed in particolar modo delle CER – Comunità Energetiche Rinnovabili, un modello innovativo di gestione dell’energia che coinvolge enti pubblici locali, aziende, attività commerciali e cittadini privati, generando per tutto il territorio benefici sociali ed economici.

Il convegno è stato organizzato da DSA Group che si pone come referente nella costituzione e gestione dei processi di transizione ecologica. Ossia il passaggio dall’uso di fonti energetiche non rinnovabili a fonti rinnovabili prodotte nel rispetto delle risorse naturali ed ambientali.

L’obiettivo principale dell’Unione Europea (Direttiva UE 2018/2001 o RED II) è intervenire per far fronte all’emergenza della crisi climatica e dell’inquinamento ambientale che sta causando grave danno al nostro pianeta.

Il percorso per le CER è stato accelerato dalla crisi energetica causata dall’esorbitante costo del gas e dell’energia elettrica. Conseguenza della guerra  Russia-Ucraina dal febbraio 2022.

Cosa sono le Comunità energetiche rinnovabili

Ma in cosa consistono le CER? Sono associazioni di comuni, individui, enti, imprese, che si sono messi insieme per produrre energia elettrica. Devono possedere delle precise caratteristiche. Quali: la partecipazione volontaria, il controllo da parte dei membri partecipanti, la vicinanza agli impianti di produzione. E anche la composizione fatta di individui, piccole e media aziende, comuni locali o altri enti presenti sul territorio, al fine di dare benefici sociali ai propri partecipanti e alle aree in cui si è residenti.

Le CER godono di incentivi pubblici a fondo perduto con restituzione in bolletta. Infatti, progettando e realizzando una produzione di energia elettrica, vi è la possibilità di avere una riduzione dei costi.

A valutare i contributi spettanti per lo scambio di energia è il GSE S.p.A. (Gestore dei Servizi Energetici) una società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il GSE eroga il contributo di “Scambio Sul Posto” che è un meccanismo di valorizzazione dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici e ceduta alla rete elettrica nazionale.

A tal proposito, si sono attivati gli Enti locali, nell’ambito comunale che possono utilizzare le strutture di proprietà. Quali: il municipio, le case popolari degli IACP (Istituto Autonomo Case Popolari), le scuole, le palestre, altri immobili di pertinenza, i condomini, etc., collegati alla medesima cabina elettrica ricadente nello stesso contorno della rispettiva CER. In quanto è possibile istallare impianti fotovoltaici sui tetti condominiali e in parti molto esposte al sole. convegno alle Ciminiere

Ridurre le emissioni di gas serra

Il direttore generale ISPRA, Maria Siclari durante il dibattito – ha detto – “Per rispettare l’obiettivo emissivo del periodo 2021-2030, il Regolamento Effort Sharing richiede al nostro Paese l’impegno di riduzione delle emissioni di gas serra del 43,7% rispetto ai livelli del 2005. Sarà necessario, pertanto, avviare un percorso di riduzione delle emissioni pari a oltre il 30% rispetto ai livelli del 2022. In particolare nei settori trasporti e civile. Le CER – continua – possono svolgere un ruolo chiave, mettendo in relazione i produttori di energia da fonti rinnovabili con i consumatori di energia elettrica, con significativi vantaggi per entrambi“.

La Regione Siciliana lo scorso ottobre ha stanziato ulteriori 100 milioni di euro per i piccoli comuni, sotto forma di contributi a fondo perduto. Ciò per realizzare la produzione di energia della CER su aree di minimo 15mila metri quadrati messe a disposizione dagli stessi Enti locali.

Lo scopo del bando è combattere la povertà energetica dei cittadini e migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici. Così i ricavi derivanti dalla produzione e vendita di energia da parte delle CER saranno reinvestiti per contrastare la povertà energetica. E per migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici, contribuendo a ridurre i costi dell’amministrazione pubblica.
Occorre sensibilizzare anche le scuole coinvolgendo le famiglie affinché si stimoli la realizzazione di CER anche tra cittadini.

Giusy Giacone