In semifinale va l’Avellino, al Catania l’onore di averci provato! Alla fine l’undici di Zeoli è crollato. E’ crollato nel secondo tempo sotto una pioggia asfissiante di cross della compagine avversaria che ha cercato in tutti i modi di ribaltare il risultato ed alla fine, ad appena 7 minuti dalla fine, complice anche una ribattuta fortunosa in area di rigore, riescono a battere un Catania allo stremo delle forze!
Le formazioni in campo
La squadra di Michele Zeoli passa in vantaggio con il solito Cianci, gli uomini di Michele Pazienza restano aggrappati al match e nella ripresa rimontano con la coppia Liotti-D’Ausilio. L’allenatore di San Severo si affida al 4-3-1-2 come modulo di partenza: in difesa c’è Rigione e non Cionek, a destra scala Cancellotti che vince il ballottaggio con Ricciardi. A centrocampo c’è D’Ausilio con Armellino e De Cristofaro, soltanto dalla panchina Rocca. Sgarbi è il trequartista alle spalle di Gori e Patierno. Zeoli risponde con il 3-5-2: in avanti spazio alla coppia Cianci-Di Carmine.
Primo tempo “Marca Liotru”
I padroni di casa gestiscono il possesso della sfera e al 9′ protestano timidamente per un presunto tocco di braccio nell’area etnea, l’arbitro lascia correre.
Sul capovolgimento di fronte arriva la doccia gelata per il “Partenio”: traversone di Ndoj dalla destra, Cianci anticipa Frascatore e in zampata beffa Ghidotti.
Al 17′ squillo di Cicerelli con un destro improvviso dalla distanza, Ghidotti respinge in angolo. Sugli sviluppi del corner seguente, la palla viene respinta dalla difesa: Tello raccoglie al limite e conclude sul fondo.
Al 20′ Patierno aggancia un suggerimento dalla destra e tenta di chiudere l’azione con il destro, scontro con Bouah e Bordin della sezione di Bassano del Grappa segnala fallo in attacco. Poi potenziale chance per Liotti che arriva negli ultimi metri e si allunga il pallone, Castellini interviene e Furlan blocca.
Al 25′ l’esterno fraseggia con Armellino e scarica il sinistro da circa trenta metri, la traiettoria è larga e l’estremo difensore rossazzurro riparte con un rinvio. Stesso esito per D’Ausilio: l’ex Cerignola salta Ndoj e non indirizza verso lo specchio della porta da mattonella interessante.
Nel secondo tempo il crollo e la vittoria dell’Avellino
In avvio di ripresa grande aggressività da parte dei lupi con una bordata di Gori respinta dai rossazzurri.
Al 49′ Liotti scodella il pallone in area, Patierno colpisce di testa e Furlan neutralizza senza difficoltà. Al 52′ l’Avellino aggancia il pareggio con l’eurogol del suo laterale sinistro: cross di D’Ausilio smanacciato da Furlan, Armellino appoggia per Liotti che apre il destro e insacca all’incrocio con una conclusione chirurgica.
L’assedio degli irpini va avanti: al 63′ Sgarbi, dirottato sulla fascia, invita Patierno all’incornata: il bomber, in tuffo, non inquadra il bersaglio.
Al 66′ Cianci prende il tempo a tutti sugli sviluppi di un angolo e di testa spedisce alto. Poi l’autore del gol etneo scappa in contropiede e si fa ipnotizzare da Ghidotti, si alza in ritardo la bandierina.
Al 70′ doppio cambio per Pazienza, padroni di casa a trazione anteriore per le battute conclusive dell’incontro: Gori e Liotti lasciano il posto a Russo e Marconi.
I calciatori del Catania giocano di esperienza, cercando di guadagnare tempo: si scaldano gli animi sul rettangolo verde del “Partenio”. Al 77′ proprio i neo entrati tentano di spaventare il pacchetto arretrato ospite. Russo si incarica della battuta di un angolo e trova Marconi, la giocata aerea si perde sul fondo.
All’83’ l’Avellino sigla la rete del sorpasso. Russo fa correre Frascatore, il suggerimento è per Patierno che impatta di testa: Quaini respinge, D’Ausilio arma il sinistro e trafigge Furlan.
La truppa di Zeoli si riversa in zona offensiva nel finale, ma non c’è più tempo: è l’Avellino a vincere e a conquistare la final four del torneo. L’avversario in semifinale sarà il Vicenza.
Giovanni Rinzivillo